Buongiorno a tutti. Partono i lavori in casa e decido di cambiare gli infissi vecchi di 40 anni, ormai alla frutta, oltre che completamente desueti in quanto a isolamento termico. Tra i diversi preventivi ne esce uno che propone infissi col solito taglio termico, doppi vetri, tutto a norma ma utilizzando legno di pino. Ieri sera, a cena da amici (vendono cucine), mi si mette in guardia dal pino ("i falegnami lo chiamano pinaccio") perchè è un legno che tende a tirare la vernice e a spurgare resina. Oggi contatto il rivenditore il quale mi informa che il pino lamellare in questione è assolutamente privo di nodi (??!!) e quindi il problema non esiste.
Illustro meglio la situazione. Il preventivo riguarda 3 finestre di diverse misure e 2 portefinestre. La casa è in Liguria, immediato entroterra, a mezza collina (circa 200 m slm) e affaccia a sud verso il mare che - in linea d'aria - è proprio lì sotto. Saranno si e no 2 chilometri. Sole abbacinante in estate ma ventilato. Vento anche teso in inverno, ma temperatura che se (se!) arriva a 0 gradi è un fatto eccezionale.
Nonostante abbia cercato in rete chi ne sa più di me, ognuno ha la propria verità assoluta in tasca: tante verità che spesso si annullano a vicenda.
Tuttavia, desiderando cambiare gli infissi una volta per tutte e poi mai più (anche perchè ho già 45 anni), non vorrei lesinare i 1000 euri ma nemmeno spendere un capitale che francamente non possiedo.
Ergo, stamattina ho chiesto di preparare un preventivo con il rovere e vediamo che differenza c'è.
Ma poichè devo capire le cose prima di compierle (quindi semmai sbagliare con coscienza), ho deciso di appellarmi direttamente a chi è più esperto di me per comprendere la bontà dei rispettivi abete, pino e rovere.
Preciso che questi infissi saranno in legno laccato bianco, le proposte riguardano tutte il lamellare e che il rivenditore che mi ha proposto il pino ha affermato che il pino si usa laccarlo da non più di 4/5 anni ma che comunque la verniciatura è garantita 10 anni. ... Ma se lo laccano da 5 come possono essere sicuri che duri 10? Mah...
Vi sono molto grato per i vostri pareri.
Un saluto a tutti
Gino
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#2A dirla tutta è un vero peccato laccare (a poro chiuso) il legno, e un eresia laccare il rovere. vedo semmai la laccatura a poro aperto o addirittura un anticato.
Il pino si usa da diversi decenni ormai come l'abete ed oggi ho visto degli infissi in pino ciliegio che avranno trentanni all'interno come nuovi. Il pino lamellare che viene usato oggi è il pino di svezia che avrà un nodo ogni tanto, se si deve laccare a poro chiuso e per evitare problemi con i nodi si può usare benissimo il finger-joint esente da nodi e tecnicamente molto più resistente del lamellare.
Poi moltissime aziende usano nel laccato di tutto e di più, in quanto non si vede.
Per precisazione il pino delle cucine è completamente diverso dal pino che viene usato nelle finestre.
Il pino si usa da diversi decenni ormai come l'abete ed oggi ho visto degli infissi in pino ciliegio che avranno trentanni all'interno come nuovi. Il pino lamellare che viene usato oggi è il pino di svezia che avrà un nodo ogni tanto, se si deve laccare a poro chiuso e per evitare problemi con i nodi si può usare benissimo il finger-joint esente da nodi e tecnicamente molto più resistente del lamellare.
Poi moltissime aziende usano nel laccato di tutto e di più, in quanto non si vede.
Per precisazione il pino delle cucine è completamente diverso dal pino che viene usato nelle finestre.
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#3Grazie Vito. In realtà non so di che tipo sia la laccatura in questione ma, visto che la casa è immersa negli ulivi volevo un materiale naturale ma colorato. Forse uso il termine laccatura impropriamente ma l'effetto che voglio ottenere è quello di mantenere comunque abbastanza visibile la venatura del legno.
... Che legno è il pino ciliegio?
Ma soprattutto, Vito, io non ho la minima idea di che tipo di laccatura usino le aziende. Se, come dici, per evitare problemi col pino, si lacchi a poro aperto o chiuso. Nè, tantomeno, ho mai sentito il finger-joint...
Ma mi sembra di capire - come lessi da qualche parte - che si può fare tutto con tutto, purchè si rispettino certi criteri di qualità. Tuttavia è pur vero che certe materie prime hanno caratteristiche ben precise. Ma bisogna conoscerle. E io non le conosco.
... Che legno è il pino ciliegio?
Ma soprattutto, Vito, io non ho la minima idea di che tipo di laccatura usino le aziende. Se, come dici, per evitare problemi col pino, si lacchi a poro aperto o chiuso. Nè, tantomeno, ho mai sentito il finger-joint...
Ma mi sembra di capire - come lessi da qualche parte - che si può fare tutto con tutto, purchè si rispettino certi criteri di qualità. Tuttavia è pur vero che certe materie prime hanno caratteristiche ben precise. Ma bisogna conoscerle. E io non le conosco.
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#4la laccatura è un colore ral coprente il legno in questo caso laccatura aporo chiuso cioè che copre in toto le trame del legno, mentre se si intravvedono le venature viene chiamata laccatura aporo aperto, di solito il laccato viene fatto bianco ma si può fare in tuttele colorazioni, addirittura si possono ottenere colorazioni nei colori marmo.gino4020 ha scritto:Grazie Vito. In realtà non so di che tipo sia la laccatura in questione ma, visto che la casa è immersa negli ulivi volevo un materiale naturale ma colorato. Forse uso il termine laccatura impropriamente ma l'effetto che voglio ottenere è quello di mantenere comunque abbastanza visibile la venatura del legno.
... Che legno è il pino ciliegio?
Ma soprattutto, Vito, io non ho la minima idea di che tipo di laccatura usino le aziende. Se, come dici, per evitare problemi col pino, si lacchi a poro aperto o chiuso. Nè, tantomeno, ho mai sentito il finger-joint...
Ma mi sembra di capire - come lessi da qualche parte - che si può fare tutto con tutto, purchè si rispettino certi criteri di qualità. Tuttavia è pur vero che certe materie prime hanno caratteristiche ben precise. Ma bisogna conoscerle. E io non le conosco.
Il finger-joint non è nient'altro che il legno giuntato a pettine uguale alle travi in legno usate per i tetti in legno
Il pino ciliegio è il pino nella colorazione del ciliegio
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#5Salve Gino.
Da addetto ai lavori nel campo delle finestre in legno posso esprimerti il mio parere.
I legni più diffusi,in Italia,per la costruzione di finestre si possono genericamente catalogare in 2 gruppi: legni "teneri" e legni "duri",definizione questa non necessariamente legata alla durezza superficiale del legno ma alla sua origine botanica.
I "teneri" di solito hanno il miglior rapporto qualità/prezzo essendo di provenienza Europea e di facile reperibilità, I "duri",escluso il Rovere Europeo, spesso sono esotici,Africani ,nord-americani o dell'Est asiatico,hanno costi di solito più elevati e approvvigionamenti non sempre regolari. Fra i "teneri": Abete,Pino;Douglas,Yellow-Pine,Larice,Cedro,Hemlock.
Fra i "duri": Rovere,Mogano,Iroko,Teack. Devo dirti che oggi,al di là del risultato estetico e del prestigio,la scelta della specie legnosa non ha più il peso rilevante sulla durabilità che aveva fino a 10/15 anni fa. L'avvento del legno lamellare,cioè a 3 o più strati,delle geometrie di costruzione dei profili,e soprattutto dei prodotti vernicianti all'acqua ha portato ad un deciso salto in avanti nella durata del legno esposto alle intemperie, anche di quelli che prima consideravamo di scarsa qualità. Un manufatto costruito con cura e trattato con prodotti di prima qualità oggi arriva a resistere 10-12 anni senza particolari attenzioni,se non una periodica pulizia e controllo superficiale.
In linea di principio sappi che le migliori prestazioni di isolamento termico si hanno con i "teneri",quelli con la venatura più bella per me sono i "duri".
Per serramenti tinta legno sono tutti adatti ed è solo una scelta estetica personale.
Se però vuoi delle finestre laccate,cioè verniciate con prodotti coprenti per cui non vedi le venature del legno,ti consiglierei l'Abete Lamellare,l'Okoumè lamellare oppure l'Hemlock. Non userei il Pino,perchè,a differenza dell'Abete contiene al suo interno della Resina naturale, che con l'esposizione ai raggi solari potrebbe affiorare in superficie rovinando la laccatura.
La tecnica "Finger-Joint" identifica un tipo di lamellare che,nelle facce a vista,presenta delle giunture a "pettine" pensate per
massimizzare l'uso della materia prima,usando parti di legno buone ma troppo corte,che altrimenti andrebbero scartate.
Soluzione molto "industriale" e che io non userei mai,anche nel laccato,perchè sono convinto che dopo qualche tempo le
giunture si vedrebbero sulla superficie.
Spero di esserti stato di aiuto.
Ennio.
Da addetto ai lavori nel campo delle finestre in legno posso esprimerti il mio parere.
I legni più diffusi,in Italia,per la costruzione di finestre si possono genericamente catalogare in 2 gruppi: legni "teneri" e legni "duri",definizione questa non necessariamente legata alla durezza superficiale del legno ma alla sua origine botanica.
I "teneri" di solito hanno il miglior rapporto qualità/prezzo essendo di provenienza Europea e di facile reperibilità, I "duri",escluso il Rovere Europeo, spesso sono esotici,Africani ,nord-americani o dell'Est asiatico,hanno costi di solito più elevati e approvvigionamenti non sempre regolari. Fra i "teneri": Abete,Pino;Douglas,Yellow-Pine,Larice,Cedro,Hemlock.
Fra i "duri": Rovere,Mogano,Iroko,Teack. Devo dirti che oggi,al di là del risultato estetico e del prestigio,la scelta della specie legnosa non ha più il peso rilevante sulla durabilità che aveva fino a 10/15 anni fa. L'avvento del legno lamellare,cioè a 3 o più strati,delle geometrie di costruzione dei profili,e soprattutto dei prodotti vernicianti all'acqua ha portato ad un deciso salto in avanti nella durata del legno esposto alle intemperie, anche di quelli che prima consideravamo di scarsa qualità. Un manufatto costruito con cura e trattato con prodotti di prima qualità oggi arriva a resistere 10-12 anni senza particolari attenzioni,se non una periodica pulizia e controllo superficiale.
In linea di principio sappi che le migliori prestazioni di isolamento termico si hanno con i "teneri",quelli con la venatura più bella per me sono i "duri".
Per serramenti tinta legno sono tutti adatti ed è solo una scelta estetica personale.
Se però vuoi delle finestre laccate,cioè verniciate con prodotti coprenti per cui non vedi le venature del legno,ti consiglierei l'Abete Lamellare,l'Okoumè lamellare oppure l'Hemlock. Non userei il Pino,perchè,a differenza dell'Abete contiene al suo interno della Resina naturale, che con l'esposizione ai raggi solari potrebbe affiorare in superficie rovinando la laccatura.
La tecnica "Finger-Joint" identifica un tipo di lamellare che,nelle facce a vista,presenta delle giunture a "pettine" pensate per
massimizzare l'uso della materia prima,usando parti di legno buone ma troppo corte,che altrimenti andrebbero scartate.
Soluzione molto "industriale" e che io non userei mai,anche nel laccato,perchè sono convinto che dopo qualche tempo le
giunture si vedrebbero sulla superficie.
Spero di esserti stato di aiuto.
Ennio.
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#6gino4020 ha scritto: Preciso che questi infissi saranno in legno laccato bianco, le proposte riguardano tutte il lamellare e che il rivenditore che mi ha proposto il pino ha affermato che il pino si usa laccarlo da non più di 4/5 anni ma che comunque la verniciatura è garantita 10 anni. ... Ma se lo laccano da 5 come possono essere sicuri che duri 10? Mah...



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Re: Serramenti: la giungla dei legni
#7La domanda è pertinente, e sembra un controsenso. 
In realtà si usano camere ad invecchiamento accelerato dove le condizioni di temperatura, umidità e raggi UV riproducono in poco tempo lo stress che si avrebbe naturalmente nel corso dei vari anni.

In realtà si usano camere ad invecchiamento accelerato dove le condizioni di temperatura, umidità e raggi UV riproducono in poco tempo lo stress che si avrebbe naturalmente nel corso dei vari anni.
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#8non ho saputo resistere 

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Re: Serramenti: la giungla dei legni
#10riguardo il dubbio che avevi sulla garanzia della laccatura, mi hai fatto fare una risata...
tutto qua
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Re: Serramenti: la giungla dei legni
#11Eh eh, però fatti due calcoli, non è mica così fuori luogo, no? Belin, se ho installato un rubinetto da un anno, come posso dire che mi è durato 10 senza problemi...
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#12non é fuori luogo, però é così!
partendo dal presupposto che nessuno ti regala niente e riportando un esempio dal campo automobilistico
come si fa secondo te a dare una garanzia di 7 anni su un'automobile dove ci sono migliaia di componenti dall'elettronica alla meccanica; insomma in 7 anni può succedere davvero di tutto eppure loro come sanno che non succederà proprio niente?!
partendo dal presupposto che nessuno ti regala niente e riportando un esempio dal campo automobilistico
come si fa secondo te a dare una garanzia di 7 anni su un'automobile dove ci sono migliaia di componenti dall'elettronica alla meccanica; insomma in 7 anni può succedere davvero di tutto eppure loro come sanno che non succederà proprio niente?!
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Re: Serramenti: la giungla dei legni
#13Certo, vero. Tuttavia, un'automobile può certamente guastarsi in uno dei numerosi componenti di cui è composta, ma ognuno di questi pezzi può essere sostituito o riparato. Diverso invece il discorso per un serramento. Sono capace anche io a sostituire una maniglia, ma se si imbarca la struttura stessa della finestra, allora che ti sostituisci? E' come dire che la scocca di un'automobile cede e va in pezzi dopo 40.000 chilometri. Ma stiamo solo facendo letteratura adesso. Alla fine un architetto che di serramenti ne installa mi ha detto che ormai sul laccato i legni vanno bene tutti e il discorso sarebbe diverso solo su un legno che rimane a vista, anche se si tratterebbe solo di una questione di gusto.
Che giungla, che giungla eh eh
Che giungla, che giungla eh eh
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#14Permettimi Gino,
"..un architetto che di serramenti ne installa..."?..
A meno che questi non facesse l'installatore di finestre prima di laurearsi credo che di serramenti,per quanto riguarda l'aspetto tecnico della costruzione e verniciatura,ne sappia certamente meno di un serramentista con anni di esperienza.
L'architetto è visto da molti come il superesperto di tutto!
Affidati a qualche produttore o rivenditore con esperienza e rimarrai soddisfatto, e lascia che l'architetto si occupi di altro.
Cordialmente.
Ennio.
"..un architetto che di serramenti ne installa..."?..
A meno che questi non facesse l'installatore di finestre prima di laurearsi credo che di serramenti,per quanto riguarda l'aspetto tecnico della costruzione e verniciatura,ne sappia certamente meno di un serramentista con anni di esperienza.
L'architetto è visto da molti come il superesperto di tutto!
Affidati a qualche produttore o rivenditore con esperienza e rimarrai soddisfatto, e lascia che l'architetto si occupi di altro.
Cordialmente.
Ennio.
Re: Serramenti: la giungla dei legni
#15Ciao Gino sono un serramentista, e anche ligure (vicino alla città del nauseabbondo festival)
I materiali per i serramenti sono 3.
Alluminio
Legno
PVC
Nessuno dei 3 supera nettamente gli altri 2, anzi oramai il mercato si divide alla pari per tutti e 3
Tolti i Pregiudizi su uno piuttosto che un altro materiale la scelta và effettuata in base alla locazione dell'
istallazione e le dimensioni
Esempio: se abiti vicino al mare e le dimensioni delle aperture sono grandi senza dubbio l' Alluminio è da preferirsi (specialmente se le vuoi laccate bianche opache)
Se abiti in Svizzera, Germania, alta Italia e quindi le dimensioni delle finestre sono piccole allora è meglio il PVC
Immagino che anche il fattore estetico abbia la sua rilevanza, insomma non facile la scelta.
I materiali per i serramenti sono 3.
Alluminio
Legno
PVC
Nessuno dei 3 supera nettamente gli altri 2, anzi oramai il mercato si divide alla pari per tutti e 3
Tolti i Pregiudizi su uno piuttosto che un altro materiale la scelta và effettuata in base alla locazione dell'
istallazione e le dimensioni
Esempio: se abiti vicino al mare e le dimensioni delle aperture sono grandi senza dubbio l' Alluminio è da preferirsi (specialmente se le vuoi laccate bianche opache)
Se abiti in Svizzera, Germania, alta Italia e quindi le dimensioni delle finestre sono piccole allora è meglio il PVC
Immagino che anche il fattore estetico abbia la sua rilevanza, insomma non facile la scelta.
Non eseguo lavori a clienti forumisti!
Materiali per finestre: Alluminio, Legno, PVC?
Leggi qui
Prova comparativa
Materiali per finestre: Alluminio, Legno, PVC?
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Prova comparativa