Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#1
Ciao a tutti!
Durante la ricerca delle piastrelle per il bagno sono incappata in un negozio che si chiama "latoperlato" (Roma), entrando mi sono subito accorta che sui diversi espositori non era riportato alcun marchio noto ma solamente il marchio del rivenditore, ossia "latoperlato". Ho chiesto spiegazioni all'interno del negozio stesso e mi è stato detto che questa ditta acquista le ceramiche direttamente nelle fabbriche di Sassuolo e appone il proprio marchio evitando così un passaggio e riuscendo ad offrire buoni prezzi (in effetti si possono trovare piastrelle a € 18-20/mq).

Credo che il senso sia questo:
molte delle grandi aziende si limitano a marchiare i prodotti che escono dalla stessa fabbrica mettendoli poi sul mercato con nomi e prezzi diversi. "Io rivenditore" prendo il prodotto all'origine evitando l'azienda distributrice.

ma ci si può fidare?
Ammetto di aver trovato quello che voglio, una bella piastrella in gres porcellanato rettificato 30x60, tutta massa, effetto naturale a € 22/mq.
Devo realizzare solamente un bagno quindi dovrei acquistare circa 15-20 mq...mi butto o rischio di prendere un prodotto scarso?
the answer is blowing in the wind...

Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#2
...la seconda che hai detto.
Difficile che un rivenditore abbia la forza per acquistare una produzione in fabbrica.
Più facile che marchi i prodotti solo nella sua esposizione per evitare i confronti e alla consegna le scatole ( che devono riportare la provenienza ) riporteranno qualche marchio semi sconosciuto di aziende commerciali che a loro volta fanno produrre dalle fabbriche sassolesi....un classico.
Aggiungo che per la tua destinazione ( un bagno ), grossi rischi non ne vedo....
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Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#3
Mah, onestamente quello di prendere le ceramiche dalle fabbriche non mi sembra una grossa novità, è la prassi della maggior parte dei rivenditori specializzati ad eccezione forse di piccoli rivenditori. Ed in generale c'è un agente di vendita del marchio che ti segue e ti assiste.

Ora non so se loro comprano a stock grossi quantitativi senza nessun filtro anche perchè la stessa ceramica può essere di prima, seconda e terza scelta.
Quindi già questo sarebbe da appurare, ovvero che sul cartonato è riportato "1a scelta". Una terza scelta può anche costare molto poco ma avere problemi di colore e calibratura. Importante è anche l’indicatore PEI (da 1 a 5) che certifica la resistenza all’usura.

Onestamente non penso che una casa venda la sua stessa tipologia di ceramica ad un altro marchio con un prezzo molto ridotto danneggiando il suo prodotto originale. Non so se questo rivenditore è qualcosa simile a Porcellanosa.

Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#4
In effetti il negozio era tappezzato di cartelli sui quali c'era scritto "i colori della merce esposta sono puramente indicativi". Ho fatto la tonta e ho chiesto il significato di quell'avviso, risposta: "nel senso che quello esposto è solo un colore campione, è indicativo...poi su catalogo puoi scegliere altri colori che qui non sono esposti" :roll:
mha....non so che fare! Non vorrei farmi abbindolare dal prezzo e poi ritrovarmi con e il sedere a terra. Certo non credo che le mattonelle possano liquefarsi alla prima passata di straccio, magari non saranno perfettamente omogenee...secondo voi quali sono i rischi reali in cui potrei incorrere?
Sono tenuti a dichiarare se il prodotto è di 1°-2°-3° scelta?
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Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#5
sunny17 ha scritto:In effetti il negozio era tappezzato di cartelli sui quali c'era scritto "i colori della merce esposta sono puramente indicativi". Ho fatto la tonta e ho chiesto il significato di quell'avviso, risposta: "nel senso che quello esposto è solo un colore campione, è indicativo...poi su catalogo puoi scegliere altri colori che qui non sono esposti" :roll:
mha....non so che fare! Non vorrei farmi abbindolare dal prezzo e poi ritrovarmi con e il sedere a terra. Certo non credo che le mattonelle possano liquefarsi alla prima passata di straccio, magari non saranno perfettamente omogenee...secondo voi quali sono i rischi reali in cui potrei incorrere?
Sono tenuti a dichiarare se il prodotto è di 1°-2°-3° scelta?
Che una mattonella esposta possa avere altre varianti di colore è un conto che il colore scelto della mattonella non corrisponda poi in tonalità a quello consegnato è un altro.

in generale le differenze sono:

1a scelta: Corrispondente in tutto alle specifiche richieste del prodotto.

2a scelta: in generale difettosità più o meno rilevanti sulla superficie come non omogeneità di colore e superfici non perfette.

3a scelta: in generale difetti di superficie/colore e di forma (scalibrature, scheggiature dei bordi, grumi in superficie, punti di inquinamento superficiale, ecc.)

Non è detto che debba essere la peggiore ipotesi ma è possibile.

Le ceramiche di "1a scelta" come ho gia detto lo riportano sempre sull'imballo. Le altre possono avere anche sigle alternative.

Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#7
fede_hunk ha scritto:Pinosilvestre ma le indicazioni che dai sono scritte su solida roccia (citazioni legali tradotte per tutti) o sono frutto di esperienza pluriennale?
Che intendi su solida roccia? Non sono certo cose inventate.

http://www.enco-journal.com/costruzione/palmonari.html

o banalmente

http://www.lacasagiusta.it/manuali_e_gu ... trelle.pdf


La prima scelta deve rispondere a determinate regole ed ammette, credo, un massimo del 5% di difettosità.

Seconda e terza scelta rintrano in quelle forbici di difettosità ma come ho fatto presente non è detto che debbano essere per forza uno schifo, sono di fatto ceramiche scartate rispetto alla prima scelta e la stima può variare da produttore a produttore in relazione al tipo di ceramica.

Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#8
In non mi occupo di ceramica quindi mi astengo dal darti consigli tecnici, però mi permetto di darti un consiglio "commerciale".
Tieni presente che devi realizzare 15-20 mq, anche ipotizzando un risparmio del 10-20-30% rispetto ad un prodotto "certo", acquistato da rivenditore autorizzato, che ti viene venduto in confezioni originali, probabilmente stiamo parlando di una cifra attorno alle 100/150,00 €.
Se ti presenti in rivendita anche una sola volta in più del previsto, per un qualsiasi "disguido", la tua convenienza/risparmio, te li sei già giocati.
Se il posatore poi si troverà in difficoltà nel posarti la piastrellla perchè non è "calibrata", perchè non è prima scelta, perchè è "fatta male", per un qualsiasi altro motivo X..., quello che hai risparmiato sul materiale te lo addebita il posatore.
Se posso darti un mio parere, un risparmio al mq che possiamo quantificare in 2-3-4-5 € avrebbe senso cercarlo e valutarlo per quantità importanti, andare alla ricerca di "compromessi" sul prodotto per una quantità di 15-20mq non mi sembra opportuno.
Buon lavoro.
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Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#10
pavimentiinlaminato ha scritto:Tieni presente che devi realizzare 15-20 mq, anche ipotizzando un risparmio del 10-20-30% rispetto ad un prodotto "certo", acquistato da rivenditore autorizzato, che ti viene venduto in confezioni originali, probabilmente stiamo parlando di una cifra attorno alle 100/150,00 €. ..... Se il posatore poi si troverà in difficoltà nel posarti la piastrellla perchè non è "calibrata", perchè non è prima scelta, perchè è "fatta male", per un qualsiasi altro motivo X..., quello che hai risparmiato sul materiale te lo addebita il posatore.
in effetti...il tuo ragionamento non fa una piega! Ma perchè tutto ciò che è allettante ha sempre un lato da "temere"?!? :roll:
Un'altra piastrella che mi piace molto è di Sant'Agostino...€ 30/mq che porterebbe a raddoppiare la cifra che spenderei per la piastrella sconosciuta! Vediamo che ne pensa il mio compagno, è lui che tiene il conto delle spese...e che è più propenso al rischio! Se l'acquisto andrà in porto vi farò sapere che mi ritrovo dentro casa!
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Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#11
fede_hunk ha scritto:PinoS non era un attacco. La domanda era:
Stai traducendo delle complicate normative in italiano spiccio, quindi ti basi su qualcosa di scritto da degli enti competenti
O
Ti basi sull'esperienza sul campo?

Mi sembra di evincere che sia la somma delle due cose..
Scusami, non avevo compreso la domanda fede_hunk. Cercavo di sintetizzare quanto occorreva effettivamente a sunny.

Non c'è nulla di male nel prendere ceramiche che non siano di prima scelta, l'importante è saperlo per non avere brutte sorprese dopo.
Non è detto che tutti i difetti debbano essere contemporaneamente presenti nel lotto o nella ceramica ma alla fine immagino sia importante avere la consapevolezza che quella tipologia di ceramica annovera quelle caratteristiche e se prendi una terza scelta non puoi reclamare verso la casa per eventuali vizi nella forma e nel colore.
Magari se piastrelli un esterno per uno pseudo patio, un clapestabile, di alcune caratteristiche magari non ti interessa con delle fuge di 3 cm. ed erbetta che ci cresce in mezzo neanche ci fai caso alle irregolarità di forma. Magari in un bagno le cose cambiano. :wink:

Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#12
oggi ho chiamato in negozio e ho chiesto se le piastrelle che vendono sono di 1° scelta visti i prezzi convenienti...il tizio mi ha risposto quasi scandalizzato dalla mia domanda "è chiaro. Lei può avere quello che vuole, 1° o 2° scelta, comunque i prezzi che ha letto in esposizione si riferiscono alla 1° scelta". Mi sa proprio che ci provo, mi assicuro che il preventivo finale riporti tutte le specifiche e speriamo che vada tutto bene!
Vi aggiorno, magari fate l'acquistone anche voi :mrgreen:
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Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#13
sunny17 ha scritto: mi è stato detto che questa ditta acquista le ceramiche direttamente nelle fabbriche di Sassuolo e appone il proprio marchio evitando così un passaggio e riuscendo ad offrire buoni prezzi (in effetti si possono trovare piastrelle a € 18-20/mq).

?
Ma non ho capito dove sta la convenienza!!! I rivenditori se espongono una piastrella di una marca la acquistano al 99% direttamente dal produttore.. E non è che risparmiano nel togliere il marchio.
Es rivenditore espone panaria, marchiata da panaria. La piastrella è prodotta da panaria. La vendita al rivenditore è affidata ad un agente che rappresenta panaria e fornisce il materiale. QUESTO Latoperlato quale passaggio salta?
Se panaria si mettesse ad inscatolare in scatola anonima il materiale sarebbe conveniente x latoperlato? In ogni caso ci sarebbe qualcuno che rappresenta panaria x vendere queste scatole anonime.....

Re: Piastrelle senza marca...ma con "marchio"

#14
Mi sembra di capire che questo rivenditore venga annoverato come outlet.

Ad ogni modo che faccia produrre proprie linee o acquisti determinate forniture potrebbe essere plausibile, che venda le stesse identiche ceramiche di un marchio ma rimarchiate da loro mi pare veramente molto strano e non ha molto senso.
Perchè una casa dovrebbe concedere la vendita di un suo identico prodotto ad un altro rivenditore ma sotto un suo marchio e ad prezzo inferiore rispetto a chi lo produce? Si darebbe la zappa sui piedi! :roll:

Prova ad informarti un pò meglio su marchi e provenienza per capire di cosa si tratta e come è gestita la filiera. :wink: