Re: Questa notte è nato Lorenzo di Maryangy

#52
Salve ragazze e grazie alla mia madrina lanterna per l'annuncio.
Noi siamo ritornati oggi dall'ospedale per una serie di problemi, poi stasera con calma vi racconto e se ho tempo posto delle foto.
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"Vivi come se dovessi morire domani.
Impara come se dovessi vivere per sempre."
- GANDHI -

Re: Questa notte è nato Lorenzo di Maryangy

#57
Ecco il mio racconto del parto; il tutto è durato dall’01.15 (uscita da casa) alle 03.50.

Allora a mezzanotte passata ho sentito una piccola contrazione un po’ più forte delle altre, lì mi son spaventata, dopo 15 minuti un'altra, però più leggera e dopo sole 5 minuti un'altra ancora ma stavolta forte. Poi più niente. Penso: “ un falso allarme, per fortuna!!”
Dopo un pò che le contrazioni sono finite inizio a tremare, nn riesco a farmare la bocca, vado in soggiorno da mio marito e lui vedendomi si è spaventa, chiama il fratello (che è di guardia al ps) che gli dice che molto probabilmente stavo per andare in travaglio in quanto i tremori sono una conseguenza dell’utero che sta per prepararsi (mentre io ero ancora convinta che era lo spavento delle tre contrazioni avute). Poi il tremore si ferma e dico a mio marito di lasciar perdere visto che mi sentivo bene, e mi rimetto il pigiama, mentre lui lagna che un controllo me lo devo far fare. Comunque di malavoglia chiamo mia madre per farla venire a casa a badare ad Ale (era quasi l’una) e andiamo in ospedale. Mentre salgo in macchina il primo dolore forte, poi sempre più ravvicinati, tant’è vero che una volta arrivati nn riesco a scendere dall’auto e mi faccio portare con la “carrozzella”. Medico e ostetrica (ore 01.30) mi visitano e mi riscontrano una dilatazione di 2 cm, con contrazioni. Dopo 15 minuti mi fanno il primo (ed ultimo) tracciato, contrazioni irregolari con picco dell’85%-90%. Chiedo alla sorella dell’altra ragazza che sta in travaglio con me se mi chiama urgentemente l’ostetrica per farmi togliere il malefico macchinario. Mi faccio rivisitare e lei nn credendo alle sue mani, chiama la sua collega (quella che mi ha visitato in ps insieme al medico) e si guardano in faccia. Domando la dilatazione di quant’è e loro mi rispondono che sta procedendo bene e che x il secondo nn ha importanza i cm.
Verso le 02:10 i dolori sono fortissimi e regolari, nn danno tregua, nn riesco neppure ad andare a fare pipì, però nn chiamo nessuno perché penso che se il sacco nn è rotto nn posso essermi dilatata tutta qauanta (beata ignoranza). Ma poi visto che l’ostetrica si trova in camera a visitare l’altra ragazza mi faccio visitare, lei chiama il medico dicendo che devo andare in sala parto, mentre il medico (seppur concorde) vorrebbe aspettare la rottura del sacco visto che il bambino e in alto. Lo guardo talmente storto che alla fine ci andiamo. In sala parto mi dice che vorrebbe aspettare ma poi visto l’intensità e la frequenza delle contrazione decide di farmi spingere per vedere se il sacco si rompe, ma nada de nada, alla fine il sacco lo rompe l’ostetrica che mi dice di spingere mentre il ginecologo abbassa e mette in posizione il bambino (visto che è proprio tutto situato a sn) con la mano. Mentre sto facendo questa spinta mi fermo, perché la pressione sull’ano è fortissima e mi sembra che stia per uscire dall’altra parte. La terza spinta che faccio è quella che mi fa rimanere “sconvolta” nel senso che nn me l’aspettavo che uscisse tutto quanto come un missile, credevo che fosse come per il primo :n tantino alla volta. Cerco involontariamente di alzarmi dal lettino tant’è che mio cognato (che è in sala parto con me perché mio marito nel frattempo è andato a casa, in quanto nn essendoci camere private disponibili è costretto ad abbandonare il reparto) mi trattiene per le spalle e mi rimette distesa. Alle 03.50 Lorenzo è nato. La sua nascita però nn mi ha dato le stesse emozioni che ho provato con Ale, nn ho sentito quel bisogno forte di proteggerlo, pensavo solo al dolore provato (e che stavo ancora provando), e nn ho chiesto di vederlo. In quel momento nn pensavo al mio topino ma al perché nn riuscivo ad essere completamente sua. Volevo solo piangere e mi facevo schifo come mamma. Ma quando tutto è passato, la notte attaccandolo al seno, ho provato tutte le emozioni che avevo provato per il primo figlio. In quel preciso momento tutto intorno a me nn aveva importanza e guardando i suoi occhietti, taccando le sue manine il dolore nn lo sentivo più: mio figlio era la cosa più grande, bella e importante che avessi fatto nella vita. In quel momento se fossi morta sarei morta felice perché avevo creato un essere perfetto.
Giovedi al controllo per le dimissioni gli è stato riscontrato un po’ l’ittero alto (12 su un max di 13), quindi mi hanno trattenuta per altri due giorni perché Lory stava facendo la fototerapia.
La montata è venuta la notte conseguente al parto, però al nido ho dovuto firmare per il consenso al l.a. perché sotto la lampada devono idratare i bambini frequentemente (io potevo andare ad allattarlo solo due volte al giorno e la tiralatte nn te la prestavano); però questo sembra nn aver influito sull’allattamento.
P.S: l’urlo che do al momento della nascita di Lorenzo è talmente forte che faccio uscire ¾ del reparto fuori (mio figlio è stato visto un po’ da tutti); tant’è vero che il gine mi dice:” sei stata bravissima però hai dato un urlo disumano)
Scusate il papiro
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