Re: PROVOCAZIONE!

#31
Guarda, ribadisco e poi non ci ritorno più. Se qualcuno afferma che i ricarichi di abbigliamento e mobili sono simili, dice una fesseria colossale.
Il resto del mio pensiero l'ho già espresso.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: PROVOCAZIONE!

#32
Bene finalmente vi siete attivati. :D

Cercherò di mettere un pò d'ordine alle cose dette.
La mia domanda era precisa: è giusto o no che si impongano i prezzi di vendita?
Questa domanda in effetti prescinde se si vende via web o con una via diversa.
Se io sono un rivenditore, quindi non un produttore, debbo rifarmi alle condizioni del produttore per vendere i suoi prodotti o sono libero di muovermi come il mio modello di business suggerisce?
Chi è più forte il rivenditore o il produttore?
La risposta è semplice: dipende dalle forze in gioco.
Se il produttore ha un marchio forte comanda lui altrimenti comanda il rivernditore.
E' sempre la stessa legge: domanda e offerta, il più forte ed il più debole.

Poi la discussione è andata sulla distribuzione online in contrapposizione a quella tradizionale.
Anche qui la questione è molto semplice.
I tempi cambiano e nuove formule di business nascono e vecchie muoiono.
Chi si ferma è perduto.
Bisogna continuamente apportare modifiche, miglioramenti e cambiamenti in QUALSIASI strategia di business, pena la morte per asfissia.
Pertanto amici con attività "tradizionali" dovete trovare innovazioni per poter sopravvivere. Innovare non vuol dire necessariamente cambiare mestiere o fare prezzi da schifo, ma vuol dire trovare strategie che possano farvi aumentare la domanda.
La mia era appunto una "provocazione" per capire come la pensavate in merito.

Volete suggerimenti pratici?
Ne volete sapere di più?

Re: PROVOCAZIONE!

#36
ethos ha scritto:si ! un biglietto solo andata fuori dall'Italia
... un biglietto anche x il consumatore, grazie!! :D


Ciao a tutti.
Molto bella questa discussione!

Intervengo da consumatrice e dirò cose certamente scontate ma tantè...

Per quanto riguarda l'acquisto dell'arredo "importante" cioè quello che costa di più e più difficile da progettare, vale a dire per me quasi esclusivamente la cucina penso che sia impossibile non appoggiarsi ad un rivenditore, anzi meglio dire un buon progettista! (se parliamo di cucina di un certo livello!)
Per quanto riguarda invece i complementi secondo me l'acquisto on line ci stà tutto!
Innanzitutto hai una "vetrina" più fornita perchè per la stessa tipologia di oggetto puoi fare ricerche infinite e renderti conto meglio delle tue esigenze, confrontare i prezzi, pensarci e ripensarci senza l'imbarazzo di tenere occupato un venditore e uscire dal negozio senza aver comprato...
Psicologicamente per il consumatore l'acquisto on line è più semplice e alla fine quando il pezzo arriva ti dà anche una certa soddisfazione l'aver fatto "tutto da se".
Il desiderio di poter toccare e vedere dal vivo il prodotto prima dell'acquisto è naturale e comprensibile ma le esigenze si stanno evolvendo e il consumatore è un pò più spregiudicato, un pò più "spendaccione" (passatemi il termine) rispetto al passato. Se così non fosse l'oggettistica di design non esisterebbe nè in negozio nè altrove; perchè pagare una cifra esosa per un oggetto di per sè non essenziale?
Le grandi marche non potranno che piegarsi di fronte alle nuove tendenze e finiranno per svantaggiare i rivenditori tradizionali perchè la macchina virtuale non si può fermare, ne siamo tutti dipendenti!
LOR77

Re: PROVOCAZIONE!

#38
Mi intrometto in questa interessante discussione...

La ns. azienda lavora dal 2008 ormai esclusivamente online.
Da parte di aziende e loro agenti in questi anni ne abbiamo sentite dire di tutti i colori a proposito del nostro modo di operare... aziende entusiaste del fatturato (che guarda caso non si lamentano troppo dei prezzi con i quali i loro prodotti vengono proposti) ed aziende che prima impongono prezzi e modalità di vendita, salvo poi lamentarsi del fatto che bisognerebbe "spingere" di più marchio e prodotti... talune ti propongono i loro prodotti ma "Per favore, non pubblicate il marchio" talaltre "Ok per prodotti e marchio, ma trattativa di vendita riservata" in definitiva: UN MANICOMIO!

Al di là delle considerazioni finora espresse ed in gran parte condivisibili (sia quelle da parte di operatori online sia quelle da parte di rivenditori fisici), secondo il mio modesto parere è che in Italia la percentuale di volume di fatturato espresso dall' e-commerce è ancora troppo esiguo rispetto a quello della rete tradizionale. Per questo motivo molti marchi, credo a tutti i livelli, sono sempre molto più propensi ad ascoltare le esigenze del rivenditore fisico piuttosto che dell'operatore e-commerce. In fondo perchè dovrebbero rischiare di danneggiare una rete di vendita di sicuro successo a favore della vendita online che, seppur di belle speranze, nel nostro Paese ha ancora tutto da dimostrare?
Ripeto, lavoro da ormai 4 anni in questo settore e sono giunto alla ferma conclusione che difficilmente in Italia si potrà arrivare ai risultati conseguiti dai nostri "colleghi" europei, relativamente al ns. settore.
Solo cambiando radicalmente il mercato e le sue regole si potrebbe pensare di ottenere qualcosa di valido ed importante dalla vendita online.
Ma in verità neanche io saprei da dove iniziare....

Luca
Arredamento e Complementi d'Arredo - www.essellearredo.it

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Re: PROVOCAZIONE!

#39
Grazie Esselle,
un altro contributo di sicuro interesse.
Sono contento che il problema venga visto da più punti di osservazione.
In effetti non posso fare altro che applaudire alla tua sintesi e precisione nell'esporre la situazione vendita online "da manicomio :? " specialmente per questo settore molto ancorato alle tradizioni.
Tradizioni peraltro supportate da un'effettiva carenza di fatturato del mondo online rispetto al mondo classico.
Soluzioni?
Non concentriamoci sul problema, ma sulle soluzioni.
Qualcuno di voi ha sbirciato cosa e come fanno altri players internazionali su questo argomento?
Secondo voi, ci sono strategie applicabili?

In attesa che Lor77 risponda alla mia domanda,
ti chiedo Esselle: chi sono i tuoi clienti di riferimento? e tu sei anche acquirente oltre che venditore? Quale modello di business proponi ai tuoi clienti?

Grazie

Re: PROVOCAZIONE!

#40
Marco Manferdini ha scritto:Grazie Lor77 del tuo contributo.
Una domanda: hai mai comprato complementi o accessori di arredamento on line?
Ho acquistato varie cose on line ma non complementi d'arredo perchè non se nè presentata la necessità e non per altri motivi.
Attualmente ad esempio stiamo valutando di arredare una cameretta per adibirla ad uso studio e stiamo valutando varie soluzioni offerte on line.

ps. scusa x errore prima ho scritto in mp
LOR77

Re: PROVOCAZIONE!

#41
Grazie Lor77,
ti ho rispoto in privato, non voglio ancora svelare a tutti i segreti delle mie vendite online.
Ho bisogno ancora di sapere come viene visto l'argomento in generale.

Quando si parla di prezzi si scatena il finimodo!
Ma se la tecnologia ci permette di abbassare i costi, perchè non usarla?
Ma se la tecnologia ci permette di contattare clienti di altri paesi, difficilmente raggiungibili da un punto vendita tradizionale, perchè non usarla?
Ma se la tecnologia ci permette di essere sempre presenti H24, perchè non usarla?
Se qualche fornitore pensa che internet sia solo un giocattolo per chattare o inviarsi delle email, ho paura che sottovaluti le potenzialità e, quando se ne accorgerà, forse sarà troppo tardi.
Correrà ai ripari, aprirà un proprio e-store, ma forse sarà troppo tardi.

Negozianti tradizionali, studiate come approfittare di questa nuova tecnologia e delle possibilità che essa offre invece di inveire contro una presunta concorrenza sleale.
Qual'è la vostra forza? Qual'è il vostro progetto? Qual'è la vostra unicità? Perchè doveri acquistare da voi?
Ho sentito dire: ...se un mio fornitore decidesse di vendere on line, io lo liquiderei subito subito...
Chi sarebbe il vincitore in questa decisione?
Nessuno!
Siamo sicuri che non ci sia una soluzione dove non si possa vincere?

Forza su, cosa ne pensate?

Re: PROVOCAZIONE!

#42
Spunti interessanti e molto è condivisibile.
Dal 3D traspare però l'idea che vendere online sia di fatto molto meno dispendioso in termini di investimento e spese di gestione rispetto ad un negozio "fisico".
Noi vendiamo da molto tempo e solo online tappeti moderni ( quindi in un certo senso "complementi d'arredo ) e posso assicurare che non è così.
Non ho idea se la situazione sia la stessa per negozi d'arredamento o in generale i rivenditori di mobili, ma, come chiunque faccia questo mestiere può tranquillamente testimoniare, i costi spesso sono paragonabili. Addirittura superiori per alcune voci di pubblicità/marketing.
Non è tanto il costo del sito ma tutto quello che ci va dietro. Ovvio che uno può anche farsi fare il sito dal cugino "smanettone" e poi attendere....è un pò l'equivalente di aprire un negozio nel deserto del Gobi e sperare di vivere sui clienti di passaggio. Se però si fanno le cose sul serio i costi ci sono eccome. Anche per chi utilizza formule di drop-shipping e quindi non ha investimenti di magazzino.
C'è molta confusione in generale sull' e-commerce e spuntano come funghi operatori che sottovalutano l'investimento e la portata del fenomeno.
Questo parzialmente spiega il tasso di mortalità di queste realtà che rimane altissimo ( 2 su 3 scompaiono entro i primi due anni di attività ).
IMO.
Ciao/Michela

www.webtappeti.it
www.webtapis.fr
www.webalfombras.es

Re: PROVOCAZIONE!

#43
l'obbligo per questi siti è avere visibilità, e una visibilità seria costa una montagna di soldi, tra cui tasse ormai al 65%...... ne devi vendere di sedie con margine di qualche euro....

Re: PROVOCAZIONE!

#44
Abbigliamento= mio figlio prima si è provato un montgomery Tommy Hilfiger in negozio ma poiché quando è tornato il giorno dopo a prenderlo non avevano più la taglia l'ha ordinato direttamente sul sito Hilfiger ALLO STESSO PREZZO DEL NEGOZIO. Prezzo imposto, o lo compri online o lo compri instrada è la stessa cosa, scegli solo cosa ti è più comodo. Resta sempre che il negozio ha investito dei soldi ed è lì subito se qualcosa non va

Arredamento= Finché parliamo di oggetti e complementi forse può anche funzionare ma voi comprereste che so una lampada senza averla vista, senza averne valutato la luminosità, il volume, la presenza scenica? Magari il negozio ve la fa anche provare in casa...

Io sono certo che il mercato evolverà ma è ancora troppo presto, un salotto voglio provarlo, voglio toccare la pelle e sentirla sotto le dita, di un mobile voglio guardare come è fatto soprattutto se sono in gioco grosse cifre. E quando il mercato evolverà i negozi tradizionali o spariranno o si adatteranno al virtuale, con un bel megaschermo dietro la scrivania e una serie di belle immagini dei prodotti, e diranno ai loro fornitori che non vogliono più fare campionature milionarie. Ai clienti diranno che, per poter avere prezzi più contenuti, non possono più far vedere e toccare i prodotti "però, cara signora Maria, la facciamo risparmiare!"
Non è nient'altro che quello che facevano 20/30 anni fa quei "falsi negozi" negli appartamenti di periferia, pieni di cataloghi, gestiti da rappresentanti scorretti in combutta con il locale rivenditore di bomboniere, cui con un sistema simile al tam tam venivano procurati tanti clienti a cui vendere qualunque prodotto richiesto (e visto in un negozio reale) a minor prezzo. Cambiano i tempi, cambiano gli strumenti, ma i ragionamenti sono gli stessi. Magari si aspetterà che i produttori invece di far pagare le campionature le diano in conto deposito/vendita o quello che vi pare.
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Re: PROVOCAZIONE!

#45
Ciao a tutti, volevo portare le mie idee e domande in questo dibattito così interessante

Sono motivata sia come consumatore su canale tradizionale e on-line che come potenziale moooolto futura 'imprenditrice' ...chissà.
Non conosco il rapporto marchio/distributore, ma immagino ci siano divesi tipi di accordi commerciali possibili.

Premesso che fino ad ora tutti gli armadi di cui ho chiesto un preventivo mi sono stati mostrati solo su catalogo (grande delusione) e che ritengo giusto che coloro che vendono particolari oggetti (tipo lampade, tavoli, poltrone...) che si possono apprezzare solo dal vivo siano messi in grado di 'gareggiare' ad armi pari con coloro che vendono on-line e che non investono in marketing.

non potrebbe il marchio vendere a prezzi più bassi ai negozi tradizionali che hanno il pezzo nello show room o hai negozi virtuali che spendono in marketing, oppure partecipare a determinati costi di 'esposizione', mentre vendere a condizioni peggiori a quei negozi tradizionali e non che non offrono alcun servizio, ma sfruttano la bontà e fama del marchio procacciata dagli altri?

In questo modo possono essere premiate tutte le tipologie di canale basandosi su meriti reali.
Il ragionamento per il marchio dovrebbe essere 'forse questo canale non mi porta direttamente alto fatturato, ma fà si che molti consumatori apprezzino il marchio'


Forse sono troppo idealista?
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