Re: La crisi nel settore cucine

#241
è vero come dice Paul... c'è però anche da dire che ci sono anche tanti rivenditori che non "meritano" una pubblicità migliore di questa che ricevono "a gratis" e quindi diremo che da un certo punto di vista le ditte rendono pan per focaccia: il tipico caso è rivenditore Z, ditta X manda da rivenditore Z il privato , rivenditore Z prima difficoltà con prezzo tira fuori marchio Y... e sinceramente se fossi rivenditore avendo da mangiare... e quindi altrettanto sinceramente se fossi ditta X avendo da mangiare... e certi potrebbero anche chiedersi perchè un marchio "alto" crea degli spazi di tutela territoriale attorno ai propri rivenditori impedendo in questo modo un mercato più "libero"?
Credevo comunque che il rappresentante di zona potesse ben indicare qualche punto vendita e telefonare o interessarsi del privato invece vedo che comunque c'è un certo conflitto con questa figura da parte dei consumatori... o comunque una difficoltà nel venire richiamati - serviti.
vabbè: il discorso esula... anche se non esula tanto il ruolo di questi intermediari del commercio che in mia opinione non sempre fanno il proprio lavoro degnamente (...e non solo per colpa loro...): dovrebbero essere loro a tenere un legame forte con le ditte fornitrici informando su materiali, promozioni e tutto i rivenditori invece puntualmente le info si arenano dai produttori (o anche prima) e non arrivano al rivenditore: questo è uno dei difetti di questo sistema del mobile che porta alla scarsa trasparenza -> tanto acclamata come determinante.
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#242
Sul molto alto ci sono ancora esclusive :evil: :evil: Es Giorgetti in città ed in un territorio enorme un solo rivenditore :evil: Vuol dire che il rivenditore fa il prezzo che vuole! E non mi dite che ci sono difficoltà di montaggio per i tavoli e le sedie. Cosa ne pensano i mobilieri di questo?
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: La crisi nel settore cucine

#243
Solaria ha scritto: Cosa ne pensano i mobilieri di questo?

... è... pensano: bene...
... però se poi questo rivenditore pensa fare e non fare con questa ditta o peggio di pagare male vedi in quanto tempo saltano le esclusive.... è si: diverse "esclusive" ultimamente saltano anche per situazioni finanziarie difficili... la crisi è l'equivalente della guerra per le aziende ed ogni uno pensa a salvarsi il cu!o
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#245
secondo me in periodo di crisi chi ci guadagna è il cliente (non scemo). eheheh i riventitori si smazzano tra di loro, il servizio aumenta in qualità, i prezzi si contengono... che si vuole di più dalla vita? 8)
in tempo di crisi tutti i problemi saltano fuori, anche quelli che c'erano anche prima ma che nessuno vedeva/pensava...
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: La crisi nel settore cucine

#246
lariosto77 ha scritto:secondo me in periodo di crisi chi ci guadagna è il cliente (non scemo). eheheh i riventitori si smazzano tra di loro, il servizio aumenta in qualità, i prezzi si contengono... che si vuole di più dalla vita? 8)
in tempo di crisi tutti i problemi saltano fuori, anche quelli che c'erano anche prima ma che nessuno vedeva/pensava...

è vero quello che dici... e non è vero quello che dici... mi pare di averlo anche già spiegato ma dato che siamo a pagina 350 del thread e non mi ricordo più vorrei porre l'accente al fatto che se da un lato magari si possono trovare delle offerte lievemente più convenienti dall'altro il rischio di entrare in esercizi in crisi finanziaria e di lasciare li anticipi o comunque non avere le dovute assistenze e questo a tutt i livelli: ricordiamoci che anche la GD ha i suoi tanti scheletri nell'armadio: forse anche più dei rivenditori tradizionali... mi viene in mente aiazzone o la siuramaria a milano...
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#247
hai ragione q! come sempre! per questo dicevo "il cliente non scemo". certamente non intendendo offendere nessuno, me compreso, ma insomma... qualche rischio in più, meglio spiegato da te post fa e mi ricordo di aver letto, c'è!
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: La crisi nel settore cucine

#248
lariosto77 ha scritto:hai ragione q! come sempre! per questo dicevo "il cliente non scemo". certamente non intendendo offendere nessuno, me compreso, ma insomma... qualche rischio in più, meglio spiegato da te post fa e mi ricordo di aver letto, c'è!

delle volte i clienti sono scemi... tante tante volte purtroppo sono ingenui e basta... qualche volta sono solo sfigati.... quello che mi disturba è che comunque si illudono vedendo grosse catene che non possa esserci il problema invece il problema è anche li: anzi...

Vendendo i miei prodotti posso dire che un tot di perdite su credito all'anno sono inevitabili... ed in questo periodo sono molti di più di quanto si aspetterebbe il fisco con la sua voce di "accantonamento svalutazione crediti"...
Comunque io ho una teoria (scusate l'offtopic politico): il governo invece di tagliare le mille spese ha pensato bene di deprimere cotanto i consumi con imu e iva ed interventi mediatici che il prossimo anno sarà ben difficile andare peggio: pertanto il prossimo anno avremo pil stabile o addirittura in lieve crescita: bella forza partiamo da sotto zero... scommetterei addirittura che lo scemo che metteremo al governo alle prossime elezioni avrà pure la faccia tosta di vantarsi del "successo".
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#249
Quoto Q in toto
E populisticamente credo che il boom di contravvenzioni contribuisca in modo non indifferente alla depressione dei consumi.

Comunque... Stamattina avevo una serie di appuntamenti in provincia di Padova tra Limena Cittadella e Carmignano, zona storicamente piena di mobilifici.
Tra chiusure, fuori tutto, sconti all'80% pareva quasi una zona di guerra

Re: La crisi nel settore cucine

#250
bayeen ha scritto:io quando non ci sono indicati i rivenditori, mando una mail. mi hanno sempre cortesemente risposto indicando un paio di punti vendita
Io ho posto la domanda 1 settimana fa tramite il sito, che peraltro ti costringe a dargli vari dati "aggiuntivi" e a dare il consenso anche a ricevere pubblicità varie: il rispondire automatico mi ha ubito assicurato che il mio messaggio era arrivato e avrei presto avuto risposta... ma sto ancora aspettando :evil:
Missione Cucina 8)
Mobili
Eldom
Piastrelle

:)

Re: La crisi nel settore cucine

#251
Fabietty ha scritto:Quoto Q in toto
E populisticamente credo che il boom di contravvenzioni contribuisca in modo non indifferente alla depressione dei consumi.

Comunque... Stamattina avevo una serie di appuntamenti in provincia di Padova tra Limena Cittadella e Carmignano, zona storicamente piena di mobilifici.
Tra chiusure, fuori tutto, sconti all'80% pareva quasi una zona di guerra
c'è una necessità sempre più folle da parte dello stato italiano di fare cassa... sia esso stato centrale o locale... questo certamente priva il cittadino di ulteriori risorse già ridotte al minimo ma purtroppo quest'ultimo governo e forse anche quello precedente nel suo finale ha anche creato un clima mediatico di terrore (...qua si fallisce e se non aumentiamo l'iva guai e l'evasione fiscale e la macchina grande... era meglio se facevano e tacevano) deprimento ulteriormente la propensione alla spesa, che ha generato meno lavoro per tutti che ha generato un ulteriore contrazione della spesa...che alla fine ha generato introiti per lo stato DECISAMENTE BASSI... invece avevano da fare solo una cosa: tagliare di brutto con i LORO costi e tagliare di brutto i rami secchi della macchina statale: se serviva anche licenziando perchè purtroppo quando una ditta va male licenzia e quindi se lo stato non può più garantire il posto di lavoro ai forestali calabri deve mandare a casa gli esuberi come una normale ditta.
Quando uno compra un mobile in realtà crea introiti per lo stato che vanno ben oltre l'iva: sono dati dall'iva più l'ires e irap del rivenditore più a catena su tutta la rete di subfornitura + il gettito irpef generato dagli operai/imprenditori della catena... se questo mobile non viene acquistato perchè quell1% di iva, perchè non ho potuto comprarlo in contanti, perchè ho paura, perchè sono in cassa integrazione, perchè mi hanno messo la multa con l'autovelox: gioco finito: niente soldi per nessuno...
Intanto penso vi sarà noto il caso Zaccariotto... crisi di suo, crisi di loro, controllo fiscale, multone probabilmente inesigibile...ciack si riparte...
l'abbiamo presa tutti in cuIo? io penso di si.
Pax tibi Marce

Re: La crisi nel settore cucine

#252
Mi spiace scrivere senza aver letto tutte le 19 pagine,
ma vorrei comunque offrire uno spunto:
qualcuno si è chiesto se le falegnamerie artigianali sono in crescita? a me pare di sì.

Io per la mia cucina, così come per altri mobili, mi sono rivolto ad un falegname.
Per la cucina ho speso 1000€ in più rispetto a mondo convenienza ... però: elettrodomestici, legno e cerniere sono molto meglio di ciò che veniva offerto da mondo convenienza,
e poi aggiungo l'assistenza, il servizio personalizzato e il "si può fare" ad ogni richiesta.

Certamente i tempi sono un po' più lunghi (dato che sono piccoli e pieni di lavoro), però proprio non mi posso lamentare.

Da un mobilificio tradizionale non ci sono neppure passato perché ho fatto questo ragionamento: "se mi chiede 4500 mondo convenienza, figuriamoci quanto mi chiedono gli altri".

Forse ho sbagliato, forse sarei dovuto passare prima da un mobilificio tradizionale ...
però è andata così.

Forse è andata così perché la comunicazione e l'assistenza di tanti mobilifici potrebbe essere migliorata.

Infine arrivo al punto Ikea: se ho un problema ... sono certo che Ikea me lo risolve.
Un mio collega ha trovato un pezzo rotto nella confezione e li ha chiamati: loro senza chiedere alcuna spiegazione hanno inviato un pezzo nuovo con corriere espresso.
Sono cosciente del fatto che Ikea non è un granché ... ma dona tranquillità ... come il mio falegname.
lavastoviglie Rex TT992, frigorifero Panasonic Nr-B30Fx1, miscelatore Acquerelli di Nobili, top Hanex, piano cottura induzione Bosch PIB672E14E, forno Hotpoint Luce FK1041L, tv piccola Samsung UE32ES6100PXZT, parquet Skema, porte Pail

Re: La crisi nel settore cucine

#254
non ho dati statistici, ma solo informazioni acquisite da chiacchierete informali ed esperienza (cucina armadio vetraio e amici vari)
dati i costi per mandare avanti le attività più la crisi del poter d'acquisto, molte attività artigianali avrebbero chiuso, sono sopravvissuti in pochi,
sempre per mia esperienza con questi sopravvissuti le attese sono bibliche, i prezzi non sono sempre abbordabilissimi oppure quando particolarmente allettanti anche attese di un anno e mezzo per le finestre (successo ad amici)
insomma questi sopravvissuti sono dei semimonopolisti
poi è anche possibile che molti abbiano chiuso perchè incapaci di 'gestire il mercato, l'organizzazione del lavoro e altre variabiliti in un periodo di vacche magre ed in un contesto sociale in mutazione
ristrutturazione in progress http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 26&t=99763" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: La crisi nel settore cucine

#255
vado un pò ot,ma questo dovrebbe far pensare alcuni negozianti...
dunque per la cucina voglio comprare una cassettiera kartell (cassetti) sabato vado in un mega store della Kartell,tralasciando che non sapevano nemmeno cosa fosse,l'hanno poi trovata in fondo al catalogo :lol: :shock: , costa 385,00e io vorrei vederla dal vivo ,anche perchè non so se potrebbe reggere il peso del forno a microonde, praticamente avrei dovuto ordinarla vedendo una fotina 4x4 dal catalogo,io mi chiedo ma hai un mega lussuosissimo negozio e non puoi tenerti in casa un pezzo in più che pagherai si e no 100e oltretutto ti arricchirebbe l'esposizione visto che è un classico ,idem in un secondo negozio.
E poi ci si chiede perchè si compra on line....non vederla per non vederla almeno me la portano a casa :wink:
The sisterhood of The Calf 37,5
it takes two to play tango (cit.dammispazio)
Non esiste salvaguardia contro il senso naturale dell'attrazione (Algernon Charles Swinburne)

Sfacciatissima compromessa