ecco la mia "morale" della cucina di mitti... in realtà ce ne sono parecchie... spero di non averne scordata qualcuna

:
- morale 1:
mai avere a che fare con la "lei" di coppia quando si vende una cucina! mai scambiare cellulare con la "lei" di coppia e mai e-mail con "lei" di coppia!. sempre contatti con il "lui" di coppia. in caso contrario... beh... s'è visto!
- morale 2:
in tempi di crisi c'è chi lavora il doppio.
facendo due rapidi conti i montatori, il giorno del montaggio della cucina di mitti hanno lavorato circa 14 ore. alla faccia della crisi di cui nell'altro topic!
- morale 3:
in tempi di crisi a soffrire di più è l'industria agile come un elefante in una cristalleria. mentre l'artigiano intelligente ha più il guizzo felino.
- morale 4:
l'artigiano che vuole fare l'industriale fa una brutta fine (questa è proprio stile esopo

).
- morale 5:
questa è più una domanda: come mai le cucine dell'artigiano sono uguali a quelle industriali?
quanto alla cucina di mitti... a me piace. lo trovo un bianco "intonato" a differenza del bianco di kiwi. trovo invece non azzeccatissimi tavolo e sedie. ci si poteva giocare su tonalità di colori più... giocose...