paolaas ha scritto:
Guarda che ha capito male (forse non mi sono espressa bene io),non volevo dire che non fosse vero che l'IVA è esclusa, semplicemtente che non tutti la aggiungono al prezzo.... evidentemente c'è chi si accontenta di un ricarico più basso? non ho bisogno di andar lontano.... la mia vicina di negozio fà così, non aggiunge l'IVA; ovvio che poi non possa fase grossi sconti.... ma se lei a un prezzo di listino di 100 (IVA esclusa) fà max il 10% di sconto arriva a 90; un'altro che a 100 aggiunge l'IVA (per carità, correttamente) arriva a 120, perciò ora che arriva a 90 si può "permettere" di fare uno sconto del 25%. Era tutto lì il mio discorso, niente di più, niente di meno!!!!
Per quanto riguarda i diversi listini delle aziende non si può dire che non sia vero e io (ma questo è un parere puramente personale) non lo trovo giustistissimo (ma questo è un discorso molto più ampio, non riferito solamente al campo dell'aredamento) ed è chiaro che l'arredatore che chiede il listino più alto è un po' disonesto(come dici anche tu), ciò non toglie che qualcuno, in qualche modo, ce l'ha e lo usa..... e la differenza non è di un 1 o 2%.....
per quanto riguarda la scontistica, in un altro topic sostenevo che non si deve guardare la percentuale di sconto, ma UNICAMENTE il prezzo finale comprensivo di tutto, quindi sfondi una porta aperta...
sul perchè dei listini diversificati c'e' una ragione più che valida: l'azienda "Caio" con sede a treviso, sosterrà dei costi diversi nel mandare la merce (il cui prezzo è franco destino e non franco fabbrica) al rivenditore "Tizio" di Milano o Torino, piuttosto che al rivenditore "Sempronio" di Reggio Calabria o Cagliari.
Mi sembra una cosa abbastanza logica e immediata....