jda81 ha scritto:Quindi riscaldamento a pavimento solo per pensionati e disoccupati...
Moda? Il comfort è totalmente diverso e assolutamente non paragonabile, l'importante è scegliere con consapevolezza di pro e contro. Certo che se sei uno di quelli che accende 1 ora la sera con 18 gradi in casa giusto per non ibernarsi allora la storia cambia, a me piace stare al caldo e nn tornerei mai ai termosifoni...
La quantità ti calore non dipende dalla tecnologia che si utilizza per scaldare ma dal giusto dimensionamento degli impianti.
Il riscaldamento a pavimento, soffitto o parete sfrutta la bassa temperatura prodotta da caldaie a condensazione, con un impatto più dolce ed omogeneo in tutta la stanza. In inverno per tenere un confort sufficiente ha bisogno di far scorrere acqua calda nei pannelli h24, e se per cambiare aria apri le finestre invece di utilizzare un impianto automatico con recuperatore di calore butti molta più energia che con qualunque altro sistema di riscaldamento. Il succo del discorso è che un impianto a pannelli radianti ha senso solo se ben progettato e da quello che vedo normalmente nei cantieri è raro che succeda.
Io che come molti durante il giorno ho la casa vuota, preferisco scaldare ( anche a 23gradi alcune stanze) solo nelle ore che voglio e nel più breve tempo possibile utilizzando radiatori in acciaio in alcuni posti o con impianto ad aria in altri. I pannelli radianti invece li vedo bene negli ospedali, case di riposo o case con famiglie che vivono al chiuso la maggior parte della giornata.
