loremir77 ha scritto: per il farsi aiutare da uno "specialista".. ci sto pensando.. anzi ci stiamo pensando.. anche loremiro mi ha chiesto se avessi bisogno di un aiuto esterno.. probabilmente andrò a sentire al consultorio che è vicino casa.
sì perchè le sfighe non vengono mai da sole. sono bloccata col ginocchio e non posso camminare.. stamani sono andata dal mio medico di famiglia (professore ortopedico) che mi ha detto che ho un legamento un pò barloccio.. devo fare fisioterapia a casa per rinforzare il muscolo della gamba.
vabbè a parte questo.
il metterselo alle spalle e andare avanti scusa se te lo dico è un discorso molto molto molto riduttivo..
sono consapevole che chi non passa da una cosa del genere difficilmente può comprendere quanto dolore ci sia dietro ad una esperienza del genere..
un parente di loremiro.. incontrato al super.. ha commentato: dai siete giovani! ne farete un altro!
non si sta parlando di una torta venuta male ma di una bambina che esisteva, che era viva e che è morta.
non sapete che significa passare 10/11 ore di parto indotto sapendo esattamente in ogni istante ad ogni dolore provocato da quelle cavolo di contrazioni, che stai uccidendo tua figlia.
lo so benissimo che la colpa non è la mia. che una volta rotto il sacco non c'era nulla da fare. ma sono stata io a decidere il giorno, il momento. ho deciso io che in quel giorno mia figlia sarebbe nata e morta.
se non ci fosse stato più il battito sarebbe stato forse un pò più lieve il mio dolore..
ma non sapete quanto può essere devastante sentire una figlia che si muove dentro di te consapevole che dopo qualche ora inizieranno le contrazioni che la porteranno alla morte.
forse l'unica cosa che avrei potuto fare da subito.. mi sarei dovuta rivolgere ad un centro per gravidanze a rischio dati i miei precedenti.. magari mi avrebbero fatto fare tanti esami in più. forse avrebbero potuto capire prima. forse. con questo dubbio ci dovrò convivere per sempre.
avere tommaso mi aiuta tanto ma allo stesso tempo mi ricorda in ogni istante che cosa ho perso. ho perso il suo pianto, le sue manine, i suoi primi sorrisi, i suoi primi passi. tutto. ho perso tutto.
si parla pochissimo di lutto perinatale. pochissimo perchè è un argomento tabù. perchè è normale per gli altri che la cosa passi velocemente. che la tua vita si rimetta presto sui soliti binari. che il tran tran quotidiano ti faccia dimenticare. ma non si può dimenticare. sopratutto per una mamma. anche loremiro è consapevole che io non posso reagire nello stesso modo in cui reagisce lui.
anche io prima di questa tragedia non avrei mai detto che sarebbe stato così. che avrei provato questo dolore e questa disperazione.. ho letto a volte di articoli che ne parlavano.. non sapevo immaginarmi questo lutto.. pensavo anche io che fosse una cosa ingiusta e dolorosa ma anche che nella vita ci fossero cose peggiori.. padri e madri che perdono i loro figli in incidenti o per malattia.. lo penso ancora ma non riesco a consolarmi pensando che il mio è un lutto di serie B.
ma la vita va avanti no?
ieri è passata la vicina di casa per portarmi il conto delle spese di imbiancatura scale..
mi ha detto: ho saputo! mi dispiace!
mi fa piacere che mi abbia detto solo questo.. senza aggiungere altre frasi..
io sono andata in modalità difesa: è andata così.. non ci si poteva fare niente.. quando invece avrei voluto gridare di rabbia..
ma non si possono dimostrare questi sentimenti. le altre persone si aspettano da me questo. che stia male ma non troppo.
ecco la verità. si aspettano da me questo. che stia male ma non troppo.
cara lore, farsi domande è inevitabile... come lo è non trovare le risposte
mi avevano detto di tenere controllata la pressione, si ma in che modo? vabbè cosa vuoi che sia la pressione, al massimo avrò dei capogiri...
uh alla fine del libro della gravidanza parlano di gestosi... ma che la leggo a fare... son cose brutte mica capiteranno a me...
e se avessi insistito al PS? se non mi fossi accontentata di 3 dosi di Lixidol e di un tutore al braccio?
CHI ha sbagliato? a chi posso dare la colpa?
non ci sono risposte, lore. C'è quello che succede, che resta sempre, ma cambia.
Questo vuoto terribile che ora ti pervade diventerà qualcosa di diverso.
Diverterà un ricordo, una consuetudine, una parte di te. E dopo un pò non farà più male.
Come e quando dipenderà da te e dal percorso che ti sentirai di intraprendere.
Io ho fatto finta di niente. Era la mia difesa, mi sentivo perfino insensibile all'inzio perchè mi sembrava di non soffrire abbastanza. Poi, un giorno è arrivato il dolore, forte, tutto insieme.
E l'ho affrontato e sconfitto.
Non sono andata da un medico. Mi ha aiutato mio marito, ci siamo stati accanto a vicenda, cercando di non trasformare il nostro dolore in una guerra fra di noi.
Tu non ne parli mai... tu non ti preoccupi di come fare la lapide...
E poi ne ho parlato con donne che avevano avuto la stessa storia. Non su siti blasonati... lì mi sentivo piccola piccola in mezzo ad un mare di storie.
Ma qui:
http://angeloforum.altervista.org/
Per me è stato un porto sicuro, perchè come hai detto tu non si parla del lutto perinatale, come fosse qualcosa da nascondere. Solo perchè fortunatamente non capita spesso e soprattutto nessuno sa come comportarsi di fronte ad una mamma addolorata.
Ho conosciuto donne coraggiose, che hanno vissuto storie incredibili di dolore e rinascita.
Grazie a loro ora c'è Aurora con me, grazie a loro io stessa ho potuto dare consigli e rendermi utile.
Non abbiamo nessuna colpa Lore, torturarci ed affossarci nel dolore non renderà le cose più facili, ma prolungherà solo il ritorno alla normalità.
Non voglio e non posso darti consigli, però ti tendo la mano.. son qui lore, se posso aiutarti in qualunque modo sono qui. Lo dico davvero