...ecco, in questo caso i disoccupati 40/50enni potranno mettersi l'anima in pace e cominciare a scavarsi la fossa



Moderatore: Steve1973
chojin ha scritto:Ma nooo, intendeva i giovani rispetto a lui! quindi i 50-60 enni ci rientrano appieno!![]()
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bubu ha scritto:Berlusconi: "Zero tasse a chi assume i giovani".....
...ecco, in questo caso i disoccupati 40/50enni potranno mettersi l'anima in pace e cominciare a scavarsi la fossaperchè non li assumerebbe più nessuno
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quoto. E soprattutto un cinquantenne ha esperienza, cosa che al giorno d'oggi sembra non valga più nullabubu ha scritto:Non ho letto tutto, però posso dirti che sono giuste le agevolazioni per il lavoro giovanile, ma alla pari dovrebbero essere agevolate le assunzioni di chi è difficilmente collocabile ad una "certa eta'"....
un 50enne ha ancora voglia di lavorare e non di essere mantenuto dallo stato
bubu ha scritto:Non ho letto tutto, però posso dirti che sono giuste le agevolazioni per il lavoro giovanile, ma alla pari dovrebbero essere agevolate le assunzioni di chi è difficilmente collocabile ad una "certa eta'"....
un 50enne ha ancora voglia di lavorare e non di essere mantenuto dallo stato
Si, l'ho letto quello che hai scrittoqsecofr ha scritto:bubu ha scritto:Non ho letto tutto, però posso dirti che sono giuste le agevolazioni per il lavoro giovanile, ma alla pari dovrebbero essere agevolate le assunzioni di chi è difficilmente collocabile ad una "certa eta'"....
un 50enne ha ancora voglia di lavorare e non di essere mantenuto dallo stato
si ma non hai letto neanche la prima frase![]()
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Normalmente il 50enne ha già le agevolazioni in quanto esce da un lavoro e deve essere ricollocato cosa che il giovane non ha (non sempre almeno)... diremo che nel mio ragionamento non ho considerato la casistica del 50enne che non ha mai lavorato e si inventa a 50 anni di cominciare ma... ....
C'è una casistica ulteriore: l'imprenditore che a 50 anni fallisce/chiude... per questo mi sa che non c'è gran che...
Sinceramente da imprenditore sento questo peso. Però aggiungo che NON E' una questione di soli soldi ma di come vengono dati e tolti. La marea di contratti, agevolazioni, tasse, addizionali, conguagli, trasmissioni telematiche di flussi assurdi NONCHE' delle stupide leggi in materia di "lavoro" (* dopo spiego a cosa mi riferisco) rendono la burocrazia e quindi i costi ad essa associati un'ostacolo insormontabile se non spendendo migliaia di euro e di ore in consulenti, software, aggiornamenti. Siamo arrivati che un dipendente laureato in economia e commercio non è in grado di leggere la propria busta paga senza un consulente, consulente che senza un computer e senza software dedicato non è in grado di calcolare nemmeno lontanamente una busta paga.Ospite ha scritto:In ogni caso, il costo del lavoro in Italia è semplicemente scandaloso .... ma non da adesso ..... da 20 anni a questa parte. La distanza fra quanto un'azienda paga e quanto viene riconosciuto come netto al dipendente credo sia quanto di più alto possa esistere a livello di economie avanzate. Nel sentire Berlusconi fare proclami su questi temi .... viene da chidere ... "ma lei .... dov'era negli anni passati ... su Marte ... Saturno ... o a capo del governo"?? L'unico, in mia memoria, che cercò di affrontare la questione di riduzione del "cuneo foscale" fu il governo Prodi nel 2006 .... purtroppo finito nei ricatti dei vari Diliberto, Mastella, Pecoraro Scanio e tutta quella banda di mezze cartucce che il centro sinistra (al pari di quanto sta attualmente accadendo con Vendola) fu costretto a portarsi "on_board" per ottenere una maggioranza risicata al senato ......
Finchè con le nostre tasse ci comprano i sottomarini a un miliardo l'uno...Ospite ha scritto:In ogni caso, il costo del lavoro in Italia è semplicemente scandaloso .... ma non da adesso ..... da 20 anni a questa parte. La distanza fra quanto un'azienda paga e quanto viene riconosciuto come netto al dipendente
chojin ha scritto:caro qsecofr, in italia le leggi sul lavoro vengono fatte per lo più da gente che non lavora (...e pazienza), senza ascoltare chi lavora. Per cui sono per lo più inutili e per il resto, fatte male.
Basti pensare alla "riforma" sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Prevede tanti e tali obblighi (di difficile attuazione, costosi e dispendiosi in fatto di energie e tempi) che da ANNI i termini di entrata in vigore vengono rinviati di 6 mesi in 6 mesi.
E sono prescrizioni che, assurdamente, valgono per tutti, qualunque sia il tuo lavoro! IO! Io che sono titolare di uno studio legale ho dovuto fare il corso di responsabile della sicurezza!! Ricordo ancora con stupore e meraviglia un nutrito gruppo di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro ascoltare smarriti una lezione sulle atmosfere esplosive e sulle sostanze chimiche cancerogene e mutagene... ma che diamine vuoi che succeda alla mia segretaria?? Che le cada un faldone di documenti sui piedi??
Eravamo soprattutto professionisti, poi non so. Il punto è che dopo le prime 3 ore in cui hanno spiegato come usare l'estintore, come predisporre le uscite di emergenza ed altre cose del genere, ne restavano altre 13 in cui si faceva il corso completo... tipo le cose peggiori che possono accadere in una segheria quando i tuoi dipendenti hanno alzato un po' il gomito e le tue macchine truciolatrici non rispettano gli standard di sicurezza.menchy ha scritto:
Mi sembra strano che ti abbiano parlato di sostanze cancerogene e co., non dubito eh, ma magari lo hai fatto insieme ad altre categorie di lavorati.