difra64 ha scritto:Lalli04 ha scritto:Vabbe' Karnak non e' un trollone, e' provvisto di casa con Nain notevole e micio splendido....
pure io sospendo il giudizio, per ora mi pare la versione testosteronica di Lupo di Cotone
pure voi coi pregiudizi....

prima che il tunnel carpale mi fermasse crocettavo anche io, cosa mai avrebbe di femminile

nei miei round robin i masculi c'erano pure

la Lalli non mi delude mai
e allo stesso tempo mi sorprende sempre!
sta cosa della rigidità dei lavori e dei settori uomo donna non l'ho mai sopportata
e non vedo l'ora di non sentire più: la prima donna che....
il fatto è che non tutti, anzi direi la maggior parte degli uomini non è ancora pronta ad accogliere l'altra metà del cielo nei propri spazi
spazi nei quali loro si identificano e senza i quali vengono destabilizzati
io sono felice di non aver dato, alle mie figlie, un modello di uomo e donna così preconfezionato e preconcetto

Non vorrei che, scherzando scherzando, potesse passare un messaggio sbagliato.
Non credo nella "rigidità dei lavori", ma credo fermamente nella confusione dei ruoli, vero male della famiglia attuale. Cerco di spiegarmi meglio : la donna credo si sia evoluta molto più di noi maschietti negli ultimi trenta/ quaranta anni, sia per virtù che per necessità. Questo , anzichè darci più forza e motivazione per recuperare il gap, ha fatto sì che venisse fuori una generazione di maschietti fragili e inaffidabili, ben disposti a delegare alla propria compagna o madre anche tanti compiti che per tradizione e buon senso sarebbero spettati a loro.
Trovo, quindi, che non solo abbiate dovuto cedere chi più, chi meno per causa di forza maggiore il vostro ruolo di centro assoluto della famiglia, ma in più abbiate dovuto farvi carico, per nostra palese incapacità, anche di incombenze e preoccupazioni che non vi spettavano, nella speranza spesso disattesa che, in nome della parità dei sessi, il compagno sapesse compensare quel tempo che non potevate, per forza di cose dedicare alla vostra casa, ai vostri figli e al marito stesso. Mi spiace, ma non credo che una donna possa dividersi equamente tra marito/figli/casa/palestra/vita sociale eccetera, facendo tutto bene : il fattore "tempo" è l' unica cosa non modificabile. Così come non credo che una donna che abbia la possibilità di scegliere serenamente che il centro del suo mondo è il proprio focolare domestico ( il che non esclude palestra e amiche ad esempio ), debba essere bollata come "casalinga frustrata" perchè non uniformata a quel modello di donna alla wonder woman costretta a sgobbare otto ore in ufficio o in fabbrica e altrettante a casa mentre il marito non solo non è in grado di provvedere da solo al fabbisogno economico della propria famiglia, ma poi si spaparanza sul divano senza manco togliere da tavola il piatto della cena e cercando un sostegno nella compagna ad ogni minimo bubù senza, per altro, riuscire mai ad esserlo per lei nei momenti di bisogno. No, mi spiace, ma questo sistema mi ha rotto le pelli, non ci credo e, per quanto sia sempre disposto a mettere in discussione ogni mio modo di pensare, non riesco a farmelo piacere.
Questo non vuol dire nè avere il mito del super uomo, né castrare le aspettative che potrebbero essere diverse della mia amica/moglie/amante. Vuol solo dire avere la ferma determinazione di poterle donare la possibilità di scegliere se seguire le nostre bambine per bene senza delegarle ad asili e nonni piuttosto che stare a combattere in un mondo economicamente sempre più in difficoltà. Quello di come pagare la bolletta del gas è un problema solo mio, ma non vuol dire che mi faccia il cruccio di sparecchiare la tavola la sera.
Spero di essere riuscito a spiegare un punto di vista non necessariamente giusto, ma in cui credo fermamente.
Sono sicuro che se entrambi i componenti della coppia recuperassero un pochettino di certezze su quelli che sono i propri ruoli e i propri doveri, diminuirebbero i divorzi e riusciremmo a crescere una generazione di figli più sana, forte e felice. O no?