Cercasi disperatamente qualità italiana!!

#1
Salve a tutti,
vorrei ristrutturare il bagno eliminando la vasca (che né io né mio marito utilizziamo) per ricavare, nello spazio da questa lasciato libero e da quello attiguo della vecchia doccia 80x80, un angolo benessere con doccia, idromassaggio e, possibilmente, bagno turco con aromaterapia.

Preciso che, sebbene abbia provato con grande soddisfazione gli hammam in Medio Oriente, non sono una purista e mi accontenterei di un semplice effetto relax con un po' di vapore, anzi la cosa che mi intriga di più è la possibilità di fare dei "mega suffumigi", per così dire :mrgreen:, con gli olii essenziali.

Ora, i problemi da me riscontrati e che stanno rendendo il mio progetto pressoché impossibile da realizzare, sono i seguenti:

1- Trovo inaccettabili per i miei gusti le classiche cabine doccia multifunzione in plasticone bianco (vendute anche dalle marche blasonate!), bruttine anzichenò quelle con pesanti profili perimetrali effetto cabina del telefono ed oltremodo claustrofobiche quelle in muratura/cartongesso/piastrelle con porte a vetro. L'ideale sarebbe un box tutto in vetro trasparente (assolutamente non fumé o azzurrato!) con tettuccio e piatto sottili, che risulti il più luminoso e minimalista possibile: ne esistono così? Io ho trovato solo Noor Steam di Glass Idromassaggio, Chapeau di Teuco e alcune Hafro, tuttavia arriviamo al secondo, apparentemente invalicabile ostacolo...

2 - Quando acquisto un prodotto italiano, oltre al design ed all'innovazione do il massimo peso alla componente sicurezza. Per intenderci: se dai produttori cinesi mi aspetto prodotti scadenti e che rilasciano elevate quantità di sostanze pericolose, da quelli italiani pretendo la tanto decantata qualità totale, nella fattispecie una cromatura conforme al D.L. 2 febbraio 2001, n.31 "Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano" Allegato I, Parte B, Note 3 e 4 che, tra i vari parametri, stabilisce che "al più tardi entro il 25 dicembre 2013" il valore del piombo nell'acqua passi dall'attuale limite di 25 µg/l a 10 µg/l, valore già da tempo consigliato dall'OMS e in vigore in Australia, Canada, Giappone e Stati Uniti (certificazione NSF 61, in California la soglia è addirittura 0,25 µg/l). Il busillis sta tutto in quel "AL PIU' TARDI" che non significa, di per sé, a partire dal, ma entro. Pare invece che le aziende italiane, alla faccia della tanto sbandierata qualità, evitino come la peste di porsi problemi di questo tipo che tutelino la salute del consumatore, e passino a tali migliorie solo quando non se ne può fare proprio a meno e cioè dal giorno successivo alla data limite. Poiché è stato provato che, nei primi giorni di utilizzo, un rubinetto nuovo rilascia quantità di piombo decisamente superiori a 10 µg/l e comunque questa sostanza si accumula nell'organismo (risultando pericolosissimo, in particolare, per lo sviluppo dei bambini), diverse rubinetterie (ad esempio Nobili, La Torre, Nicolazzi, Gattoni e Roca) hanno già adottato un processo di galvanizzazione che rimuove piombo e nichel dalle cromature, oppure utilizzano un ottone chiamato ecobrass a bassissima percentuale di piombo.
Quindi, il succo del problema è: come trovare un produttore (NON importatore) italiano che, relativamente alle cabine/colonne doccia idromassaggio, utilizzi cromature sicure e di qualità oppure acciai non cromati? Interpellate sull'argomento, aziende leader hanno addirittura dimostrato di ignorare totalmente la problematica piombo e, quel che è più grave, la legge italiana/comunitaria che in futuro entrerà in vigore!!! :shock:

Adesso, per cortesia non sciorinatemi la solita solfa del: "non è vero, l'inquinamento da piombo è una leggenda metropolitana inventata da logge massoniche-lobbies di potere-sinistra reazionaria-alieni e comunque gli esseri umani sono nati per soffrire, tanto di qualcosa si dovrà pur morire, e allora che dire dell'inquinamento atmosferico-buco dell'ozono-frodi alimentari-allineamenti planetari infausti"… :D Io ho il sacrosanto diritto di avere una mia scala di priorità dove, in cima ed al posto – per esempio – di tendenze modaiole (che però potrebbero essere legittimamente importanti per qualcun altro), metto la cura della mia salute e di quella dei miei cari. E comunque, se è vero che per ciò che non so o per cui non posso fare nulla (tipo l'inquinamento atmosferico e quello elettromagnetico, e in più per tutto c'è l'effetto accumulo!) non c'è soluzione, è altrettanto vero che sulle problematiche di cui vengo a conoscenza e posso scegliere (tipo alimentazione e altro) PRETENDO di poter scegliere! :evil:

E poi dicono che l'economia italiana non gira… ma io, consumatore che (giustamente) ricerca qualità e sicurezza, perché dovrei spendere ora i soldi per una ristrutturazione quando mi becco più del doppio del quantitativo limite di piombo che ci sarà fra un anno e mezzo?

Scusate la prolissità, ma spero che qualcuno del settore, in possesso delle informazioni che a me mancano, possa aiutarmi… grazie! :D

Bart

Re: Cercasi disperatamente qualità italiana!!

#2
Ciao, sono un produttore di accessori da bagno da 30 anni. Purtroppo molte aziende italiane del settore bagno ormai vendono con serenità articoli con marchio Made in Italy prodotti in Cina, Pakistan, India etc...io stesso che produco anche conto terzi ho "italianizzato" per altre aziende prodotti provenienti da questi paesi....e ti assicuro che è difficile sapere la verità! Un modo semplice per evitare o limitare il rischio di acquistare prodotti "tarocchi" è di chiedere se è possibile il "su misura" o una finitura fuori catalogo, perchè mediamente chi importa tende a non apporre modifiche agli articoli.Ciao.

Re: Cercasi disperatamente qualità italiana!!

#3
Grazie la risposta, huko, sei stato davvero gentile! :D

Proverò a mettere in pratica il tuo consiglio, anche se le cose stanno diventando così complicate (e, con ogni probabilità, anche eccessivamente costose) che sto pensando di procrastinare la ristrutturazione al 2014, quando entrerà in vigore la legge. Ma poi, mi chiedo, chi mi assicura che questa verrà rispettata e che non saranno attuati i soliti stratagemmi all'italiana?

Certo che è una vergogna, tutti a riempirsi la bocca di questo "Made in Italy" e poi di corsa a decentrare la produzione in Cina e altrove, mettendo sul lastrico i lavoratori licenziati e sfruttandone altri all'estero per produrre a bassissimo costo prodotti di infima qualità... tanto il prezzo finale, quello sì, è italiano! :evil:
Ma vuoi mettere la soddisfazione di essere frodati da un compatriota...

Re: Cercasi disperatamente qualità italiana!!

#4
Bart ha scritto:Certo che è una vergogna, tutti a riempirsi la bocca di questo "Made in Italy" e poi di corsa a decentrare la produzione in Cina e altrove, mettendo sul lastrico i lavoratori licenziati e sfruttandone altri all'estero per produrre a bassissimo costo prodotti di infima qualità... tanto il prezzo finale, quello sì, è italiano! :evil:
Ma vuoi mettere la soddisfazione di essere frodati da un compatriota...
OT:
Non so, non sono un imprenditore ma credo che non sia così facile giudicare questa cosa ...... :roll:
Fine OT
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: Cercasi disperatamente qualità italiana!!

#5
myfriend ha scritto: OT:
Non so, non sono un imprenditore ma credo che non sia così facile giudicare questa cosa ...... :roll:
Fine OT
Io invece sono un'imprenditrice (nel settore dei servizi alle aziende) e, se è vero che è difficile giudicare, direi che – se non altro – non è impossibile farsi un'idea della situazione generale. Da quel che si vede intorno a sé e da ciò che riferiscono amici e conoscenti, per non parlare di quello che si legge quotidianamente sui giornali, la situazione non è affatto idilliaca: se è pur vero che ci sono tanti imprenditori italiani onesti e coraggiosi, è anche vero che ne esistono altrettanti (per essere ottimisti) di dubbia moralità. Nella fattispecie, si badi bene, non reputo discutibile eticamente che la produzione venga effettuata all'estero (purché si osservino le leggi e salvaguardino i diritti dei lavoratori e l'ambiente), ma il fatto che il prodotto finale venga spacciato per "Made in Italy" solo perché confezionato ed etichettato in Italia. Questa a mio parere è una vera e propria frode nei confronti del consumatore NEL MOMENTO IN CUI VIENE TENUTA ACCURATAMENTE NASCOSTA. Questo stratagemma, che in economia determina la cosiddetta "asimmetria informativa", fa fallire miseramente il mercato con il suo equilibrio domanda/offerta: il consumatore non è in grado di compiere la scelta giusta al prezzo che reputa accettabile perché non dispone di tutte le informazioni che a lui necessitano, a differenza di chi offre il prodotto. Per intenderci: una persona avrebbe tutto il diritto di voler acquistare un prodotto di fattura cinese con marchio italiano, ma consapevole di ciò potrebbe stimare adeguato un prezzo ben più basso (e questo è il motivo per cui la cosa viene occultata), io invece preferirei acquistare un prodotto "artigianale" di fattura e materie prime unicamente italiane e per questo pagare il giusto sovrapprezzo. In questo caso, nessuno dei due può sentirsi sicuro: l'uno potrebbe pagare un prodotto cinese con materiali di minore qualità più del dovuto, e l'atro (cioè io), pensando che il prezzo elevato sia indice di qualità italiana, potrebbe pagare cifre esorbitanti un prodotto cinese. :?

Al di là delle problematiche relative agli acquisti, a forza di "sospendere il giudizio" e giustificare l'ingiustificabile gli italiani hanno tollerato per decenni soprusi inaccettabili. E' ora di finirla con il buonismo: chi lavora bene deve essere premiato e chi lavora male penalizzato, e che ognuno sia artefice del proprio destino per quello che fa (e non per chi conosce o quanto è spregiudicato).