Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#1
Su amazon sono incappata in questo prodotto:
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Si tratta della sedia a dondolo "orione" di Tomasucci. Costa 121 euro su amazon.
Non vi ricorda niente?
Ho controllato anche le misure: variano di un cm.

Mi chiedo dove sia l'inghippo: il design è simile (identico praticamente), le misure anche, il materiale della rar è il polipropilene, di questa è plastica ABS (?). La rar di Vitra costa oltre 400 euro: sono quasi 300 euro di differenza.
Mi chiedo quindi: perchè comprare l'originale, se del nome marchiato non importa una cippa?

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#2
Ciao,

ti sei praticamente risposto da solo :)
Il prezzo e' cosi' basso perche' il prodotto e' d'importazione, ma la qualita' e' molto simile all'originale.

Poi tieni conto che di questo prodotto esistono repliche con scocca in fibra di vetro (materiale di qualita' e costo molto superiore al polipropilene) e che costano pure meno dell'originale!

Ciao
Gianluca
Gianluca Comandini
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http://www.smartarredodesign.com

https://plus.google.com/+Smartarredodesign

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#3
Lietta ha scritto:
JoannePotter ha scritto: Mi chiedo quindi: perchè comprare l'originale, se del nome marchiato non importa una cippa?

In genere lo si fa per una questione etica.

Durante il Salone del Mobile Milano era tappezzata di manifesti con questa campagna pubblicitaria, proprio di Vitra:
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Ovvio che a spingere per la campagna etica siano quei produttori che hanno speso ingenti somme per acquisire i diritti d'autore di un determinato progetto di design, somme che devono in qualche modo ammortizzare spalmandole sul costo del singolo prodotto. Quindi nel comprare il cosiddetto originale tu paghi anche i diritti d'autore del suo creatore.
In alcuni casi questi diritti sono ancora in essere, dunque è doveroso riconoscerli, in altri casi, in forza di leggi internazionali che regolamentano il diritto d'autore, essi decadono, per cui il progetto diventa patrimonio dell'umanità, e di conseguenza è realizzabile da qualunque produttore, che darà al proprio prodotto un prezzo di mercato commisurato ai costi di produzione, distribuzione, marketing, ecc.

Fatta eccezione per tutto ciò che ancora è soggetto al diritto d'autore, per cui produrre un falso costituisce reato, e comprarlo costituisce incauto acquisto, scegliere il produttore originale o no (per i progetti liberi non esiste più il concetto di originalità, salvo riferirsi al prodotto datato e coevo al progettista), è solo questione di sensibilità.

A volte il valore di una idea supera il valore dell'oggetto, e si è disposti a riconoscerle il giusto prezzo.
Lietta, è difficile decidere di comprare una (meravigliosa) sedia a dondolo di plastica a 450 euro, quando la si può trovare sostanzialmente identica a 120, per una questione etica. Qui non si sta parlando di designer emergenti che devono tutelare le propria idea: la rar è prodotta dal 1950, i coniugi Eames sono morti rispettivamente da 35 e 25 anni. Credo che, dopo un certo tempo, il design debba porsi il problema di diventare per tutti.
Un discorso etico di questo tipo lo può fare chi può spendere oltre 400 euro per una sedia senza fare un plissè, ma tutti gli altri?

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#4
Lietta ha scritto:
JoannePotter ha scritto:
Lietta, è difficile decidere di comprare una (meravigliosa) sedia a dondolo di plastica a 450 euro, quando la si può trovare sostanzialmente identica a 120, per una questione etica. Qui non si sta parlando di designer emergenti che devono tutelare le propria idea: la rar è prodotta dal 1950, i coniugi Eames sono morti rispettivamente da 35 e 25 anni. Credo che, dopo un certo tempo, il design debba porsi il problema di diventare per tutti.
Un discorso etico di questo tipo lo può fare chi può spendere oltre 400 euro per una sedia senza fare un plissè, ma tutti gli altri?
Io personalmente sono a favore del design democratico, della bellezza fruibile e raggiungibile per tutti.
Oltretutto il design industriale è nato per la produzione di massa, quindi sin dalle intenzioni dei progettisti era e sarebbe destinato al più vasto pubblico possibile.

Settimana scorsa sona andata a visitare lo studio museo di Achille Castiglioni e la guida mi raccontava che l'oggetto di cui Castiglioni andava più fiero era questo:
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Un semplice interruttore. Un oggetto che lui studiò sin nei minimi dettagli, il cui costo è irrisorio, e che è finito (ed è tutt'ora) nelle case di tutti.

L'ambizione di qualunque designer è di entrare nelle case di tutti, è un il massimo riconoscimento che si possa avere del proprio lavoro.

Il concetto di diritto d'autore è nato in epoca successiva, e ha radicalmente trasformato la fruizione del design, che ora appare essere elitario. Ma è una aberrazione del mercato.
Questa cosa in genere nasce dagli eredi, che cedono i diritti a caro prezzo alle industrie, le quali ragionano solo in termini di profitto.
Achille Castiglioni è l'autore di un dei pezzi di design che amo di più, ma sono consapevole che non potrò mai spendere i 1800 e rotti euro per avere Arco. Forse hai ragione tu: i designer non vorrebbero che le loro opere fossero riservate ad un pubblico d'elitè, e da qualche parte nel processo qualcuno ne approfitta troppo.
Tornando a noi, dici che comprare la sfacciata riproduzione tomasucci sia un azzardo?

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#8
JoannePotter ha scritto:
Peppezi ha scritto:Mi sembra una evidentissima cineseria. Chi si accontenta...
Nella mia ignoranza la cineseria non la noto. Il 99,9% di chi la vedrà non la noterà. Se posso risparmiare 300 euro ben venga la cineseria, io mi accontento :)
Non essendo un genere di prima necessità, ma uno sfizio, in realtà non stai risparmiando 300€ ma ne stai buttando 120+s.s. e te lo dice uno che ignorante in materia non è.
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#11
JoannePotter ha scritto:
Peppezi ha scritto:Non essendo un genere di prima necessità, ma uno sfizio, in realtà non stai risparmiando 300€ ma ne stai buttando 120+s.s. e te lo dice uno che ignorante in materia non è.
Una casa priva di "sfizi":
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Mamma mia come sei drastica. Uno sfizio, per come lo intendo io, non è un esemplare di "vorrei ma non posso".
Poi oh...auguri :D
L'Ottocento - Stosa - Minimal Cucine
Ripariamo cucine a gas...a domicilio :D

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#12
JoannePotter ha scritto:
petra18 ha scritto:dipende (anche) da come si riduce la cromatura . un'amica ha acquistato recentemente il tavolino di eileen grey :| ( una brutta copia ,purtroppo si vede )
mmm, dici che c'è il rischio che la cromatura venga via/si arruginisca in men che non si dica?
non lo so . speriamo di no .comunque la cromatura non è così evidente e non sarebbe a contatto diretto come per la bertoia chair .

Re: Quando l'imitazione è sfacciata: orione di tomasucci

#13
petra18 ha scritto:
JoannePotter ha scritto:
petra18 ha scritto:dipende (anche) da come si riduce la cromatura . un'amica ha acquistato recentemente il tavolino di eileen grey :| ( una brutta copia ,purtroppo si vede )
mmm, dici che c'è il rischio che la cromatura venga via/si arruginisca in men che non si dica?
non lo so . speriamo di no .comunque la cromatura non è così evidente e non sarebbe a contatto diretto come per la bertoia chair .
Immagino che la qualità della cromatura non sia determinabile a priori, vero? :?
C'è un'altra opzione, su Kael, questa:
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E' un po' più cara (190 euro), ma è in fibra di vetro. Come disegno però si distanzia di più dall'originale (a partire dai "piedi" neri...)