Antonio Orrù ha scritto:Buon giorno a tutti, mi complimento per questo post che reputo interessantissimo e concordo con Lietta e la sua idea di eclettismo come fuga dalla omologazione oggi imperante.
concordo che l'omologazione a furia di leggere tutti le stesse riviste, vedere tutti le stesse pubblicità etc. sia davvero un rischio forte, però mi permnetto di dire che questo rischio va combattuto non tanto con "l'eclettismo", che a me suona un po' troppo come "vale tutto", ma con il gusto personale e soprattutto la pazienza.
pazienza nel senso di saper aspettare di capire come si vuole uno spazio (quindi non farsi fare il progettino sulla carta dall'arredatore)negoziante) e pazienza nel cercare sia nei negozi sia su internet fino a trovare quell'elemento caratterizzante che sarà il fulcro di tutto.
questo ovviamente può essere un mobile, ma potrebbe essere anche un elemento come una scala oppure un'opera d'arte.
Antonio Orrù ha scritto:Devo dire che quando si va ospiti da qualche amico è un pò triste vedere queste povere zone giorno conciate con tristi pareti attrezzate, anche di marchi prestigosi, e divani frontali che guardano il televisore. Tavoli Tulip che spuntano dai pavimenti come funghi, allucinogeni, sedie Louis ghost e tutto l'armamentario che oggi i bravi commercianti di mobili ci propongono.
ti seguo, però con un distinguo: prendi la Eames Lounge Chair and Ottoman, questo capolavoro ormai è rpesente in almeno 1 pubblicità su 2, anche in quelle dei bagni o in quelle di vestiti, etc. quindi secondo il tuo ragionamento sarebbe da rifuggere perchè "omologata".
io invece dico che questo può essere l'elemento caratterizzante di cui sopra, l'oggetto che quando il proprietario lo vede entrando in casa dice "sono a casa mia"...
Antonio Orrù ha scritto:Ma possibile mi chiedo e mi domando con tutte le opzioni e possibilità che ci sono in giro, che la gente continui a farsi imbonire così? Per quanto mi riguarda trovo che nei mercatini o in certi negozi di antiquariato si trovino delle cose bellissime che si sposino benissimo anche con la plastica onnipresente. Basta cercare!!! I mobili eduardiani inglesi per es. son mobili fatti benissimo, in mogano, molto originali e versatili che possono star bene a fianco ad un divano di Flexform come di Moroso.
anche qui ti seguo, però con 2 distinguo...
1) gli spazi: gli spazi delle case contemporanee sono a mio avviso inadatti a ricevere questo genere di mobili
2) saper accostare: qui si ritorna al discorso sul "gusto personale" che può essere innato ma che soprattutto deve essere coltivato, e se è difficile rifuggere dal rischio omologazione, secondo me è ancora più difficile evitare l'effetto accozzaglia...
Antonio Orrù ha scritto:Per non parlare dei tessuti coi quali è veramente possibile cambiare aspetto ad una casa senza spendere follie.
questo è un buon punto, ma siamo ad un coefficiente di difficoltà davvero altissimo... anche perché tessuti d'arredo, carte da parati, etc. dpvrebbero esserer se non l'elemento caratterizzante di cui sopra, almeno l'elemento di sfondo al famoso elemento caratterizzante...
Antonio Orrù ha scritto:Non ci si può permettere un quadro d'autore? Ad una crosta preferisco sempre una bella stampa o anche la copertina della Domenica del Corriere con dei bei colori e un bel disegno, 3 per esempio o 6 ben incorniciate sopra un divano anche vecchiotto fanno già atmosfera.
tutta la vita!
e di soluzioni per avere delle cose belle appese ai muri ce ne sono davvero tantissime, ne indico 2:
1) siti di fotografia dai quali scaricare (a pagamento) foto bellissime da incorniciare (es.
http://www.photosig.com/ che forse è anche gratis, oppure i vari siti di stock photos)
2) marketpkace di artisti come Premio Celeste (
http://www.premioceleste.it/) e Saatchi Online (
http://www.saatchionline.com/) dove comprare originali o eventualmente riproduzioni a cifre ragionevolissime, sostenendo allo stesso tempo artisti emergenti
evitare invece i "pittori su ordinazione" che sanno fare tutto, dall'informale alla natura morta...
Antonio Orrù ha scritto:Ho fatto solo degli esempi che a parer mio possono rendere l'idea di come con poco si possa essere originali.
ottimo contributo!
ciao
andrea