Re: La crisi nel settore cucine

#61
Per mia esperienza un negozio ha spesso ( ammesso che l'abbia) un discreto/ottimo proggettista e tanti pseudoarredatori spesso molto scarsi ed impreparati sul prodotto e sula progettazione. L'unico bravino si dedica a quei clienti che sa che compreranno quasi sicuramente. Gli altri vengono affidati agli pseudoarredatori.
Comunque torno a dire i cataloghi così come sono fatti servono a poco. Molti progetti sono irrealizzabili negli spazi di città o sono brutti. Faccio un esempio pratico se avessi visto il disegno di Lietta sulla Time di Snaidero probabilmente l'avrei acquistata.Progetto ben fatto con rendering fotorealistico. Se guardo le foto della Time di Snaidero da catalogo non l'avrei presa. Poi ci sono progetti da cataloghi anche molto belli ma che realizzati a casa perdono tantissimo ed allora quella foto da catalogo diventa fuoviante. Meglio scegliere modello/composizione/colori che si adattano ai tuoi spazi. la scelta della cucina è importante e spesso si guardano tante composizioni e tante idee per questo sono molto utili i fotografici delle cucine realizzate dal punto vendita. Servono anche a valutare la qualità del rivenditore.
Immagine
La Time di Snaidero proposta da Lietta ad una cliente con rendering fotorealistico. Liietta si è anche industriata a pensare un diverso tipo di disposizione delle maniglie che la rende anche più bella! Ditemi voi se nei cataloghi trovate queste cose ! Si vedono degli ambienti enormi holliwoodiani per nulla utili alla realizzazione ed all'acquisto
Ultima modifica di Solaria il 14/09/12 10:14, modificato 4 volte in totale.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: La crisi nel settore cucine

#62
...aggiungo per completezza che la figura del progettista/tecnico per l'arredo è molto utile (una figura un po' diversa dall'architetto/arredatore), solo che non ha uno spazio commerciale quindi un privato puù avere o no la fortuna di trovarlo nel negozio.

Re: La crisi nel settore cucine

#63
qsecofr ha scritto:
allegri ha scritto: Forse con un giovane potrebbe funzionare.
...nel senso che anche se fa la fame i suoi genitori in qualche modo combinano di farlo mangiare per qualche anno ancora? :lol:
:D :D

Giovane perche' non ha ancora una sua clientela e uno studio gia' avviato.
Prendi un architetto (a cui piace la progettazione d'interni) che ha fatto pratica in uno studio per qualche anno e vuole iniziare un'attivita' per suo conto. Se gli viene offerto gratuitamente un ufficio e un suo spazio dentro un negozio di mobili, non vedo cosa avrebbe da perdere, anzi....
ALLEGRI

Re: La crisi nel settore cucine

#64
Poi non ho ben capito perchè lo considerate tempo sprecato la progettazione.A meno che non si tratti di una stanza tutta sgorbia o di forma strana i progetti ben fatti con rendering fotorealistici realizzati nelle stanze cucina classiche rettangolari, quadrate potranno essere molto utili agli altri. Progetti da fare visionare ai clienti prima della progettazione della loro cucina. E' un ottimo sistema per il cliente per rendersi conto di cosa piace e cosa non piace, che abbrevia i tempi della scelta.
Quando cercavo disperatamente un colore per le pareti della cucina ero andata in un negozio di colori. Avevo comprate 3 piccole latte, fatte le prove con il pittore, nessuna mi piaceva. Allora sono tornata confusa dal negozio di colori che aveva annesso uno studio di progettazione. I commessi non riuscivano a consigliarmi allora sono entrata nel negozio di progettazione ( collegato al negozio di colori). Ho esposto all'architetto tutti i miei dubbi ed i miei fallimenti per trovare il colore adatto. Lui mi ha consigliato un colore particolare, ma è riuscito a convincermi subito quando ha tirato fuori dal computer una cucina bianca moderna fatta con quel colore nei muri. Più che le parole la fotografia mi ha convinto subito che quello era il colore adatto.Oggi la tecnologia è una mano santa per le scelte d'arredo ed i negozi devono assolutamente adguarsi .
Tutto cio che è bello, progettato bene , con un bel rendering ,resta nel patrimonio di un negozio ,non è perduto.
Ultima modifica di Solaria il 14/09/12 10:42, modificato 1 volta in totale.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: La crisi nel settore cucine

#65
allegri ha scritto:
qsecofr ha scritto:
allegri ha scritto: Forse con un giovane potrebbe funzionare.
...nel senso che anche se fa la fame i suoi genitori in qualche modo combinano di farlo mangiare per qualche anno ancora? :lol:
:D :D

Giovane perche' non ha ancora una sua clientela e uno studio gia' avviato.
Prendi un architetto (a cui piace la progettazione d'interni) che ha fatto pratica in uno studio per qualche anno e vuole iniziare un'attivita' per suo conto. Se gli viene offerto gratuitamente un ufficio e un suo spazio dentro un negozio di mobili, non vedo cosa avrebbe da perdere, anzi....
e quegli scansafatiche di venditori poi cosa li tieni a fare? A sto punto offri gratuitamente a tutti i venditori il posto aggratis, così azzeri anche le spese fisse :mrgreen:

Re: La crisi nel settore cucine

#66
Solaria ha scritto:Poi non ho ben capito perchè lo considerate tempo sprecato la progettazione.A meno che non si tratti di una stanza tutta sgorbia o di forma strana i progetti ben fatti con rendering fotorealistici realizzati nelle stanze cucina classiche rettangolari, quadrate potranno essere molto utili agli altri. Progetti da fare visionare ai clienti prima della progettazione della loro cucina. E' un ottimo sistema per il cliente per rendersi conto di cosa piace e cosa non piace, che abbrevia i tempi della scelta.
Tutto cio che è bello, progettato bene , con un bel rendering ,resta nel patrimonio di un negozio ,non è perduto. Siete d'accordo ??
perché insisti a dire che per noi è tempo sprecato? Io non ho mai detto questo, anzi ti dico che la progettazione è necessaria e complementare all'acquisto di arredamento su misura.

Re: La crisi nel settore cucine

#68
Solaria ha scritto:Cosa intendi per progettazione un disegnino al computer o un render fotorealistico come quello di Lietta ?
intanto bisogna distinguere.

La progettazione è proprio lo studio di ciò che meglio soddisfa le esigenze estetiche e funzionali di un cliente/spazio.

Il rendering è solo un metodo di rappresentazione.

Detto questo, io considero molto importate l'ausilio del rendering per trasmettere l'effettivo risultato al cliente, che molte volte non è preparato a capire progetti troppo tecnici. Il rendering aiuta anche l'arredatore a studiare meglio abbinamenti di colori e materiali. Non è detto però che il rendering sia la soluzione migliore per presentare il progetto, è affascinante e suggestivo ma deve essere usato come complementare a una rappresentazione grafica più chiara.

Nel mio metodo di lavoro faccio uso di rendering, non a livello fotorealistico, ma comunque di buona qualità. Il rendering fotorealistico abbisogna di molto più tempo (almeno credo) sia nella modellazione di elementi non pre-esistenti sia nell'elaborazione grafica, senza contare poi la conoscenza e bravura specifica.

Re: La crisi nel settore cucine

#69
mmmm ciao .... nn so se vi interessa il parere e il punto di vista di un semplice cliente:
quando vado x negozi a scegliere la cucina guardo i modelli che hanno in esposizione, ne scelgo una e mi faccio fare un preventivo x capire con quella marca quanto possa venirmi più o meno una cucina. e....sì .... se fanno dei render (anche se nn proprio così fotorealistici!!!) capisco meglio quello che mi piace e quello che nn va!!! purtroppo ho poca immaginazione e devo vedere x capire!!

poi penso che mooooolto della bellezza e della praticità delle cucine dipenda dal progetto!!!! ma se uno deve rifare solo la cucina ( e non tutta casa) difficilmente si presenta da un progettista d'interni!!!! io nn c'ho neanche pensato!!!

di solito dal rivenditore faccio un lungo cappello introduttivo x dire quello che mi piace e quello che proprio nn voglio .... però cerco anche di non fare tante richieste: so che sta pratic lavorando a gratis x me!!!!! alla fine... un'idea da uno, un'idea da un'altro, qualche idea carpita da foto in internet ... e andrò da quello che mi ha trasmesso più fiducia (o che mi ha fatto il preventivo iniziale più basso.... :oops: !!!) con IL MIO PROGETTO ...magari da rivedere anche insieme (xkè a quel punto credo che farò un sacco di domande) e lo realizzerò!!!

nn so se è corretto ... ma tant'è!!!
e soprattutto ripeto: a meno che nn si tratti di una mega cucina, un comune mortale come me che deve rifare SOLO la cucina nn pagherebbe alcun progetto!!!!!! non di questi tempi!!!!!!

poi in fin dei conti è anche vero che cmq un bel progetto rimane come patrimonio!!!!!!!!!!!!!!!! si può sempre presentare una cucina simile in cui riadattarlo!!! o anche solo delle idee da sfruttare x altri lavori....quindi nn trovo che sia sempre una perdita di tempo!!!! ma io sono una semplice casalinga .....

è cmq vero che in generale .... nn in tutti i campi fanno preventivi gratis!!!! eccetto ditte di edilizia e rivenditori di cucine ... per mia esperienza! l'architetto al quale mi ero rivolta x altri lavori x es mi disse a grandi linee l'ordine di grandezza della spesa ... ma poi solo quando era sicuro che sarebbe stato lui a seguire i lavori mi ha fatto il progetto con il dettaglio delle spese!!!! poi x es nel settore ...."legislativo" ... l'avvocato lo paghi alla fine ...ma nn ti fa il preventivo spesa!!!!! idem x il notaio penso .....

vabbè ... avevo tempo da perdere ... :lol:
scusate l'intromissione!!

Re: La crisi nel settore cucine

#70
Nell'ultimo periodo il cliente che si presenta presso il mio negozio di arredamento è diventato sempre più presuntuoso, arrogante, maleducato, falso e scorretto.........mi spiego meglio:

1. Desidera il meglio che ha visto di qua e di là su internet, nel negozio X e dall'amico A ad un prezzo sottocosto o dichiarando una propensione alla spesa piuttosto bassa sapendo che l'articolo richiesto costa parecchio.........io dico sempre che gli altri non regalano, io non rubo e il cliente paga quello che vale il prodotto.

2. In esposizione è maleducato e con la scusa di collaudare le ante e i cestoni ti rovina i mobili..........ti riga le ante con la chiave dell'auto per capire se è delicata e di quale materiale è fatta........come se in cucina le ante devono essere resistenti alle chiavi o coltelli (vedi buonsenso) o come se chiedendo a me o a i miei colleghi non siamo in grado di mostrargli la scheda tecnica che oltretutto su vari modelli è già presente un cartonato...........senza parlare di quando sguinzaglia i figli che diventano delle mine vaganti mentre lui se ne disinteressa.

3. Chiede il progetto sapendo che ormai i mobilieri sono scesi dal fico e ad un no ti risponde: "tanto me lo realizza il prossimo" oppure "Bheè! Tanto ne ho già degli altri!"

4. Qualche volta non torna neppure a ritirare il preventivo dopo il primo incontro.......se tu lo chiami per ricordarglielo ti risponde: "Me lo può dire a voce? Quando glielo chiesi la cucina l'avevo già acquistata e volevo sapere se avevo fatto un affare presso il mio amico oppure no"...........

5. Confrontano preventivi che fra loro sono differenti e quindi non possono essere paragonati..........io risulto più caro dei colleghi ma alla lunga i miei suggerimenti pagano perchè privilegiano la praticità e funzionalità metteno in secondo piano l'esclusiva estetica........questo non significa siano brutti.

Oggigiorno i clienti secondo me stanno perdendo la faccia nei confronti dei rivenditori per questi e altri motivi.........in alcuni casi i mobilieri diventano cinici dopo aver subito tanto.....sbagliando ovviamente......

Comunque non hanno più soldi da spendere per cucine valide ma solo per cucine da GD che hanno pure 25 anni di garanzia....e sono in legno svedese pure!

Re: La crisi nel settore cucine

#72
Il valore di mercato di un rendering fotorealistico è minimo minimo di 300 euro (per un ambiente).
Vorrei vedere quanti clienti sarebbero diponibili a spendere tale cifra per questo tipo di rappresentazione.

Fermo restando che cio' che conta è il progetto. Una rappresentazione bellissima su un progetto fatto male serve solo a confondere il cliente.... :wink:
ALLEGRI

Re: La crisi nel settore cucine

#73
allegri ha scritto:
Fermo restando che cio' che conta è il progetto. Una rappresentazione bellissima su un progetto fatto male serve solo a confondere il cliente.... :wink:
vedo che la pensiamo uguale. Vendi mobili per caso?
:mrgreen:

Presumo che quasi tutti quei servizi di progettazione con rendering che si trovano online ad esempio forniscono dei progetti che di concreto hanno poco, a cui aggiungo anche i progetti degli arredatori/architetti che mai una volta ho potuto prendere e semplicemente seguire alla lettera, ho dovuto sempre aggiungere una certa dose di consulenza. Non che io sia poi un mostro di progettazione, anzi mi metto dietro a molti più bravi di me, ma almeno pongo l'attenzione (o comunque ci provo) alla concretezza di certe possibili realizzazioni, alla praticità d'uso/ergonomia, alle effettive esigenze/richieste dell'"abitante", in funziona anche del potere d'acquisto.

Re: La crisi nel settore cucine

#74
jnicola ha scritto:...azz Ma in quale sobborgo malfamato ce l'hai il negozio ? :lol: si scherza ovviamente, spero che le tue siano esagerazioni, se effettivamente il 90% dei tuoi clienti sono così o cambi strategia oppure chiudi.... :shock:
effettivamente........

Re: La crisi nel settore cucine

#75
Certo sale in zucca ce ne deve stare questo è scontato. Ma la progettazione con render serve anche al progettista e non solo al cliente per provare e riprovare combinazioni di colori e forme diverse, non ultimo anche il colore di pareti, sottopensile, pavimento sedie tavolo e quant'altro.
Anche i designer famosi utilizzano il computer per creare
In un negozio è sufficiente un visualizer e molti progettisti, che non devono per forza essere visualizer. Chiaramente nell'elaborazione di un progetto visualizer e progettista devono lavorare gomito a gomito per apportare tutte le variazioni al progetto in corso d'opera
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero