ristrutturazione: coesistenza di 2 tipi di riscaldamento.

#1
buonasera a tutti,
mio marito ed io appena scoperto questo forum ...ed è stata una grande scoperta. molto utile!!!!
bbiamo firmato il rogito per la nostra casetta lunedì 13....e siamo ipercontenti.Ora si pone la questione dei lavori da fare.
E' una casa singola, costruita nel 1973, con i sistemi di allora, tenuta in maniera maniacale dai precedenti proprietari.
Abbiamo chiesto ad alcuni termotecnici dei pareri e l'ultimo ci è sembrato più corrispondente alle nostre esigenze. vorremmo a questo punto un parere da qualcuno che magari si è già trovato in una situazione come la nostra.
La casa è tutta fuori terra, con il piano sotto cantina/garage e il primo piano abitazione.
Nelle camere da letto c'è il palquet, un pochino datato come disegno ma in condizioni perfette. termosifoni di ghisa. Siamo invece intenzionati a cambiare il pavimento nella parte giorno.
Ora, il termotecnico ci ha proposto: riscaldamento a pavimento nella parte giorno, i termosifoni di ghisa rifacendo l'impianto passando per la cantina per quanto riguarda la parte notte.
Pannelli fotovoltaici sul tetto e una piccola pompa di calore che preriscalda l'acqua per la caldaia. che gestirebbe entrambe le parti della casa.
Cambieremo gli infissi e coibenteremo il solaio(sottotetto).
Cosa ne pensate???
Grazie 1000
Clarenzia&Ciccio

Re: ristrutturazione: coesistenza di 2 tipi di riscaldamento

#2
Salve! Per quanto riguarda infissi e coibentazioni dico che è doveroso farlo.
Per le proposte sul FV è calcolo economico che solo voi potete fare.
I due impianti, pavimento e radiatori, hanno bisogno di due temperature di mandata, 35-40°C per il pavimento e 60-70°C per i radiatori, è ovvio che ci vogliano reti separate. Ho qualche dubbio sulla funzionalità della PDC in preriscaldamento, a menochè non intendiamo il preriscaldamento dell'ACS.
Acqua Calda Sanitaria.
Saluti O.B.

Re: ristrutturazione: coesistenza di 2 tipi di riscaldamento

#3
Il problema della gestione di due temperature diverse dell'acqua è quello fondamentale, in pratica la caldaia dovrà produrre acqua a 70 °cper il termosifoni dui una parte sarà poi miscelata per ottenere quella a più bassa temperatura per il circuito a pavimento. Da punto di vista del rendimento non è il massimo. Poi se isoli bene la casa e metti magari dei radiatori più grandi, pui usare anche quelli a bassa temperatura ed il discorso cambia.
Luca