dammispazio ha scritto:qui serve una strategia della pragmatica Bradipa
meno pensieri piu azione
seeeeeeeeeeeeeeeeee
sapessi quante pipp@ne mi faccio

posto che quoto biz e fede sul dispensare consigli quando i figli sono degli altri, credo però che simo non si stia dispiacendo dei (troppi?) consigli o delle opinioni che stiamo elargendo
e penso che al posto suo (di simo, cioè) mi starei macerando anche io
però, se ho ben capito:
1 - è stanco, frustrato, e non vuole pesare su mamma e papà che gli hanno detto chiaro e tondo che se decide di continuare a studiare deve impegnarsi
2 - non ha le idee chiare su cosa voglia fare
3 - è sfiduciato sulle prospettive lavorative
per come la vedo io, occorre aspettare che i tempi, le opportunità o la botta di chiulo maturino, e se ha deciso che non vuole studiare amen, ma dovrà pur fare qualcose mentra aspetta: cosa?
io proverei a ragionare con lui su cosa gli piace fare, indipendentemente dal legame con uno sbocco lavorativo, per iniziare a formarsi e ad imparare una cosa che lo interessi
gli piace leggere? vai a cercare lavoro in una libreria (anche come apprendista), fatti un corso di bibioltecario, archivista...
gli piace lavorare il legno? idem: corso di formazione ed apprendistato
oppure studiare una lingua per benino, magari lavoricchiando anche ad un mc? (un corso di inglese buono ed inetnsivo costa più di un anno all'uni, e se non vai all'estero poi per parlare la lingua non serve a nulla)
non sto dicendo sia facile, ma almeno mentre aspetta impiega utilemte il tempo... e chissà che non trovi la strada giusta
