FAS ha scritto:Ciao, ti premetto che ho letto velocemente e non ho avuto tempo di calcolare il prezzo totale del primo preventivo, sarebbe opportuno che indicassi tu l'importo complessivo. Come dice giustamente Olabarch, manca un capitolato e quindi le imprese hanno assoluta libertà per gli aspetti quantità e qualità.
Dal punto di vista strettamente tecnico, il primo preventivo è abbastanza ben fatto ma contiene un errore relativo agli interruttori del cosiddetto "avanquadro": il potere d'interruzione di 4,5 kA è insufficiente e bisogna ricorrere ad un minimo di 6 kA, preferibilmente 10 kA. A tal proposito, si faccia riferimento alla Norma CEI 0-21 che definisce la corrente di cortocircuito massima al punto di consegna (morsetti del contatore). In parole povere, vi è il rischio che tali interruttori non siano in grado di interrompere un cortocircuito che abbia luogo immediatamente a valle di essi, con le conseguenze facilmente immaginabili. Nel preventivo non sono riportate le voci relative alle linee "dorsali", quindi devi accertarti se sono comprese. Ho trovato solo voci relative alla linea montante, mentre le singole derivazioni per punti presa e punti luce si intendono compresi nelle voci "punto presa" e "punto luce".
Il secondo preventivo mi insospettisce e non è redatto in maniera professionale. Qualora l'appartamento sia in condominio, o comunque in un immobile suddiviso in più unità abitative, la voce "dispersore di terra" NON deve esistere perchè l'impianto di messa a terra deve essere comune all'intero fabbricato e la realizzazione spetta al condominio (o alla comunione dei singoli proprietari), l'utente ha il solo onere di allacciarsi a detto impianto che dovrà soddisfare le specifiche di tutte le utenze (sezione dei conduttori CT, PE ed EQP e valore della resistenza di terra). Non ho analizzato tutte le voci, ma qualora il primo sospetto sia fondato, è condizione sufficiente per escludere tale preventivo.
NB: nessun preventivo cita la marca degli interruttori modulari dei quadri elettrici, nonostante sia uno degli aspetti fondamentali e comporti grandi differenze nei costi. Ottime marche sono per es. ABB, BTicino e Siemens. Se occorre la necessità di risparmiare, meglio economizzare sulla serie civile ma mai sacrificare i quadri elettrici. Conviene porre anche dei vincoli sulle sezioni minime delle dorsali (non inferiori a 4 mmq) e delle derivazioni dei singoli punti presa (non inferiori a 2,5 mmq).
Infine, le prese da 10 A sono da evitarsi, consigliate solo per le prese comandate da destinarsi all'alimentazione di lampade a piantana, ovvero collegate al circuito luce. Per il resto è conveniente predisporre esclusivamente punti presa equipaggiati con presa "bipasso" (UNEL P17/11), nonchè alcune prese "schuko" (UNEL P30) da affiancare alle bipasso nei punti di allacciamento di lavatrici, frigoriferi, lavastoviglie ecc.
ringrazio anche te FAS per il bel contributo che mi stai regalando.
Rispondo anche a te per punti:
il prezzo totale del primo preventivo probabilmente ti è sfuggito, sta nell'ultima pagina dello stesso; ovvero ben 4.077 € contro i 2.761€ del secondo.
GRazie anche per la "dritta" dell'avanquadro , lo farò presente (tra l'altro nel secondo preventivo non dice assolutamente niente a riguardo...

) .
Pensavo che come requisito minimo potessi far affidamento all'elettricista .... evidentemente mi sbagliavo.
Non ho la minima idea di cosa siano le linee dorsali; mi informerò meglio e chiarirò.
Concordo sulla poca professionalità del secondo preventivo.
La voce "dispersore di terra" forse (vado ad ipotesi) intende la linea di terra dell'appartamento.... boh !!!
Comunque confermo che si tratta di un appartamento sito in un condominio.
Per quanto riguarda la marca degli interruttori modulari in effetti non è presente; l'unica che è stata riportata è BTicino per i "frutti".
Insomma... alla fine della giostra mi ritrovo 2 preventivi completamente differenti nelle distinte materiali e sopratutto con enorme differenza di prezzo....
Che mal di testa!!!
