Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2416
Visto che vi ho assai seccato con i miei problemi vi riassumo anche brevemente la riunione di ieri ... così la seccatura prosegue :D
La riunione è stata richiesta dai genitori perchè alcuni di loro hanno il sentore che stiano cercando di bocciare diversi ragazzi per far sì che qualche altro ragazzo emigri in altre scuole (come già avvenuto) ed eliminare (nuovamente) una sezione.
Dato certo è che i prof ripetono spesso e volentieri ai ragazzi che sono il peggio che abbiano mai avuto, che non hanno speranza e che saranno ricordati come i peggiori.
La cosa che mi ha rattristato è sentire ancora una volta un paio di persone (parenti molto stretti di insegnanti) difendere l'operato dei prof a priori. Quando ho chiesto in cosa si traduceva questo "comportamento pessimo" da parte degli studenti e se il problema riguardava non pochi elementi ma quasi la totalità della classe se forse era il caso di valutare anche il metodo degli insegnanti nel rapportarsi .... apriti cielo .... "questa non è una scuola privata è una scuola pubblica l'insegnante è l'insegnante e nessuno può giudicarlo, ci macherebbe che fossero loro adesso ad essere valutati".
:shock: E poi mi meraviglio che la scuola va a scatafascio? A questo punto conquistare una cattedra è come conquistare un fortino, ti godi tutti i tuoi privilegi lontano dal mondo reale?

Vi riporto di seguito un brano letto tempo fa di un sociologo che riassume meglio di quanto possa mai fare ciò che penso:

Parto da un’osservazione. Io mi arrabbio profondamente quando sento dire che i giovani di oggi non hanno valori, non credono in niente. E mi arrabbio ancora di più quando a dirlo sono gli insegnanti. Alcune ricerche condotte da un istituto specializzato in ricerche sul mondo giovanile e sul mondo della scuola, mostrano che molti insegnanti la pensano esattamente in questo modo: i ragazzi non hanno più valori, non ha senso per loro l’impegno e il sacrificio. Interessano solo le sciocchezze, la televisione, la musica.
Questo è un giudizio profondamente ingiusto. Ed è un forma di auto-assoluzione. Non sono i ragazzi ad essere senza valori. Sono gli adulti ad essere senza valori, o almeno ad avere accettato dei valori deboli, un’etica della reversibilità e della contingenza, in cui ogni scelta può essere rivista, ri-considerata, ribaltata. Sono gli adulti non sanno indicare ai ragazzi un modello convincente dell’io e della società. Sono gli adulti che hanno “tirato i remi in barca”. E’ la nostra generazione, dei quaranta-cinquantenni che è rinunciataria, relativista, disimpegnata.
I ragazzi hanno respirato questo clima, respirano questo clima. Che è il clima dell’interesse, del tornaconto, della furberia, del massimo risultato con il minimo sforzo. Ma a grattare un po’, appena un po’, si ritrova una curiosità, un desiderio di impegno, di serietà, che è straordinario. Vi siete chiesti perché certi film come Il Signore degli Anelli (ma potremmo citare anche Il gladiatore o L’ultimo samurai) hanno avuto tanto successo tra i giovani? Certo potrete rispondere: perché sono stati oggetto di una promozione massiccia. Potreste anche dire, giustamente, che non mancano effetti retorici e pacchianerie hollywoodiane. Tutto vero. Però vi siete chiesti quali sono i valori di questi film? Questi valori sono il senso dell’onore (l’onore, un valore che si pensava fuori moda, un valore feudale, medievale, per dirla con Montesquieu, mentre il valore tipicamente moderno sarebbe la “virtù”, anzi la virtù “civica”), poi il senso della dignità dell’individuo che fa una scelta e a questa rimane fedele fino alla fine (questa è in estrema sintesi la storia della Compagnia dell’anello), poi il valore della libertà come conquista faticosa e non come semplice premessa astratta dell’agire, poi il valore del coraggio, il valore del sacrificio, che è anche il sacrificio di sé. Qualche superficiale pensa che l’onore sia un valore di destra e la libertà sia un valore di sinistra. Bene, questi ragazzi cinici e superficiali, di destra o di sinistra o a cui non importa niente né della destra né della sinistra, si sono commossi e entusiasmati di fronte a queste figure e a queste storie. Perché li interrogavano, contenevano implicitamente una domanda su di sé. Allora il problema vero è forse far sì che tutto questo non rimanga una pura emozione, o rimanga nell’implicitezza di un umore momentaneo.
....

Vedete. Tutto ciò per dire cosa? Che non sono i ragazzi che non hanno più valori, siamo noi che non sappiamo renderglieli convincenti, concreti, percepibili, incarnati.

Il rapporto educativo è – prima di tutto e più profondamente di ogni altra cosa – un rapporto personale, cioè un rapporto tra due persone, in cui l’allievo percepisce l’insegnante non solo come una “macchina parlante”, un dispensatore di conoscenza (anche se questo è importante), ma come un modello affascinante e persuasivo di umanità e di sapere, insisto non solo di umanità, ma di umanità e sapere – perché le due cose nel nostro mestiere sono inesorabilmente intrecciate.

E questo mostra un’altra dimensione. Affettività significa coinvolgimento. Ma coinvolgimento vero significa reciprocità. La reciprocità rifiuta la complementarità rigida (il rapporto superiore-inferiore cristallizzato e superbo), ma anche la simmetria, cioè il malinteso di porsi sullo stesso piano dei ragazzi. La reciprocità è un’altra cosa. In fondo anche quando nascono i nostri figli, non siamo solo noi a socializzarli e ad educarli, ma anche loro ci socializzano, cioè ci “educano” al nostro ruolo di padri e madri. Perché tale ruolo non può essere saputo prima, ma viene appreso nel momento in viene sperimentato, in cui “accade”.

Che è dire: tu sei credibile, non solo perché sai bene le cose, sei appassionato a ciò che fai, c’è una simpatia o una sintonia con te, ma tu sei credibile perché mi ascolti. Perché mi guardi. Quante volte i nostri studenti intervengono durante le lezioni non perché hanno una domanda particolare sul contenuto di quello che stiamo dicendo, ma perché è come se dicessero: sono qui, ci sono, sono proprio io, guardami, prendimi in considerazione. Allora la più potente radice della credibilità dell’altro è la percezione che l’altro non è distratto, ma è “presente”. Perché dentro il ruolo, e dentro le regole e gli obblighi del ruolo – i programmi, le interrogazioni, i voti – io vedo la tua persona, io intravedo la tua persona.

Questo è il senso più vero e profondo della credibilità. Mi sembra che Guardini esprima bene questo concetto. In Persona e libertà c’è un capitoletto che si intitola proprio: La credibilità dell’educatore.
Dice Guardini:

“La più potente “forza di educazione” consiste nel fatto che io stesso [cioè, io educatore] in prima persona mi protendo in avanti e mi affatico a crescere”.

Qui, in questo “mi protendo”, si coglie chiaramente un’eco di San Paolo. Mi protendo e mi affatico a crescere. Cioè mi affatico ad essere più impegnato, più serio con me stesso, più attivo, più sollecito, più intelligente, più ricco di immaginazione. Che sono tutte qualità che si coltivano. Anche l’immaginazione e la creatività si coltivano.
E continua:

“Sta proprio qui il punto decisivo. E’ proprio il fatto che io lotto per migliorarmi che dà credibilità alla mia sollecitudine pedagogica per l’altro”.
FEDE65

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2417
Fede, il brano è di Romano Guardini? Viene citato ma non capisco se sei tu che lo citi oppure no.
Che dire, sono d'accordissimo. :D
Purtroppo nella scuola di oggi - lo affermo un tantino temerariamente perché non avendo figli sono solo mie impressioni, non esperienze dirette - mi sembra che sia proprio il concetto di "educazione" ad essere stato estromesso, sostituito più o meno esplicitamente con quello di "formazione". :( So di generalizzare e ditemi se esagero.
Dove sta una rosa e innanzitutto dove sta il vento? Il vento è tutto sempre fuori di sé, cioè folle. La follia è la foglia al vento e folle è proprio colui che si perde nel vento, come le foglie e i fiori degli alberi. (A. Conte)

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2418
Quando ho chiesto in cosa si traduceva questo "comportamento pessimo" da parte degli studenti e se il problema riguardava non pochi elementi ma quasi la totalità della classe se forse era il caso di valutare anche il metodo degli insegnanti nel rapportarsi .... apriti cielo .... "questa non è una scuola privata è una scuola pubblica l'insegnante è l'insegnante e nessuno può giudicarlo, ci macherebbe che fossero loro adesso ad essere valutati".


:shock: Sono sconcertata dall'atteggiamento di chiusura mostrato dalla scuola :roll: :roll: Il non mettersi in discussione non mi sembra aspetto che debba/possa appartenere a degli educatori.
Ciò premesso, può essere vero che il singolo istituto scolastico anteponga al bene dei ragazzi la sopravvivenza e l'efficienza dell'istituto stesso, ma da qui a sostenere che si vogliano bocciare allegramente dei ragazzi perchè si vuole eliminare una sezione...Non so mi sembra veramente troppo. :roll: :roll: :roll:
Comunque sia,fossi in te, toglierei mio figlio da lì, anche perchè il livello medio di preparazione della classe è fortemente condizionante e se è un livello molto basso, anche il ragazzo che vuole studiare risulta penalizzato.

il brano che citi è molto interessante e in linea di massima mi trova d'accordo. Dà però un giudizio troppo generalizzato.Il sociologo in pratica ha fatto la croce sopra ad una intera (e forse anche più di una) generazione di genitori e di insegnanti.
Certo il suo giudizio si basa sul risultato di indagini statistiche e va bene,ma l'esperienza mi dice che non tutti gli insegnanti non siano credibili e non tutti i genitori non sappiano trasmettere valori ai propri figli.


:arrow: myf,credo che quello che dici sia sostanzialmente vero e il caso di fede ne è l'esempio lampante. Che manchi l'educazione è ingiusto ma ci si potrebbe anche accontentare qualora ci fosse la formazione. Nel caso di fede però, vista la situazione, mi sembra che manchino entrambi i concetti :evil: :mrgreen:
"spero,credo che non verrà mai per me l'infame buonsenso"

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2419
E' da tempo che chiedo a mio figlio di prendere seriamente in considerazione un cambio di istituto ma sintetizzando la risposta è"tanto ormai i prof la pensano così e non cambieranno mai idea; del loro giudizio personale mi interessa poco, non mi lasco condizionare dai loro pregiudizi, se cambio scuola ma rimane pubblica rischio di cambiare per non cambiare, qui con i miei compagni mi trovo bene (ed è la cosa più importante visto che li vedo fuori dalla scuola) e abbiamo deciso di finire insieme".
La scuola dovrà comunque, presto o tardi, essere accorpata all'altro liceo perchè ormai ha un numero di studenti inferiore a quello presumo richiesto per poter vivere "autonomamente" ma temo che questo accadrà solo fra un altro anno almeno ma con la fortuna di mio figlio lo faranno quando si maturerà (se succederà ... spero).
FEDE65

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2420
fede65 ha scritto:Visto che vi ho assai seccato con i miei problemi vi riassumo anche brevemente la riunione di ieri ... così la seccatura prosegue :D
La riunione è stata richiesta dai genitori perchè alcuni di loro hanno il sentore che stiano cercando di bocciare diversi ragazzi per far sì che qualche altro ragazzo emigri in altre scuole (come già avvenuto) ed eliminare (nuovamente) una sezione.
Dato certo è che i prof ripetono spesso e volentieri ai ragazzi che sono il peggio che abbiano mai avuto, che non hanno speranza e che saranno ricordati come i peggiori.
La cosa che mi ha rattristato è sentire ancora una volta un paio di persone (parenti molto stretti di insegnanti) difendere l'operato dei prof a priori. Quando ho chiesto in cosa si traduceva questo "comportamento pessimo" da parte degli studenti e se il problema riguardava non pochi elementi ma quasi la totalità della classe se forse era il caso di valutare anche il metodo degli insegnanti nel rapportarsi .... apriti cielo .... "questa non è una scuola privata è una scuola pubblica l'insegnante è l'insegnante e nessuno può giudicarlo, ci macherebbe che fossero loro adesso ad essere valutati".
:shock: E poi mi meraviglio che la scuola va a scatafascio? A questo punto conquistare una cattedra è come conquistare un fortino, ti godi tutti i tuoi privilegi lontano dal mondo reale?

fede, senza parole....
ho avuto un problema analogo due anni fa - con talune differenze dovute al fatto che (guarda un po'...) eravamo in una scuola paritaria e quindi la classe non poteva e non doveva essere ridotta ai minimi termini, anzi....
a mia figlia gli insegnanti ripetevano un giorno si ed un giorno pure quanto fosse orribile, pessima e tremenda la classe. peccato che la stessa classe si sia sorbita per anni una serie di insegnanti l'una peggio dell'altra (ciclo precedente) e che, con il cambio di docenti, abbia improvvisamente recuperato.
ci mancherebbe che gli insegnanti non siano soggetti a valutazione. e che c'appizza che la scuola è pubblica??? A MAGGIOR RAGIONE dovrebbero render conto del proprio lavoro, visto che son pagati con i nostri soldi....
mah.... questa storia non mi piace affatto.... probabilmente il voler eliminare una sezione sta inducendo qualche tentativo poco corretto di riduzione degli iscritti, anche se non capisco (perchè non conosco la normativa e le modalità concreti di attuazione) che giovamento ne trarrebbe la scuola, sinceramente

rosdev ha scritto: il brano che citi è molto interessante e in linea di massima mi trova d'accordo. Dà però un giudizio troppo generalizzato.Il sociologo in pratica ha fatto la croce sopra ad una intera (e forse anche più di una) generazione di genitori e di insegnanti.
Certo il suo giudizio si basa sul risultato di indagini statistiche e va bene,ma l'esperienza mi dice che non tutti gli insegnanti non siano credibili e non tutti i genitori non sappiano trasmettere valori ai propri figli.
questa opinione è però molto diffusa ...
ogni volta che andiamo ai colloqui, è tutta una tiritera sui genitori che diventano sindacalisti dei figli, che non li educano, che riversano tutte le aspettative sulla scuola, come se la scuola potesse farsi carcio delle manchevolezze delle famiglie: è un continuo accusarsi reciprocamente delle vere o presunte carenze, senza che vi sia - nè dall'una nè dall'altra parte - un tentativo di incontro
per cui, inutile generalizzare: esistono ottimi e pessimi insegnanti, così come esistono famiglie che pretendono che gli insegnanti suppliscano alle proprie carenze senza mettersi in discussione, delegando alla scuola un compito che non le è proprio
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2421
Meno male (per dire :D ) che qualcosa di analogo è capitato anche ad altri, a volte penso di essere fuori dal mondo :oops:

Mio figlio è sempre stato abbastanza sfortunato a partire dalle materne (una delle insegnanti fu proprio l'anno successivo alla sua uscita spostata in un ruolo d'ufficio perchè soffriva di esaurimenti) ma per fortuna lui ha sempre avuto una sufficiente autostima; diversamente dalla sorella che invece purtroppo si lascia abbattere con facilità.

Posso chiedervi un' informazione? Nella riunione è emerso che alcuni insegnanti hanno fatto una sola verifica scritta e tre interrogazioni e la media è stato il voto in pagella. Visto che temono che gli orali non siano limpidi poichè per un prof è semplice mettere in castagna un alunno affermavano che gli insegnanti sono tenuti a valutare l'alunno a fronte di un numero pari di scritti e orali; a voi risulta?
FEDE65

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2424
avevo scritto un'ode all insegnamento da far impallidire neruda
destino volle la persi
si con te
e seguo sempre con attenzione cioc he scrivete voi (bacucche) con i grandi
e prendo nota
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2425
fede65 ha scritto: Posso chiedervi un' informazione? Nella riunione è emerso che alcuni insegnanti hanno fatto una sola verifica scritta e tre interrogazioni e la media è stato il voto in pagella. Visto che temono che gli orali non siano limpidi poichè per un prof è semplice mettere in castagna un alunno affermavano che gli insegnanti sono tenuti a valutare l'alunno a fronte di un numero pari di scritti e orali; a voi risulta?
non lo so, dovrebbe risponderci qualche insegnante... credo esista però un minimo di scritti da fare
dammispazio ha scritto:avevo scritto un'ode all insegnamento da far impallidire neruda
destino volle la persi
si con te
e seguo sempre con attenzione cioc he scrivete voi (bacucche) con i grandi
e prendo nota
dammi, non sarebbe meglio evitare di saperle, certe cose???? :mrgreen:
tanto non è che puoi giocare d'anticipo, quando ti toccherà sarà come non averci mai lette
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Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2426
beh, ai miei figli (soprattutto ad L.) succede sempre il contrario e cioè fare uno scritto che vale per l'orale perchè gli insegnanti non stanno dietro alle interrogazioni visto il numero alto di studenti..... :roll: :roll:
Simona

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2427
simo19691 ha scritto:beh, ai miei figli (soprattutto ad L.) succede sempre il contrario e cioè fare uno scritto che vale per l'orale perchè gli insegnanti non stanno dietro alle interrogazioni visto il numero alto di studenti..... :roll: :roll:
infatti, anche perchè quest'anno grazie all'occupazione, erano rimasti indietrissimo...
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2428
Fede, visto che vuoi un confronto, devo dire che sono assai stupita. Di solito si tende a non bocciare per evitare di perdere delle classi, non il viceversa. :roll:
Io, di base, non appoggio l'atteggiamento accusatorio nei confronti degli insegnanti, soprattutto di fronte ai propri figli. Lo trovo altamente diseducativo. Così come la proposta di cambiare scuola, possibile che su tutti i docenti nessuno vi garbi?

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2429
Ci sono materie che devono avere un numero minimo di scritti, credo almeno 3 a quadrimestre, materie tipo italiano,latino ,greco e per lo scientifico matematica. Altre materie tipo scienze, storia dell'arte, ecc. è a discrezione dell'insegnante. Se non si riesce a fare almeno due interrogazioni a quadrimestre si può fare uno scritto sostitutivo.
Da mio figlio spesso le prove scritte sono 4 inoltre se uno studente è assente durante un compito in classe,l'insegnante provvede a far fare lo scritto solo a lui quando torna. :|
fedelyon ha scritto:Fede, visto che vuoi un confronto, devo dire che sono assai stupita. Di solito si tende a non bocciare per evitare di perdere delle classi, non il viceversa. :roll:
Io, di base, non appoggio l'atteggiamento accusatorio nei confronti degli insegnanti, soprattutto di fronte ai propri figli. Lo trovo altamente diseducativo. Così come la proposta di cambiare scuola, possibile che su tutti i docenti nessuno vi garbi?

Si,infatti.

fedelyon neanch'io farei cambiare scuola a mio figlio a cuor leggero, specie se con i compagni si trova bene, ma nel caso specifico visto il clima di sfiducia che si è creato verso tutto il corpo docenti e visti i bassi risultati scolastici,cambiare scuola potrebbe essere il male minore (ma tanto è una soluzione che è già stata esclusa).
"spero,credo che non verrà mai per me l'infame buonsenso"

Re: FIGLI ADOLESCENTI

#2430
Fedelyon non è che ai miei figli racconto proprio tutto :D
Battuta a parte l'ho già scritto, a mio figlio quando si lamenta non esprimo i miei dubbi e le mie valutazioni sugli insegnanti ma gli rispondo semplicemente che quelli sono gli insegnanti e si deve adeguare, se non vuole adeguarsi ha solamente due alternative: cambiare istituto o cambiare indirizzo e che io sono disponibile a entrambe le scelte visto che nella vita, grazie al cielo, nulla è immutabile e definitivo :D
Ciò non toglie però che in separata sede io possa trovare fortemente diseducativo/non professionale un'insegnante che parla delle sue esperienze di droga e di come le abbia abbandonate perchè in fondo non la gratificavano molto :shock: ; o di un'insegnante che dica ai ragazzi che per fare la gita dovranno cambiare scuola; o di quando ricordano con cadenza pressochè settimanale che una classe così non l'ha mai avuta pur insegnando dal 1980; insegnante assente per due/tre settimane e quando torna semplicemente dice ai ragazzi quanti capitoli devono farsi per i fatti loro perchè lei non ha più tempo ..... eccc...


Rosdev da noi tre prove non le hanno fatte :evil: Lo chiedevo per curiosità non per intervenire presso i prof. Mio figlio ha solo greco in cui zoppica un pò ma sta facendo ripetizioni e dovrebbe farcela.
FEDE65