UNI 7697:2014

#1
Cari,
come ben saprete la UNI 7697:2014 è ormai entrata in vigore il 22 maggio 2014, sostituendo la versione precedente del 2007.

E' fatto quindi obbligo l'uso dello stratificato o temperato sul lato interno anche per finestre poste a 100 cm dal piano di calpestio.

Come vi state comportando con i preventivi in essere?

E per le commesse chiuse prima del 22, ma ordinate successivamente? Ve ne fate carico voi?

Con chi invece viene oggi per un preventivo, cosa fate?
Le finestre non sono MORTADELLA.
Le finestre non si comprano al Kilogrammo.

Le finestre risolvono un tuo specifico problema.
La posa in opera incide per il 75% sulla risoluzione.

Re: UNI 7697:2014

#2
Domanda 1:deroghe?
Domanda 2: tempi d'attuazione?
Domanda 3:cosa succede ora?
Io ho diramato informativa in cui invito il rispetto della normativa vigente e cogente. Poi qualcuno solleva le opposizioni sopra descritte...
Perchè spendere male i soldi per una cosa che ti deve proteggere e durare una vita?

Re: UNI 7697:2014

#3
Massìii!!! carichiamo di peso ste finestre almeno dopo 7/10 anni non chiudono più e le tolleranze di battuta e giunto aperto vanno a farsi benedire, in barba a tutti quei valori/numerini che bisogna fornire per il risparmio energetico.
E poi vuoi mettere! con questa congiuntura economica il lavoro scarseggia abbiamo già portato l'iva al 22% ora i serramenti costeranno ancora più cari, solo delle menti folli possono partorire cavolate del genere.

La sicurezza, la sicurezza! la sicurezzaaaaaaaaaaaa, ma è più pericolosa una motocicletta o una finestra? una A6 Savona-Torino? in base a questo principio vietiamo la vendita di moto, oppure limitiamole a 50 km.h chiudiamo le autostrade che ogni anno fanno x morti.

Alcool e sigarette poi sono un toccasana.

Ma che andassero affancucciolo va, meno male che mi mancano 5 anni per la pensione, il giorno che tiro giù la serranda faccio una mega festa, siete tutti invitati.
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Re: UNI 7697:2014

#4
Giusto stamattina ho avuto un incontro con un po' di operatori del settore e, ovviamente, questo è stato uno dei temi più caldi.
La norma è immediatamente cogente? Ni, perchè è vero che viene richiamata nel codice al consumo, ma è anche vero che il richiamo è alla versione precedente.

Non si trattasse di sicurezza, si potrebbe discutere a lungo, e penso che associazioni di categoria e relativi avvocati ci faranno sapere (presto?) gli orientamenti.

Sulla sicurezza però temo non si possa scherzare; fa fede lo stato dell'arte e, ci piaccia o meno, dal 22 maggio lo stato dell'arte è questo.

Purtroppo, in Italialand, il rischio maggiore è che fra sei mesi facciano una proroga, col risultato che non vi sarà più nulla di certo.

In campo edilizio, di solito, fa fede la data del permesso di costruire .. (ma qui stiam parlando di sicurezza); se cosi fosse, suppongo che le obbligazioni assunte prima del 22 continuino ad essere valide.... ma qui ci vuole un avvocato, di quelli di cui sopra.

Poi, sempre in Italialand, con una simile interpretazione, maggiccammente, tutti gli ordini fino al 2016 avrebbero in bella vista : ordine numero...... del 21/5/2014 :) .

Re: UNI 7697:2014

#5
Noi in azienda ci siamo più o meno organizzati per mettere il temprato interno allo stesso prezzo su tutte le commesse in consegna, l'unico inconveniente è che la vetreria ce li consegna in 5 giorni anziche 2 poichè non temprano tutti i giorni.

Lunedì decideremo anche eventuali strategie commerciali per sfruttare la situazione.

@ugdfe, Alessandro anche se si mettesse lo stratificato 33.1 ed aumentando il peso la funzionalità della finestra non viene compromessa, stanne certo. Ci sono finestre con vetri 55.1 e quindi ben più pesanti installate da 20 anni senza aver mai avuto necessità di registrazioni.
io sto col made in Italy

Re: UNI 7697:2014

#6
eliosurf ha scritto:
@ugdfe, Alessandro anche se si mettesse lo stratificato 33.1 ed aumentando il peso la funzionalità della finestra non viene compromessa, stanne certo. Ci sono finestre con vetri 55.1 e quindi ben più pesanti installate da 20 anni senza aver mai avuto necessità di registrazioni.
Un Corno Elio, dipende dalle dimensioni delle finestre, una finestra da 100 x 100 cm. ci sta anche 30 di anni, una portafinestra da 150 x 250 cm ti voglio vedere, non ci sta nemmeno con profilati in alluminio maggiorati.
Certo che si parla 33.1 il temperato è ancora più caro e lungo come tempi di consegna.

La sicurezza: Ieri parlavo con un collega, in un cantiere ha installato un finestrino 50 x 50 cm. prezzo 100,00 € poi sul cantiere c'era un architetto responsabile della sicurezza che ha preteso.
-POS
-DURC
-Iscrizione alla camera di commercio
-Fotocopie varie
Totale € 280,00

@Salvo sicurezza? questa è PURA FOLLIA non trovo termine più appropriato.

Ma poi con quale criterio? quando avete sentito che uno si è fatto male col vetro della finestra rotto? quando? io forse 1 in 35 anni.
poi se si usasse lo stesso criterio allora il GAS proprio non ci dovrebbe entrare nelle case.

ItaliaLand Salvo? siamo in un forum pubblico e mi devo trattenere ma se devo esprimere la mia opinione su quei professoroni/colletti bianchi che scrivono queste regole ci starebbe un Beep di 3/4 d'ora.

Almeno una volta al giorno mi chiedo: Come abbiamo fatto a ridurci così.
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Re: UNI 7697:2014

#7
Tra l'altro per le aziende che operano in territori con produzioni che arrivano dall' estero si allarga la forbice della concorrenza sleale.

Ora mi viene spontanea una domanda, l'impiego di questo vetro quante vite/infortuni salvera? boh statistiche non ce ne sono però ci sono altre statistiche che allego qua sotto, fonte: IlSole24Ore
Effetto crisi: impennata di suicidi nel 2013, la metà erano imprenditori
Un suicidio ogni 2 giorni e mezzo. Nell'anno 2013 sono state complessivamente 149 le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche, rispetto agli 89 casi registrati nel 2012 di cui il 40% nel solo ultimo quadrimestre. Sono questi gli ultimi dati resi noti da Link Lab, il Laboratorio di ricerca socio-economica dell'Università degli Studi Link Campus University, che da oltre due anni studia il fenomeno e che adesso pubblica i dati complessivi di un'attività di monitoraggio avviata nel 2012.
Circa un suicida su due (45,6%) è imprenditore (68 i casi nel 2013, 49 nel 2012) ma, rispetto al 2012, cresce il numero delle vittime tra i disoccupati: sono 58, infatti, i suicidi tra i senza lavoro, numero che risulta più che raddoppiato rispetto al 2012 quando gli episodi registrati furono 28. Dopo i mesi estivi, il numero dei suicidi per ragioni economiche è tornato a salire vertiginosamente a settembre, con 13 episodi registrati; ottobre ha contato 16 vittime, novembre ha registrato 12 casi mentre nell'ultimo mese dell'anno in cui le vittime sono state ben 18. In 19 casi si è arrivati al gesto estremo per stipendi non percepiti.

Il fenomeno non conosce differenze geografiche: al Sud come al Nord. Nel 2012 il numero più elevato dei suicidi per motivi economici si registrava nelle regioni del Nord-Est (27 casi con un'incidenza percentuale pari al 30,3%), un'area geografica a maggior frequenza di suicidio tra gli imprenditori a causa della maggiore densità industriale. L'analisi complessiva dell'anno 2013 sottolinea come il fenomeno sia andato uniformandosi a livello territoriale interessando con la stessa forza tutte le aree geografiche. Persino nel Mezzogiorno dove il tasso dei suicidi per crisi economica é sempre stato storicamente più basso rispetto alla media nazionale, vi è stato un allarmante aumento del numero dei suicidi: 13 i casi complessivi dell'anno 2012 a fronte dei 29 del 2013. Nel 2013 il numero più elevato di suicidi per ragioni economiche si è registrato nel Nord-Ovest che vede triplicato il numero delle vittime che passa da 12 dell'anno 2012 a 35 nel 2013. A seguire le regioni centrali con 33 casi (22,1%) a fronte dei 23 del 2012 (25,8%) e il Nord-Est con 32 (21,5%), dato quest'ultimo in linea con quanto registrato nel 2012 quando gli episodi sono stati 27. Sono invece 19 i casi di suicidio registrati nelle Isole (14 nel 2012).

La crisi interessa strati sempre più ampi della popolazione. Nel 2013, così come nel 2012, la crisi economica, intesa come mancanza di denaro o come situazione debitoria insanabile, rappresenta la motivazione principale del tragico gesto, all'origine dei 108 suicidi (72,5%) nel 2013, a fronte dei 44 del 2012. La perdita del posto di lavoro continua a rappresentare la seconda causa di suicidio: 26 gli episodi registrati, in lieve aumento rispetto al 2012 quando i casi sono stati 25. Ad incidere inoltre sul tragico epilogo, i debiti verso l'erario: 13 le persone che nel 2013 si son tolte la vita a causa dell'impossibilità di saldare i propri debiti nei confronti dello Stato.
E i tentati suicidi? Quasi raddoppiato il numero rispetto al 2012. Preoccupante e significativo anche il numero dei tentati suicidi: sono infatti 86 le persone che nel 2013 hanno provato a togliersi la vita per motivazioni riconducibili alla crisi economica, tra cui 72 uomini e 14 donne, contro i 48 casi complessivi registrati nel 2012. Anche tra i tentativi di suicidio, a destare allarme é l'incremento registrato nelle regioni meridionali: si passa infatti dai 5 casi del 2012 a ben 25 tragici tentativi di porre fine alla propria vita rilevati nel 2013. Anche nelle regioni insulari si passa a 15 casi dai 6 registrati nel 2012. L'aumento si registra anche nelle regioni del Centro Italia in cui nel 2013 si sono verificati ben 22 casi a fronte dei 13 rilevati nel 2012. A livello regionale il numero più elevato di tentativi di suicidio nel 2013 si ha nel Lazio (12). Seguono Sicilia (11), Campania ed Emilia Romagna (10), Lombardia (7), Abruzzo e Toscana (6). I disoccupati che nel 2013 hanno tentato di togliersi la vita sono 50. Erano 20 nel 2012
Questi chi ce li ha sulla coscienza? chi la deve fare la prevenzione?
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Re: UNI 7697:2014

#9
Tanto per dire che, tu vuoi fare polemica con me, con appellativi e tono da saccente.

Prova a cambiare la stringa di ricerca: Incidente + moto + morto
Oppure: fuga di gas e guarda cosa ti esce fuori.

Poi poniti tu il problema perché, o non sai leggere o non cogli il senso del ragionamento.

Poi impara anche a scrivere e rispondere in pubblico e ti prego risparmiami quei pistolotti in privato, coi tuoi discorsi per mostrarmi le tue palle grosse, tu di qua, tu di là, tu conosci il settore.
Sono 35 anni di mestiere nei serramenti, 8 anni di softwarehouse 700 aziende visitate nel nord Italia, pensi che possa dire la mia anche io?

Un giorno quando capirai di essere un effimero nickname e vorrai confrontarti sui contenuti e dibatterli con argomenti invece di lanciare invettive su alcune categorie piuttosto che altre sarò il primo a tenderti la mano.

Chiedo scusa agli altri per lo sfogo personale.
Ultima modifica di Ungiornodifinestate il 14/06/14 22:44, modificato 2 volte in totale.
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Re: UNI 7697:2014

#10
Ungiornodifinestate ha scritto:
una portafinestra da 150 x 250 cm ti voglio vedere, non ci sta nemmeno con profilati in alluminio maggiorati.
Certo che si parla 33.1 il temperato è ancora più caro e lungo come tempi di consegna.
no scusa nella portafinestra il 33.1 interno ed esterno è già oggligatorio dal 2007.
il temprato costa una miseria rispetto ad un 33.1

La sicurezza: Ieri parlavo con un collega, in un cantiere ha installato un finestrino 50 x 50 cm. prezzo 100,00 € poi sul cantiere c'era un architetto responsabile della sicurezza che ha preteso.
-POS
-DURC
-Iscrizione alla camera di commercio
-Fotocopie varie
Totale € 280,00
senza DURC e POS non puoi andare nei cantieri, se arriva un controllo sono azzi amari, un'azienda seria, anche se non te lo chiede il clienta si presenta con DURC e POS, almeno noi operiamo così.

comunque questi ultimi tuoi interventi mi hanno chiarito molte cose su come operi.
io sto col made in Italy

Re: UNI 7697:2014

#11
aggiungo:


VETRI DI SICUREZZA:
OMICIDIO COLPOSO PER DUE AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO
Violazione alle norme UNI, violazione alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in materia di valutazione dei rischi hanno condotto alla sbarra anche il condominio quale responsabile civile.
Omicidio colposo per mancato utilizzo dei vetri di sicurezza: questa è l'accusa per cui sono finiti a giudizio due amministratori di condominio che non avevano posto la dovuta attenzione al vetro montato sul portone di ingresso di un condominio alla periferia di Torino.
Nel giugno del 2011 una quindicenne, Giorgia Gallo, rimase uccisa da una lama del vetro del portone non a norma, andato in frantumi a causa di un colpo di vento, e nel Luglio 2014 si aprirà il processo a loro carico.
La Procura della Repubblica che ha affidato la consulenza tecnica al Politecnico di Torino, ha appurato che il cristallo montato sulla porta d'ingresso del condominio era di tipo ricotto o indurito termicamente, quando la Norma impone per i luoghi pubblici, ed in particolare per le parti comuni degli edifici residenziali l'utilizzo di vetri temprati e stratificati, secondo la UNI 7697.
Il rischio di utilizzare materiali non sicuri perché non a norma è altissimo in quanto la Norma è obbligatoria per il Codice del Consumo, DLgs 206/2005, e sono tenuti ad osservarla non solo i produttori di porte a vetri e componenti vetrati ma anche i progettisti, i direttori lavori, le imprese di costruzione, le stazioni appaltanti, i gestori di patrimoni immobiliari ed i committenti in genere.
L'utilizzo di vetri di sicurezza, purtroppo, non è garantito dalla Marcatura CE ma nel nostro caso da una normativa nazionale: in Europa siamo uno dei pochi paesi a garantire anche la sicurezza vetraria.
I produttori italiani sono obbligati a rispettare sia la Marcatura CE sia le normative nazionali e si trovano quindi in posizione di svantaggio rispetto ai loro concorrenti che commercializzano prodotti di importazione, marcati CE ma spesso non a norma.
io sto col made in Italy

Re: UNI 7697:2014

#12
tutte vaccate, come è una vaccata portare le porte a 210 ... quindi ho dovuto smurare tutto e mettere porte piu pesanti perche sono piu alte, per la goia dei cardini
tutte boiate fatte per far lavorare e fare leggi....

Re: UNI 7697:2014

#13
eliosurf ha scritto: no scusa nella portafinestra il 33.1 interno ed esterno è già oggligatorio dal 2007.
il temprato costa una miseria rispetto ad un 33.1
Difatti io facevo anche riferimento a quella del 2007
Pensa io il temperato lo pago il doppio invece
eliosurf ha scritto:
senza DURC e POS non puoi andare nei cantieri, se arriva un controllo sono azzi amari, un'azienda seria, anche se non te lo chiede il clienta si presenta con DURC e POS, almeno noi operiamo così.
comunque questi ultimi tuoi interventi mi hanno chiarito molte cose su come operi.
Dio mio, un' altro con le palle grosse.

No basta penso che mi prenderò un periodo di vacanza da questo forum.

Immagine
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Re: UNI 7697:2014

#14
Azz e che polverone!!!

Dunque, vi dico la mia...

Premesso che in linea di massima, sul discorso sicurezza mi pare un tantino eccessivo questo adempimento...Al più se proprio volevano garantire l'incolumità avrebbero dovuto prevederle entrambe, perché l'anta può trovarsi anche in posizione aperta e quindi, se qualcuno dovesse sbatterci si farebbe comunque del male...Ma tant'è.

Sul discorso dei pesi, fortunatamente un'azienda che tratto, quella che tanto piace a ferrus, già da qualche mese ha introdotto il temprato e devo dire che riduce di molto pesi e costi...
Gli altri credo che si adegueranno a breve, anche se è un investimento non indifferente da fare. Chiaro è che le piccole vetrerie andranno in affanno e alla fine "costringeranno" tutti all'uso dello stratificato.

Il prezzo in tutto questo cambia, per un temprato al posto di uno stratificato, incide in media per un 4/5% netti a serramento, non che sia tanto, ma su grossi volumi fa la differenza.

Noi, ahimè, per commesse in essere, o comunque chiuse già da tempo abbiamo ordinato finestre con vetri normali, stiamo però preventivando già con i temprati, facendolo notare al cliente.
La mia paura è che però, se succede come la norma precedente, passeranno almeno 3/4 anni prima che tutti gli operatori inizino a rispettarla...
Il problema è farlo capire al cliente finale...già sei perennemente quello più caro, se puoi aggiungi un ulteriore 6/7% rischi di andare fuori mercato.

Vediamo un po' come si evolve, ma come sempre, in Italia amiamo complicarci la vita...

Aspetto anch'io la posizione di qualche associazione di categoria per vederci più chiaro...alla luce di quanto esposto da Salvo!

Per il resto, ragazzi....fate l'amore :)
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Re: UNI 7697:2014

#15
Estratti dalla Norma Italiana UNI 7697
Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie
“La presente norma ha lo scopo di stabilire i criteri di scelta dei vetri da usarsi, sia in esterni che in
interni, in modo che sia assicurata la rispondenza fra prestazioni dei vetri e requisiti minimi
necessari per la sicurezza dell’utenza, nella destinazione d’uso prevista.
Sono escluse dalla presente norma i vetri curvi e le applicazioni, coperte da norme specifiche, su
mezzi di trasporto terrestri e navali.”
“ Rientrano in questo gruppo le applicazioni delle lastre in vetrate, porte, finestre, porte-finestre,
purché interamente intelaiate in serramenti di ogni tipo e di qualsiasi materiale, a condizione che,
quando vengono normalmente aperti, non sporgano all’esterno dell’edificio e purché il lato inferiore
sia ad oltre 100 cm di altezza dal piano calpestio. In tutti questi casi si considera che alla rottura
della lastra si associ solo il danno della sostituzione del vetro.”
“Serramenti vetrati in genere (porte, finestre, porte-finestre interamente intelaiate e aperture in
facciate continue, strutturali e a fissaggio puntuale):
…. Se con il lato inferiore della lastra a meno di 100 cm dal piano calpestio… - vetro stratificato di
sicurezza - classe B1 secondo il prEN 12600;…
Se in ambienti aperti al pubblico adibiti ad attività sportive o ricreative e/o frequentati da
giovani, indipendentemente dall’altezza del piano calpestio …- vetro stratificato di sicurezza –
classe B1 secondo il prEN 12600;…”
“ Vetrine, interne ed esterne, con la base a meno di 100 cm dal piano di calpestio con superficie
minore di 6mq vetro temprato o stratificato di sicurezza – classe B1/C1 secondo il prEN 12600;”
“ Vetrine, interne ed esterne, con la base a meno di 100 cm dal piano di calpestio con superficie
maggiore di 6mq vetro stratificato di sicurezza – classe B1 secondo il prEN 12600;”
“Applicazioni di superficie maggiori di 6mq in luoghi aperti al pubblico - vetro stratificato di
sicurezza – classe B1 secondo il prEN 12600;”
“Lastre di vetro balaustre, parapetti, partizioni interne, paratie, divisorie ecc. - vetro stratificato di
sicurezza – classe B1 secondo il prEN 12600;”
“Vetri interni per asili, scuole, ospedali - vetro stratificato di sicurezza – classe B2 secondo il prEN
12600;”
“Nella progettazione si possono adottare criteri diversi da quelli indicati dalla presente norma,
purché non conducano a condizioni di sicurezza meno favorevoli….”
Questo testo a titolo di riferimento rappresenta solamente un estratto dalla norma e pertanto
non può essere utilizzato come un documento legale. Il testo ufficiale della normativa può
essere scaricato dal sito: http://www.uni.com/it
Ma qualcuno lo ha letto il testo integrale?
Da questo estratto sembrerebbe che le abitazioni private siano escluse.
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