La (dis)avventura di una piccola ristrutturazione

#1
Dopo mesi di progetti, pensieri, indecisioni, partiamo con la nostra avventura: rifacciamo il bagno! Teniamo i sanitari, cambiamo pavimento, rivestimenti, piatto e box doccia, mobile/lavabo.
Idraulico e piastrellista sono persone di fiducia: ci manca qualcuno che faccia il rivestimento (che vorremmo in marmorino) su 2 pareti. L'idraulico mi suggerisce una persona con cui collabora. Questo fa un sopralluogo, ci suggerisce un rivestimento in calce rasata, fa un preventivo. Lo accettiamo, rimaniamo con la promessa di rivederci a cantiere pronto.

Iniziano i lavori, e via con le sorprese.
Rimuovendo il piatto doccia, vediamo che era stato appoggiato su una zeppa di cemento di circa 30 x 30cm, con il vuoto intorno.... L'draulico mi dice che abbiamo avuto fortuna che non ci si sia spaccato sotto i piedi...
Per fortuna il resto fila liscio... fino a quando viene il turno di Mr calce rasata: fa il suo sopralluogo, sembra contento. Nel primo preventivo aveva incluso un tot per la rasatura del muro, ma dice che il lavoro da fare è meno di quello che pensava. Ci lasciamo con la promessa di vederci il giorno dopo, con un nuovo preventivo (più basso) e per definire le tempistiche.
Passa un giorno, due, qualche telefonata, una settimana... io mi stufo di chiamarlo, e lui non si fa più vivo. Ma nel frattempo ci troviamo con due pareti del bagno da fare, i sanitari da montare, l'idraulico che ogni tanto mi chiama per vedere se può venire a finire il suo intervento...

Scatta l'opzione B. Resina! (per la gioia di mia moglie che l'avrebbe voluta come prima scelta). Abbiamo un amico che fa questo lavoro, ne parliamo: per lui tutto bene, ma fino a novembre è oberato di lavoro (siamo a inizio settembre). Potremmo anche attendere, se non avessimo il bagno in disuso... Ci da il nome di un suo conoscente che lavora col marmorino.
Viene, fa un preventivo a voce (lo metterò per iscritto io sul cartoncino che usa come campione colore).
Colore scelto: avorio.
La prima mano che da mi sembra gialla, ma lui mi tranquillizza: quando si asciuga verrà come il campione.
Continua il suo lavoro, per dare le varie mani ci mette una settimana - alla fine, il colore è giallo come alla prima mano...
Non sta neanche male, ma non è quello che volevamo!
Preventivo iniziale, 700 euro. Ci offre di ridurre il prezzo a 500, noi offriamo 450, o ci rifa il lavoro. Dice che richiama.

E' passato più di un mese, non si è più fatto vivo. Finora, di scritto, zero. Fatture, zero. Manifestazioni di esistenza in vita, zero.
Chissà se si farà mai vivo per chiudere il discorso lasciato aperto...

Lezioni imparate da questa disavventura (magari delle ovvietà per i più esperti):
- la parte più difficile in una ristrutturazione è il coordinamento dei vari artigiani che devono operare.
- è sempre meglio avere un piano B ben chiaro in testa, in caso di intoppi
- le scelte fatte in velocità per tamponare un'emergenza portano spesso a conseguenze nefaste
- sempre, sempre, SEMPRE, farsi mettere tutto per iscritto prima di iniziare i lavori (anche se questo, con la tipologia di artigiani con cui ho avuto a che fare finora, nel 70-80% dei casi è pura utopia)


Poi magari metto delle foto del risultato finale

Re: La (dis)avventura di una piccola ristrutturazione

#3
altro forum? giurin giurello, non ero io (gli altri forum che frequento trattano di alpinismo :mrgreen: )

Per quanto riguarda la tua domanda, ho tre risposte:
- risposta di chi ha fatto il lavoro: ma scherzi? certo che è marmorino!
- risposta del mio amico che fa resine: ma va là, questo è cementino
- risposta mia: è giallo :oops:

A parte gli scherzi: sinceramente non so che cosa sia, e non ho ancora approfondito.

All'inizio della storia, mi ero fatto scrupoli a chiedergli una riduzione di prezzo per il colore sbagliato.
Oggi, dopo più di un mese dall'ultima volta che si è fatto vivo, credo che ormai non mi richiamerà più: dovesse farlo adesso, onestamente non so se gli pagherei più di un caffè.