cla56 ha scritto:
"C'è una situazione di crisi:a vostro avviso (mi riferisco ai "consumatori"),le aziende e con loro i punti vendita (escludo la grande distribuzione) stanno interpretando nel modo "corretto" con i loro prodotti e con i loro servizi la "nuova" situazione ?(é evidente che in ciò includo anche la trasparenza!).
I "nuovi prodotti" quelli a cui mi riferivo nel mio post precedente,riescono a soddisfare le vostre aspettative in termine di immagine e qualità?
I rivenditori a cui vi rivolgete vi "trasmettono' lo stesso impegno a prescindere dal vostro budget, oppure davanti ad una domanda diciamo "economicamente più contenuta" tendono a essere più "superficiali"?
Riescono a comunicarvi in modo chiaro e soddisfacente la produzione "nata" per essere più accessibile?
Può esserci ancora in questa situazione, una differenza tra il rivenditore "tradizionale" e la grande distribuzione oppure,come ha accennato Q in un suo post precende,l'imperativo del costo contenuto possa escludere per molti la possibilità di rivolgersi per i propri acquisti e per la cucina in particolare alla rete commerciale tradizionale?"""
Questo é quello che ho scritto 11 giorni fà ma che avevo scritto una prima volta non sò quanti altri giorni prima ,dopodichè siete "partiti" con i render a pagamento o meno,con i mercatini,con il vintage con gli artigiani e dio solo sà con quantre cose.....

ecco perchè come, ho scritto precedentemente, mi sono defilato.
Ora se da queste domande traspare un "grido" di aiuto dello scrivente io non lo sò !
E' evidente che sono state fatte delle interessanti considerazioni su più cose però a mio modo di vedere ho trovato pertinente solo l'intervento di Mitti,che ringrazio, non per aver nominato un marchio a me noto,ma solo perchè é quello il punto che volevo chiarire.
Si può andare in un punto vendita tradizionale per avere delle proposte commerciali (leggi prodotti) più accessibili,avendo tutte le garanzie sullo stesso e sui servizi offerti.
Ogni grande produttore negli ultimi 2 anni ha messo in commercio una nuova gamma di prodotti con costi contenuti :lo ha fatto Valcucine,la Dada,La Schiffini,Ernesto Meda,Snaidero.......
Certo!Il più delle volte non stiamo parlando di prodotti economici,nel senso stretto del termine,ma prodotti che pur nascendo nella stessa fabbrica possono abbassare il costo del mobile mediamente di un 20-30% e qualche volta anche un pò di più.
E' implicito nella mia domanda che queste proposte debbano avere la stessa attenzione e se é possibile anche di più di quelle fatte con il prodotto top di gamma da parte del rivenditore.
E' facile proporre un prodotto top di gamma a chi se lo può permettere mentre é molto più difficile proporre un prodotto no name o da contenuti "semplificati" a chi é in "ristrettezza" economica.
A monte c'è una situazione psicologica molto diversa ed é questa la prima cosa che un buon rivenditore deve saper gestire.Come?Lavorando nello stesso modo di come si lavora con un prodotto più "importante".
Adesso vado a rispondere all'ultima domanda di Lietta;anche se in parte già l'ho fatto.
Chi mi conosce quì sul forum sà che da sempre ho avuto un approccio molto democratico all'arredamento e alla cucina in particolare.Ho sempre cercato prima di tutto di focalizzare il progetto come elemento di partenza per una miglior gestione di un preventivo:un buon progetto può avere già delle aree di risparmio.
Nonostante il prodotto che propongo abbia delle soluzioni economicamente molto impegnative e accattivanti,ho sempre consigliato di cercarvi l'essenza,che vuol dire qualità dei materiali,loro riciclabilità,garanzie nel futuro di avere possibili integrazioni/completamenti,(a tal proposito,visto che ne avete parlato, a mè capita mediamente 2-3 volte l'anno di fornire completamenti di cucine consegnate anche 10 anni fà e più:completamenti di importi come di una cucina economica acquistata oggi.......qualcuno quì ha ricordato la cucina di "Melograno".....non l'ho fatta io...l'ho detto solo come esempio..).Risolto il progetto "guido" il mio cliente su delle scelte di finitura delle ante "consapevoli",cioé confrontandomi con il budget echiatamente questo lo si fà anche nella scelta degli elettrodomesti:lascio per ultimo gli "orpelli"!
Negli ultimi due anni ho ancor di più sponsorizzato il laminato (stratificato) sia nelle ante che nei top anche perchè penso che sia meglio un'anta tecnicamente perfetta che non un'anta laccata in modo dozzinale però appariscente.
Stò proponendo il secondo marchio del mio fornitore principale con buoni risultati puntanto certamente sul buon rapporto qualità prezzo ma chiaramente anche quì non si riesce a comporre la cucina economica!
Il problema delle scarse vendite esiste ed é pesante pressochè per tutti.
Io ho scelto di "adeguarmi" a questa situazione nel modo come vi ho detto e sul quale volevo dei pareri soprattutto da parte dei "consumatori",di miei colleghi e addirittura ho sperato anche qualche intervento più "alto",...ma evidentemente si fanno vivi solo quando c'é qualche problemino........
Non é mia intenzione "Lietta" di "abbassarmi", per far concorrenza a chi poi?Chi deve spendere 2-3 mila euro da me non entra comunque.E se anche entrasse lo ringrazierei della visita,magari se non ho nulla da fare,gli dò anche dei consigli (come faccio quà dentro) dopodichè gli indico dove andare per trovare ciò che cerca con quel budget, ma in tutto questo non c'è arroganza o come dice qualcuno "puzza sotto il naso",ma c'è soltanto la consapevolezza/scelta di voler lavorare in un cero modo e con certi prodotti,tutto quì.
E non mi andate sempre in OT porcaccia la miseria.
cla56