AleBi ha scritto:chojin ha scritto:ALLISON ha scritto:mah.. i genitori che chiedono il sangue della maestra di turno in genere sono quelli che..
Guarda, io non conosco una singola persona che accetterebbe punizioni coroprali a scuola, poi vedi te...
Su questo penso possano essere tutti d'accordo, insomma ci mancherebbe
Poi ci sono tanti, troppi genitori che non accettano che il figlio abbia anche il
minimo problema andando contro a quello che le maestre riferiscono ma questo è tutt'altro discorso.
Sunset ma tu davvero sei convinta che un ragazzino che ha preso brutti voti a scuola si toglie la vita per paura della reazione dei genitori?

non pensi che forse c'è un malessere molto più profondo?

Sicuro che c'è un bel problema che di certo non è possibile analizzare dall'esterno e men che meno tramite un articolo trovato sul giornale... A quel punto però vien fuori un altro discorso a cui avevo pensato, ma avrei evitato di tirar fuori per non sviare la discussione, cioè la "violenza psicologica".
Mi spiego: puoi non toccare mai tuo figlio, ma se passi il tempo a dirgli di non fare una certa cosa perchè non può riuscire, perchè non è in grado, perchè è uno stupido (quest'ultimo caso lo conosco personalmente), forse non gli provochi un dolore, ma lo "castri" psicologicamente, non si sentirà mai adeguato anche se, paradossalmente, tu non avevi alcuna aspettativa nei suoi confronti e, a seconda della propria forza di carattere, verrà comunque plasmato in modo da farne una persona quantomeno insicura. Ora, io non so se i casi di ragazzi che si suicidano perché sono stati bocciati o perchè han distrutto la macchina temessero le botte o i giudizi dei genitori o fossero iper insicuri o chissà quanti altri problemi avessero, però noi genitori possiamo fare molto per rendere i nostri figli delle persone equilibrate, rispettando il loro modo di essere, prima di tutto. Oestamente, io non ho ancora trovato il modo di non fare avere scatti di ira a mia figlia, ma sono piuttosto convinta che la violenza fisica o il dirle che è una "bambina cattiva" non sia quello giusto.
Purtroppo non è neanche molto facile capire quando si ha un atteggiamento sbagliato in questo senso nei confronti dei bambini, perchè appunto, quante volte si sente dire "è un bambino cattivo"? È dura, poi forse io mi farò anche eccessive paranoie e non mi accorgerò di altri errori che farò (perchè accadrà), ma cerco di starci attenta, ecco.
Detto questo, alla fine tutto, per me, si riduce alla questione precedente del (magico) rispetto: se rispetto mio figlio, non lo sminuisco, non lo limito nelle possibilità (nel limite del rischio per la vita eh) cerco di assecondare il suo carattere, che già ha. Poi insomma, é anche giusto rispettare un po' se stessi e sapere che si può sbagliare, che può scappare un urlataccia, però ci sono mamme che arrivano al nido (per fare un esempio) che già stanno urlando e io non voglio diventare così, anche solo perchè mi sembra una faticaccia!
Per finire, vorrei dire che ritengo l'esperienza di genitore appunto un'esperienza, che ogni giorno e in ogni occasione si arricchisce e, ovviamente, che ogni bambino è diverso e che quindi non si deve essere troppo rigidi neanche nelle proprie convinzioni teoriche.