sunset ha scritto:Personalmente sono convinta che fare così tanti figli non dia la possibilità di dar loro tutte le attenzioni di cui hanno bisogno: sicuramente oggi si tende ad esagerare anche nel senso opposto, a volte non lasciando ai bambini l'opportunità di crearsi la propria individualità, tuttavia non è solo una questione di salute della madre, ma proprio di cure per i bambini.
Sun su questo siamo perfettamente in linea. Io non farei mai 10 figli nemmeno se avessi larghi mezzi economici. Già adesso che i miei sono solo due e sono piccoli vedo quanta attenzione e dedizione individuale ci vuole per ciascuno...
sunset ha scritto:Poi, diciamocelo, ma quanto si deve essere benestanti per mantenere 5 figli? Non si parla mica solo di nutrirli e vestirli, ma di avere una casa della dimensione adeguata, un auto, nel futuro i soldi per studiare...
Concordo di nuovo. Per provvedere solo a nutrirli e vestirli, magari basta anche poco, però io come genitore desidero poter offrire anche qualcosa di più oltre al soddisfacimento dei bisogni primari.
sunset ha scritto:Lascerei proprio perdere il discorso 'ma una tempo lo facevano tutti' perché erano appunto "altri tempi": la mortalità infantile era decisamente più alta, i bambini cominciavano presto a lavorare nelle campagne e quindi erano non solo più un "peso" economicamente, ma un "investimento", le madri lavoravano nei campi, ma c'erano le nonne, le zie ad aiutare a prendersi cura dell'intera famiglia. Sorvoliamo sul discorso anticoncezionali, che non esistevano proprio e l'aborto esisteva, ma era molto rischioso...
Qui penso di dover chiarire meglio quello che ho scritto in precedenza.
Io non ho detto "un tempo lo facevano tutti". So benissimo che le condizioni economiche, sociali, logistiche, eccetera, non sono minimamente confrontabili con quelle attuali. Ho portato l'esempio dei nostri nonni/bisnonni perchè in qualche post ho letto una (nemmeno tanto velata) "accusa" verso le scelte fatte con motivazioni di tipo religioso. Penso che sotto questo aspetto probabilmente le generazioni passate fossero ancora più vincolate rispetto alla nostra, perciò se non si criticava questo atteggiamento in passato non vedo perchè si dovrebbe farlo ora. Tanto più che probabilmente in passato si trattava di un'osservanza delle "regole" del tutto passiva, mentre oggi le coppie che scelgono di intraprendere questa strada lo fanno con libertà e consapevolezza.
Però alla fine della fiera il senso del mio intervento era questo: ognuno di noi ha la piena libertà di fare le proprie scelte in base a tutta una serie di fattori più o meno condizionanti, ma non condivido l'atteggiamento di critica nei confronti delle scelte altrui.
Io non farei mai 10 figli, nemmeno con le adeguate possibilità economiche. Dovendo scegliere tra tanti figli da tirare su con poco e pochi figli da tirare su con un po' di più, sceglierei la seconda. E per le due considerazioni precedenti, malgrado sia profondamente credente non me la sono sentita di seguire i dettami che la mia religione imporrebbe su questo argomento.
Però questo non significa che altri che decidono diversamente da me siano nel torto. Non posso sapere se quelle famiglie con 10 figli, pur avendo meno da spartire tra i loro membri, siano magari più felici della mia. Non mi sento di dire a priori che le coppie che scelgono un cammino di fede siano degli scriteriati, piuttosto che uomini e donne consapevoli delle conseguenze delle loro decisioni (e sicuramente più coraggiosi di me)...
E' il giudizio a priori che io non condivido...
Spero di essere riuscita a spiegarmi un po' meglio.