Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#77
coppetta ha scritto:
giramondo75 ha scritto:Tra un listino con un mare di codice e un investimento reale sul web e sui processi sottostanti, c'è di mezzo il mare.
Già.

Sapete che vi dico? A me il 90% della roba ikea non piace. Esteticamente, proprio.
Però se mi serve una libreria o un comodino o una lampada vado all'ikea lo stesso.
E sapete perché?
Perché è l'unica che ha un catalogo su internet.

Perché prima di comprare una cosa voglio vedere un po' quali sono le alternative, ragionare sulle misure e le caratteristiche, e l'ikea è l'unica che mi dà questa possibilità. Posso sfogliare tanti prodotti senza fare chilometri.

Altrimenti come faccio a scegliere? Cosa faccio, cerco sulle pagine gialle tutti i negozi di arredamento della città? E in base a quale criterio vado in uno piuttosto che un altro? Dovrei iniziare a visitarli sistematicamente, fotografare tutti i prodotti, misurarli, segnarmi i prezzi e poi tornare a casa a confrontarli e meditarci su?
...Vi pare? Per questo sì che non basterebbe una vita.

I produttori non lo faranno mai? Fatelo voi rivenditori. Investite in un informatico, fatevi creare un sito coi controcoglioni e catalogate i vostri prodotti in modo che sia possibile personalizzarne la composizione.

Guardate, io comprerei in un posto così anche se costasse di più, perché mi risparmierebbe un sacco di fatica, benzina, tempo e incertezze.
....E sarebbe pure divertente. Non sono un genio del commercio, ma a mio avviso un cliente divertito (anziché stressato dai pellegrinaggi tra mobilieri) compra più volentieri.

(...Chiaramente quando uno di voi sfonderà grazie a questa idea geniale vorrò una percentuale U.U)
E daje!

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#79
giramondo75 ha scritto:
Caro Sig. Claudio (e non ti sto dando del lei, ma del signore), grazie per il tuo intervento. avrà come unico e solo obbiettivo quello di trovare il punto vendita che glielo offrirà al prezzo più basso (così come si compra suLa cosa che mi stupisce è che in molte delle tue considerazioni, un po' come nel caso di allegri, si va nella mia direzione in termini di soluzione.....

Concorrenza spietata, guerra dei prezzi, vedo tre modi per combatterla:

1) Scannarsi
2) Fare cartello
3) risolvere il problema a monte, spostando la partita su altri temi che fanno emergere i valori del negozio che il cliente sceglierà = listino imposto dal produttore.

Una domanda, cosa che non so? I produttori di cucine concordano con i rivenditori dei rebate, dei bonus di fine anno da elargire al raggiungimento di una soglia di fatturato, o di altri indicatori concordati ad inizio anno, così come avviene in molti altri settori?
Ciao "Giramondo"
Guarda che tu con me non sfondi una porta aperta ma un portone aperto!!! :)
Sono proprio le realtà commerciali come quella che ho io (piccolo punto vendita,quasi monoprodotto e di target alto) che in situazione come questa ha da perdere figurati se non ti capisco soltanto che tra le tre opzioni che tu elenchi alla fin fine é proprio la prima a prevalere!!!
La seconda non é praticabile perchè siamo tutti "cani sciolti" quindi niente cartello!!
La terza non ci sarà mai per il semplice fatto che nessuna ditta produttrice imporrà un prezzo di vendita al privato
(ripeto, ci viene dato un listino uguale per tutti,una scontisca che ci riguarda,eventuale premio a fatturato raggiunto.. per il resto..."fate vobis")
jnicola ha scritto:"Cla56

se riduciamo la discussione alla sola opportunità o meno di mettere il listino del fornitore online non arriviamo da nessuna parte. Credo invece che se ci concentriamo a capire cosa effettivamente può agevolare questo tipo di consumatore potremmo arrivare a dei risvolti interessanti. La richiesta del listino io la interpreto in richiesta di avere degli elementi per poter capire/valutare cosa si sta acquistando e le possibili variabili a disposizione. Come dicevo prima, e cerco di rispondere anche a coppetta, per un consumatore normale è controproducente, proprio per la sua complessità. Però qualche informazione tecnica in più può essere gestita benissimo anche da chi non è del settore.

edit: ciao Allegri, grazie per la condivisione del pensiero. Vediamo cosa salta fuori, aspetto qualche contributo da parte dei consumatori.
Permettimi "jnicola"lo sai quanto ti stimo sia come persona che come professionista,però credimi continuo a non capirti:Questo listino on line secondo te si dovrebbe mettere oppure nò?Perchè di listino quì si parla più o meno esplicitamente.......é inutile girarci intorno con le schede tecniche :roll:
Prezzo imposto (titolo di questo 3D) vuol dire listino e condizioni di vendita imposto,punto!
ciao :)
cla56
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
https://www.facebook.com/casavivaroma/

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#80
cla56 ha scritto:
jnicola ha scritto:"Cla56

se riduciamo la discussione alla sola opportunità o meno di mettere il listino del fornitore online non arriviamo da nessuna parte. Credo invece che se ci concentriamo a capire cosa effettivamente può agevolare questo tipo di consumatore potremmo arrivare a dei risvolti interessanti. La richiesta del listino io la interpreto in richiesta di avere degli elementi per poter capire/valutare cosa si sta acquistando e le possibili variabili a disposizione. Come dicevo prima, e cerco di rispondere anche a coppetta, per un consumatore normale è controproducente, proprio per la sua complessità. Però qualche informazione tecnica in più può essere gestita benissimo anche da chi non è del settore.

edit: ciao Allegri, grazie per la condivisione del pensiero. Vediamo cosa salta fuori, aspetto qualche contributo da parte dei consumatori.
Permettimi "jnicola"lo sai quanto ti stimo sia come persona che come professionista,però credimi continuo a non capirti:Questo listino on line secondo te si dovrebbe mettere oppure nò?Perchè di listino quì si parla più o meno esplicitamente.......é inutile girarci intorno con le schede tecniche :roll:
Prezzo imposto (titolo di questo 3D) vuol dire listino e condizioni di vendita imposto,punto!
ciao :)
cla56
Sto cercando di capire cosa effettivamente potrebbe accontentare il consumatore. E' vero che il titolo del topic è quello ma la discussione merita di essere estesa per poter trarne dei vantaggi conoscitivi altrimenti la vedo morire in una diatriba tra i privati che vogliono il listino e rivenditori che se lo tengono stretto.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#81
Solaria ha scritto:Qsecofr non è del tutto così. Il produttore a me ha risolto il problema di un armadio arrivato sbagliato che il rivenditore non intendeva cambiarmi, nè restituirmi i soldi anzi lo ha pure montato nonostante fosse sbagliato. Il produttore può SE VUOLE risolvere i problemi ai clienti laddove i rivenditori non lo fanno. Salvo poi non dare più ad un rivenditore poco onesto i propri prodotti.
Ci sono produttori di cucine che inviano al cliente che ha acquistato il questionario dettagliato voce per voce sulla soddisfazione riguardo al rivenditore ed al prodotto. Ma anche negli elettrodomestici Miele invia il questionario sulla soddisfazione dell'assistenza tecnica.
Insomma il produttore non è estraneo su quanto difetta nella rete dei rivenditori e nella soddisfazione del cliente.
Qui sei OT, non stiamo parlando di assistenza, l'argomento è un altro :wink:
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#82
Continuo il mio pensiero, ammesso che possa interessare.
Io sarei anche favorevole alla pubblicazione dei listini tuttavia penso che i primi a non volerlo pubblicare siano proprio i produttori perchè:
- tenendo il listino, piu o meno riservato ai rivenditori, lasciano che la concorrenza tra i rivenditori (dello stesso marchio) porti ad abbassare il prezzo del prodotto stesso. Pubblicare i listini significherebbe lasciare ai produttori stessi la concorrenza sul prezzo. E questo, immagino, non vada bene, tutt' altro. Riflettendo nello specifico: fatto 1000 il prezzo di una composizione,. si rielva che 1000 è un prezzo fuori mercato. Allora il cliente medio fa il giro dei rivenditori di zona e lo sconto porta a 700 il prezzo finale. Il margine del produttore rimane invariato. Per poter vendere si ottiene che si abbassa il margien del rivenditore;
- E' chiaro e ovvio che la pubblicazione dei listini comporterebbe un obbligo dal punto di vista del prezzo, ovvero: il prezzo non si dovrà discostare di 1 centesimo dal prezzo on line. E questo a me potrebbe anche andare bene, figuratevi anzi ne sarei ben contento;
- altrettanto ovvio è che il mio margine di rivenditore deve essere congruo e giusto, altrimenti i produttori provvedano a crearsi una catena di vendita propria con relativi investimenti;

Probabilmente mi sbaglio, ma secondo me è così.

Molti di voi pensano che la pubblicazione dei listini on line sia la risoluzione di molti problemi. Può essere ma non sono d' accordo. Non penso neanche che si un problema di diffcoltà di consultazione (i listini sono complessi è verissimo) ma un programma scaricabile permetterebbe a un privato di ottenere il prezzo, è giusto ammetterlo. Dipende però da come si vuole impostare il lavoro di vendita del prodotto cucina.
Siamo sicuri che il progetto sia conforme alle misure e problematiche inerenti all' ambiente in cui bisogna inserire la cucina? In soldoni:
- il clinete esegue il preventivo dal portale on line, e fin qui va bene. Viene da me rivenditore con il disegno e prezzo fatto. Io rivenditore che dovrei fare: non vado a prendere le misure? Di conseguenza mi manlevo da ogni responsabilità e la responsabilità diventa del cliente, in caso di misure errate il cliente paga ognmi ti po di modifica e riordino materiale? Ragazzi è troppo bello fatelo subito. Oppure ci pensa la Lietta di turno a prendersi queste responsabilità?
In alternativa se io rivenditore vado a prendere le msiure e verifico che la composizione eseguita dal cliente non va bene e bisogna rifare il progetto ( e preventivo) che cosa si fa? Io rivenditore faccio il progetto adeguato e il lcinete torna su internet a farsi il preventivo con gli altri produttori? Bella menata non mi sembra che si risolva il problema di cambio progetto e visita dai rivenditori.
Detto ciò non pensiate che sia semplice prendere le misure di un ambiente, o meglio è semplice, ma il probelamdiventa di chi si prende la responsabilità del lavoro (e quindi di pagarne i rischi annessi). Riduciamo sempre tutto all' esempio:
- il cliente si fa il preventivo per una cucina ad angolo. Io rivenditore non vado a prendere le misure. Arrivo presso il luogo di consegna e salta fuori il fuoris squadra. Il cliente che fa? si paga il top nuovo e tutte gli adeguamenti? Non mi pare si sia risolto il problema della trasparenza e vendita. Oppure rovesciamo il discorso:
- il cliente si fa il preventivo per una cucina ad angolo. Io rivenditore vado a prendere le misure, verifico che c' è il fuori squadra c' è una maggiorazione dovute fuori squadra che può far lievitare il prezzo in modo considerevole. Di conseguenza il prezzo non è comunque quello che il cliente si è fatto dal sito.

Mi si risponderà che la Lietta di turno pensa a tutti questi problemi. Parlando di esperienza diretta quando mi sono arrivati in negozio progettisti o architetti non è che mi hanno detto: "questo è il progetto faccia l' ordine". Sono sempre andato a verificarmi le misure (prendendomi la responsabilità e il rischio) dopodichè ho rifatto il progetto. Mi speigate quale sarebbe la funzione di una Lietta per una buona riuscita della realizzazione? Francamente non capisco proprio cosa si ottenga con la pubblicazione dei listini on line e la presenza della Lietta di turno. Perchè entrambi i fattori (portale con listino on line e Lietta) non risolvono i problemi della realizzazione.
Insomma mi pare che sta storia dei listini on line sia una pura teoria, poi la vita reale è un altra. Devo ricordarvi che una cucina deve essere, oltre che progettata, installata e questo lavoro chi lo fa? il rivenditore o provvede il privato a reperire il montatore?
Altra cosa, non meno importante:
- un prezzo imposto dal produttore significa anche che non è più contestabile. Ergo, conoscendo i rischi annessi al montaggio, il produttore consiglierà al rivenditore il pagamento anticipato prima del montaggio. E a qual punto molti rivenditori, non dovendo più rincorrere il prezzo finale (ci pensa il produttore con i listini on line) state tranquilli che allora si strutturerebbero in maniera tale da doversi tutelare.
Ma siete sicuri che questo tutela il cliente? Io ne sarei non contento, contentissmo.
Insomma io faccio il tifo per voi per la pubblicazione dei listini on line, con tutte le conseguenze che questo porta. Ma non sarei sicuro che tutto questo porti a vantaggi reali per il cliente finale.
Non rispondendo a queste tematiche soprattutto inereneti alla parte del montaggio, mi spiace ma è aria fritta, argomenti persi nel vuoto, per l' ennesima volta.
Mi piace sempre raccontare esperienze di tutti i giorni:
- settimana scorsa eravamo a montare un arredamento di un monolocale. L' impresariop edile si è occupato anche della porta (1 porta sola) e del mobile del bagno. Bene va da castorama (dice che si risparmia) e compra la porta. Arriva e mi racconta che la porta non ci sta in altezza. Gli ho rifilato la porta in altezza perchè mi faceva pena (non certo con il seghetto alternativo), per cornici e telaio gli ho detto arrangiati e vattene a fanc...................
Eppure castorama ha un bel sito prezzi trasparenti e tutte le amenità varie. Ma se non c' ero io la porta col piffero che la montava.
Gradirei una risposta ai miei quesiti. Per il resto è tutta teoria che non porta a nulla.
Per quanto riguarda il paragone con il mercato delle auto, che io reputo la più grossa puttanata di sempre:
1) le auto non vanno adattate alle misure, le combinazioni possibili per un singolo progetto superano di gran lunga le opzioni per un allestimento di un auto;
2) non mi sembra che il mercato delle auto sia florido, che si vendano macchine a gogo, eppure i lisitni on line sono liberi;

Grazie per aver letto fino qui. Aspetto risposte se vorrete.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#84
Non ho letto tutta la discussione ma... secondo me dovrebbe cambiare un po' il consumatore, solo il fatto che c'è gente che si muove come palline da flipper da un rivenditore all'altro alla ricerca dello 0.01% di sconto (ovviamente pretendendo i disegni :mrgreen: ) mi fa riflettere, con il listino imposto e pubblicato online mi immagino già masse di forsennati armati di calcolatrice subito pronti a calcolare il centesimo. :mrgreen:
"adesso siamo compagni di vita / di vita sognata e di sopravvivenza / la nostra casa è arredata con i tuoi colori / e con le mie parole / i nostri libri mescolati insieme intrecciano / e fondono le nostre storie"
La promessa - Niccolò Fabi

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#85
nicolettaalematte ha scritto: - il clinete esegue il preventivo dal portale on line, e fin qui va bene. Viene da me rivenditore con il disegno e prezzo fatto. Io rivenditore che dovrei fare: non vado a prendere le misure?
Certo che ci vai. Non so come la pensa giramondo, ma personalmente vedrei uno strumento informatico del genere come un "coadiuvante" nella scelta, non come un sostituto del venditore.
Tra parentesi, è così anche all'ikea: certo che c'è il planner, certo che in teoria tu puoi andare lì con le tue misure, comprarti le cose e montarti tutto da solo, ma se hai un minimo di prudenza ti avvali di un servizio grazie al quale, per 85 euro, vengono a prenderti le misure loro. Se poi acquisti la cucina te lo scalano dal prezzo finale. Inoltre, prima di acquistare i mobili, generalmente ti rapporti con un commesso che apre il tuo progetto online e ti aiuta a fare le dovute modifiche. (E io mi fiderei di più a far fare questo lavoro a un venditore con esperienza piuttosto che a un commesso dell'ikea :shock: )

La storia del cliente che poi va da un'altro col tuo progetto mi è sempre sembrato un falso problema. Anche a me è capitato che il venditore non mi abbia voluto lasciare il disegno: ma cos'è, pensate che non sappiamo usare una matita? Appena fuori dal negozio mi sono rifatta lo schizzo segnandomi tutte le misure. In un altro caso ho spudoratamente ricopiato il disegno che stava facendo la venditrice lì davanti a lei :D D'altra parte, dovevo pur portarmi a casa qualcosa su cui poi ragionare con calma, no?

Quindi rassegnatevi: sì, giriamo per negozi anche perché vogliamo "rubarvi" qualche idea. Rubiamo idee un po' ovunque: sui forum di arredamento, osservando le cucine degli amici, peregrinando tra rivenditori. Posso capire che sia frustrante, che vi sembra di esservi sforzati a vantaggio di qualcun altro, ma non vedo soluzione. Mi sembra utopistico pensare di farvi pagare per le belle idee che avete, le idee girano, non è qualcosa che potete arginare.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#86
coppetta ha scritto:
nicolettaalematte ha scritto: - il clinete esegue il preventivo dal portale on line, e fin qui va bene. Viene da me rivenditore con il disegno e prezzo fatto. Io rivenditore che dovrei fare: non vado a prendere le misure?
Certo che ci vai. Non so come la pensa giramondo, ma personalmente vedrei uno strumento informatico del genere come un "coadiuvante" nella scelta, non come un sostituto del venditore.
Tra parentesi, è così anche all'ikea: certo che c'è il planner, certo che in teoria tu puoi andare lì con le tue misure, comprarti le cose e montarti tutto da solo, ma se hai un minimo di prudenza ti avvali di un servizio grazie al quale, per 85 euro, vengono a prenderti le misure loro. Se poi acquisti la cucina te lo scalano dal prezzo finale. Inoltre, prima di acquistare i mobili, generalmente ti rapporti con un commesso che apre il tuo progetto online e ti aiuta a fare le dovute modifiche. (E io mi fiderei di più a far fare questo lavoro a un venditore con esperienza piuttosto che a un commesso dell'ikea :shock: )

La storia del cliente che poi va da un'altro col tuo progetto mi è sempre sembrato un falso problema. Anche a me è capitato che il venditore non mi abbia voluto lasciare il disegno: ma cos'è, pensate che non sappiamo usare una matita? Appena fuori dal negozio mi sono rifatta lo schizzo segnandomi tutte le misure. In un altro caso ho spudoratamente ricopiato il disegno che stava facendo la venditrice lì davanti a lei :D D'altra parte, dovevo pur portarmi a casa qualcosa su cui poi ragionare con calma, no?

Quindi rassegnatevi: sì, giriamo per negozi anche perché vogliamo "rubarvi" qualche idea. Rubiamo idee un po' ovunque: sui forum di arredamento, osservando le cucine degli amici, peregrinando tra rivenditori. Posso capire che sia frustrante, che vi sembra di esservi sforzati a vantaggio di qualcun altro, ma non vedo soluzione. Mi sembra utopistico pensare di farvi pagare per le belle idee che avete, le idee girano, non è qualcosa che potete arginare.
Ma io non ho mai detto che i clienti è giusto che paghino il progetto. Chi ti dice che io non rilasci i disegni? (a seconda del clinete) addirittura tutte le varianti le mando via mail, senza chiedere alcun acconto preventivo. Quidni la lezioncina sarcastica tienila per te.
Non ho detto che si fa il progetto. Te lo rispiego (ahoo sarete bravi con i l computer ma capire al volo è dura):
- il privato si fa il progetto on line, giuisto?
- vado a prendere le misure e verifcio i problemi;
- si adegua il progetto alle problematiche adeguando il prezzo;

A quel punto il cliente visto che il prezzo è lievitato, che fa? non acquista e ritorna a farsi i preventivi dal portale di un altra ditta?. E voi pensate che il rivenditore (con i listini on line pubblicati) venga a rpendere le misure gratis? senza nemeneno la sicurezza di venderevi la cucina. Tu arrivi con il progetto e preventivo bell e fatto. Io rivenditore per venire a prendere le misure volgio un accontino. Così come l' addertto di ikea viene a prender ele misure a pagamento.
Ragassi siete veramente ingenui e non capite come funziona il mondo.
Evitate l' odio per noi rivenditroi e parlate di cose serie con un senso.
Comunque ai miei quesiti non hai risposto.

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#87
Continuo a pensare che il maggior equivoco di questo thread è l'assoluta NON conoscenza del mondo cucina da parte degli acquirenti. Fatta questa premessa, mi pare di discutere il sesso degli angeli. Da una parte c'è chi pensa di applicare modelli matematici, stocastici, euristici o di successo (in ambiti totalmente differenti) al mondo cucina e mi fa specie che a farlo non sia uno sprovveduto qualunque, ma anzi chi ha praticamente girato tutta la filiera facendosi una cultura evidentemente deviata. Dall'altra c'è gente molto valida che da decine di anni fa questo lavoro e che se vedesse in alcune proposte margini per migliorare il proprio lavoro non esiterebbe a farlo.
Non si capiscono poi frasi veramente sconclusionate (vecchiume, modelli arcaici, etc etc) rivolte a chi, in privato e pubblicamente, si è pure smenato a fornire progetti, preventivi e idee di spese GRATIS e senza nessun teorico tornaconto. E la risposta a tutti gli aiuti ricevuti GRATIS da diversi mobilieri che sprovveduti sicuramente non sono è quello di additarli come il male del mondo e come la rovina del mercato?
Beh, sempre con il mio stile che magari non sarà raffinatissimo e diplomatico come quelli di altri colleghi ma che almeno ha il dono della sincerità e della schiettezza, il vero male del mercato sono clienti come te, caro giramondo, che pur di risparmiare 100€ su un top è andato a rompere le pelotas persino a produttori di top e di laminati, che nel parallellismo assurdo con le macchine equivale a telefonare a Lapo per avere una Fiat 500 a prezzo vantaggioso. Questo al mio paese non si chiama ricerca del legittimo risparmio, ma non avere rispetto per il lavoro altrui e quando una persona non rispetta il lavoro altrui, non c'è strumento al mondo che possa tutelarlo, merita alla fine il classico "inqulatone" con tutto il cuore.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#88
coppetta ha scritto:Certo che ci vai. Non so come la pensa giramondo, ma personalmente vedrei uno strumento informatico del genere come un "coadiuvante" nella scelta, non come un sostituto del venditore.
Tra parentesi, è così anche all'ikea: certo che c'è il planner, certo che in teoria tu puoi andare lì con le tue misure, comprarti le cose e montarti tutto da solo, ma se hai un minimo di prudenza ti avvali di un servizio grazie al quale, per 85 euro, vengono a prenderti le misure loro. Se poi acquisti la cucina te lo scalano dal prezzo finale. Inoltre, prima di acquistare i mobili, generalmente ti rapporti con un commesso che apre il tuo progetto online e ti aiuta a fare le dovute modifiche. (E io mi fiderei di più a far fare questo lavoro a un venditore con esperienza piuttosto che a un commesso dell'ikea :shock: )

La storia del cliente che poi va da un'altro col tuo progetto mi è sempre sembrato un falso problema. Anche a me è capitato che il venditore non mi abbia voluto lasciare il disegno: ma cos'è, pensate che non sappiamo usare una matita? Appena fuori dal negozio mi sono rifatta lo schizzo segnandomi tutte le misure. In un altro caso ho spudoratamente ricopiato il disegno che stava facendo la venditrice lì davanti a lei :D D'altra parte, dovevo pur portarmi a casa qualcosa su cui poi ragionare con calma, no?

Quindi rassegnatevi: sì, giriamo per negozi anche perché vogliamo "rubarvi" qualche idea. Rubiamo idee un po' ovunque: sui forum di arredamento, osservando le cucine degli amici, peregrinando tra rivenditori. Posso capire che sia frustrante, che vi sembra di esservi sforzati a vantaggio di qualcun altro, ma non vedo soluzione. Mi sembra utopistico pensare di farvi pagare per le belle idee che avete, le idee girano, non è qualcosa che potete arginare.
I rivenditori farebbero bene a farsi pagare la progettazione, le idee sono lavoro, lavoro come il mio e come il tuo. E meriterebbe un minimo di rispetto. Ma come dicevano più su tutti gay con il c@## degli altri. :mrgreen:
"adesso siamo compagni di vita / di vita sognata e di sopravvivenza / la nostra casa è arredata con i tuoi colori / e con le mie parole / i nostri libri mescolati insieme intrecciano / e fondono le nostre storie"
La promessa - Niccolò Fabi

Re: per rivenditori. prezzi imposti come Ikea. perché no?

#89
Peppezi ha scritto:Continuo a pensare che il maggior equivoco di questo thread è l'assoluta NON conoscenza del mondo cucina da parte degli acquirenti...
... Questo al mio paese non si chiama ricerca del legittimo risparmio, ma non avere rispetto per il lavoro altrui e quando una persona non rispetta il lavoro altrui, non c'è strumento al mondo che possa tutelarlo, merita alla fine il classico "inqulatone" con tutto il cuore.

Quotissimo.

E chi stabilisce il giusto ricarico per il prezzo imposto? Magari applichiamo la percentuale degli studi di settore? Ma lo sapete che su certe aziende se si applica il ricarico MINIMO previsto dagli studi di settore non si potrebbe avere che un 10% circa di sconto? Allora di che parliamo?

Se usciamo dal mondo cucina, Flou ha la preventivazione online ma parliamo di pochi elementi. Guardate invece il sito di Molteni http://www.fortepiano.it
Potete farvi tutti i disegni e i preventivi che volete, ma anche qui solo perché Fortepiano è un sistema molto semplice, oserei dire elementare pur se con grossi risvolti scenici e adatto ad ogni ambiente della casa. Però se consideriamo che ad oggi si vedono memorizzate circa 2.500 composizioni create dagli utenti, togliamone la metà perché magari fuori budget, pensate che si sia venduta l'altra metà? O per lo meno quante pensate che di quelle realmente vendute provengano da questo servizio che l'azienda offre e non dall'aver visto e toccato in expo il prodotto progettato e preventivato direttamente dla rivenditore?
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.