Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#316
Buongiorno a tutti,
temo di avere un problema di umidità da risalita ma pur leggendo i molti post precedenti rimango col dubbio.
Ho acquistato una casa singola un anno fa. La casa consta di 3 piani di cui uno semi-interrato e due fuori terra, ed è stata completata (salvo finiture) nel 2010. Ci abito da maggio 2014 ed il riscaldamento è attivo da febbraio 2014.
A partire da Novembre 2014, ho notato in un muto interno della taverna (distante minimo 3 metri da qualsiasi muro perimetrale) nei pressi del battiscopa un danno da umidità (gonfiore dell'intonaco e parziale distacco).
Il danno deve essersi creato in poco tempo.
Da allora continuano i distacchi in quel punto ed ho riscontrato simili, minori e peggiori "episodi" in altre pareti in tutto il piano. Tutti fino a 30 cm dal battiscopa o meno. Si parla sia di pareti perimetrali, sia di muri interni molto prossimi al perimetro, sia di pareti interne distanti dal perimetro.
Aggiungo come la casa sia costruita su vespaio, nonch'è dotata di pompa per lo smaltimento dell'acqua che viene a raccogliersi in apposito vano posto all'altezza del vespaio stesso. Inoltre dalle bocche di lupo riesco a vedere l'isolamento mediante guaina bituminosa delle pareti a contatto con il terreno.
Le pareti fuori terra hanno il cappotto esterno in polistirolo, non quelle della taverna che ce l'hanno interno (mi riferisco alle sole pareti perimetrali ovviamente).
I problemi sono emersi soprattutto in pareti interne, prive del cappotto in polistirolo, ma in un paio di casi c'è umidità anche negli angoli di pareti col cappotto interno.
Infine la zona è sub-collinare, con terreno argilloso e con scorrimento sotterraneo di acqua proveniente dal bosco vicino specialmente durante i periodi di pioggia prolungata.
Chiedo scusa se le informazioni non sono tecniche e precise, purtroppo non sono del settore e cerco solo di fare un quadro dettagliato.

In sostanza la casa sembrava perfetta a oltre 3 anni dalla edificazione, ed oggi sono apparsi innumerevoli punti di umidità.

Ho contattato il costruttore edile, che intende passare a verificare il problema i prossimi giorni e che ha ipotizzato di sostituire l'intonaco esistente con dell'intonaco specifico traspirante. Nel frattempo spero possiate chiarirmi le idee su cosa posso aspettarmi...
Parlando col costruttore, e basandosi sulla mia descrizione, sembrava sorpreso della cosa proprio per via della presenza del vespaio e ipotizzava potesse essere umidità residua dalla costruzione, che viene espulsa proprio da quando è attivo il riscaldamento.
Io temo invece che il riscaldamento abbia influito sulla capacità delle pareti di espellere l'umidità, e questo stia funzionando come una sorta di "pompa" che attira altra umidità dal terreno sottostante, o dal terreno laterale...

Vi sarei molto grato se poteste darmi la vostra opinione in merito al problema e alla soluzione ideale che andrebbe adottata. Anche tenendo in considerazione la eventuale possibilità di far fare il lavoro al costruttore, a sue spese.
Ovviamente mi piacerebbe che il problema venisse risolto definitivamente...

Tento di allegare delle foto delle macchie di umidità, così che possiate verificare visivamente, e uno screen-shot della sezione della casa ove si possa vedere come è stata edificata.

Grazie in anticipo per l'aiuto,
Vittorio


https://www.dropbox.com/s/cxbfb1jtp8dr8 ... d.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/u7r9ywreuay2w ... d.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/c5hy44xx4omqo ... d.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/wutudn3hve135 ... d.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/ja6f6uy3zjdxl ... e.jpg?dl=0

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#317
Gentile Vittorio1978,
la situazione che hai descritto potrebbe essere piuttosto problematica. Accertati innanzitutto che non vi siano perdite da impianti, sia in pressione che di scarico (a caduta).
Escludo in maniera certa che possa trattarsi di umidità residua da costruzione, e ritengo poco verosimile l'esistenza di fenomeni condensativi.
Allo stato attuale posso ipotizzare che la risalita sia di natura secondaria, e che derivi da acqua che bagna il massetto e/o la caldana superiore del vespaio.
Nella modalità costruttiva che è stata adottata, il vespaio oltre che inutile è dannoso. So per certo che sono le amministrazioni a imporre tale soluzione, ma ciò deriva da ignoranza e da incompetenza.
Il vespaio funziona bene solo fuoriterra. Negli interrati fa quasi sempre dei danni.
Io avrei fatto una platea da 30 cm in cemento armato, protetto dal radon e additivato con i cristallizanti in massa. Forse avresti speso anche meno, ma di sicuro sarebbe rimasto tutto asciutto per i secoli a venire.
Fai una verifica sugli impianti, e dimmi qual'è l'opinione del costruttore.
Potrebbe trattarsi di un problema minimo, così come potrebbe essere qualcosa di serio.
In ogni caso l'indagine sarà complicata.
Tienimi aggiornato man mano.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#318
Buongiorno e grazie mille, anche se sono sempre più preoccupato!
Sinceramente avevo pensato agli impianti e avevo poi scartato l'ipotesi (nella mia ignoranza evidentemente). La ragione è che il problema è generalizzato; in sostanza in un piano di circa 65 m2 costituito da disimpegno, locale caldaia, bagno, locale cantina e locale principale si sono presentate tracce di umidità molto piccole o più evidenti su quasi tutte le pareti, interne e perimetrali, in posizioni molto distanti tra loro. Possibile che una perdita in un impianto "bagni" il massetto o la parte superiore del vespaio al punto da generare poi una risalita di umidità addirittura a 8-10 metri di distanza?
E tutto questo senza che, molto prima, si vedessero tracce di umidità concentrate nella zona prossima a dove il problema ha origine? Mi aspetterei (sempre nella mia ignoranza) che il problema si evidenziasse prima in un punto più o meno preciso o comunque circoscritto, magari in un locale, e poi col tempo emergesse anche in altri locali. Qui invece sembra che emerga contemporaneamente un po' ovunque, a macchia di leopardo e senza una logica apparente.
Vero è che fino a novembre non c'era nulla, e la casa è stata edificata alcuni anni fa (a proposito, possiamo escludere le grondaie visto che "lavoravano" da tempo?) Al contrario gli impianti (riscaldamento incluso) sono in uso da un anno circa.
In questi giorni passa il costruttore; il mio timore è che proponga semplicemente di rivedere l'intonaco con un materiale traspirante, come ipotizzava già al telefono. Però ho letto nei precedenti post che è un intervento che non risolve il problema vero, semplicemente evita per un po' che si formino nuove macchie...ma l'umidità continua ad esserci anzi aumenta grazie alla traspirabilità maggiore. O sbaglio?
Se il costruttore dovesse propormi solo questo "pagliativo", magari in buona fede ritenendolo una soluzione adeguata, come mi consiglia di pormi?

E in base alla sua esperienza, laddove il problema non originasse dagli impianti, quali potrebbero essere le altre possibili cause?
Inoltre, anche per essere pratici: laddove non si riesca a individuare una causa precisa, è comunque possibile adottare un sistema tipo aquapol per evitare che l'umidita salga, magari dopo aver ripristinato l'intonaco con uno traspirante? Sarebbe una soluzione sensata ed efficace, per eliminare definitivamente il problema? Un altro mio timore è che in effetti non si scopra mai la vera causa scatenante, a meno di non "tirare giù" la casa...

Grazie ancora e buona giornata,
Vittorio

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#319
Vittorio1978 ha scritto:Possibile che una perdita in un impianto "bagni" il massetto o la parte superiore del vespaio al punto da generare poi una risalita di umidità addirittura a 8-10 metri di distanza?
Assolutamente sì, anche a 20 m di distanza ed oltre. Il massetto ha la capacità di trasferire nel giro di pochi giorni, delle quantità d'acqua che non immagini.
Infatti è molto importante effettuare una diagnosi nell'immediatezza delle prime manifestazioni, per cercare di capire meglio dove queste possano avere avuto origine.
Dopo una settimana l'umidità nel massetto si trasferisce su tutta la casa in maniera quasi uniforme, e diventa poi molto difficile individuare la fonte dell'infiltrazione.
Vittorio1978 ha scritto:Mi aspetterei (sempre nella mia ignoranza) che il problema si evidenziasse prima in un punto più o meno preciso o comunque circoscritto, magari in un locale, e poi col tempo emergesse anche in altri locali.
Questa modalità di manifestazione, si verifica quando la perdita è continua e di entità molto ridotta. In ogni caso non è una regola. Possono aversi delle manifestazioni iniziali di umidità anche a partire da punti lontani da dove vi è stato l'apporto d'acqua.
Vittorio1978 ha scritto:(a proposito, possiamo escludere le grondaie visto che "lavoravano" da tempo?)
Mi auguro non siano stati così maldestri da far passare i pluviali all'interno dell'edificio. Se così fosse, non si può escludere in alcun modo che le tubazioni di evacuazione dell'acqua piovana siano andate in crisi per motivi diversi.
Vittorio1978 ha scritto:In questi giorni passa il costruttore; il mio timore è che proponga semplicemente di rivedere l'intonaco con un materiale traspirante, come ipotizzava già al telefono. Però ho letto nei precedenti post che è un intervento che non risolve il problema vero, semplicemente evita per un po' che si formino nuove macchie...ma l'umidità continua ad esserci anzi aumenta grazie alla traspirabilità maggiore. O sbaglio?
La soluzione che hai indicato non ha alcuna efficacia, può eventualmente mascherare l'umidità per qualche mese al massimo, ma non risolve proprio nulla.
Vittorio1978 ha scritto:E in base alla sua esperienza, laddove il problema non originasse dagli impianti, quali potrebbero essere le altre possibili cause?
Inoltre, anche per essere pratici: laddove non si riesca a individuare una causa precisa, è comunque possibile adottare un sistema tipo aquapol per evitare che l'umidita salga, magari dopo aver ripristinato l'intonaco con uno traspirante? Sarebbe una soluzione sensata ed efficace, per eliminare definitivamente il problema? Un altro mio timore è che in effetti non si scopra mai la vera causa scatenante, a meno di non "tirare giù" la casa...
Se il problema non deriva dagli impianti, deve necessariamente originarsi dalle strutture a contatto col terreno.
Le centraline, sia ad emissione di impulsi, che autoalimentate come appunto l'Aquapol che hai citato, non hanno alcun effetto nel caso allo studio, neppure se unite ad altri sistemi ausiliari.
La causa deve essere individuata e risolta. Non è facile, ma è possibile, e soprattutto è necessario.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#320
Ancora grazie mille. Ricordo in effetti il punto dove ho notato la prima macchia di umidità, e si tratta di quello lontano dal perimetro, presso una porta, sia all'interno sia all'esterno del locale principale. Forse non a caso si trova a 20-30 cm dal collettore di alta temperatura, nel locale caldaia. Proverò a parlarne col costruttore.

Ora che mi ricordo, lo scorso mese di dicembre ho notato una striscia "bagnata" uscire dalle aperture di areazione del vespaio, attorno a tutta la casa. Con le prime gelate alcune di queste strisce erano addirittura ghiacciate. In sostanza c'era una quantità rilevante di acqua che fuoriusciva dalle bocche di areazione. Non diedi peso alla cosa, ipotizzando fosse normale condensa. Per altro non ho mai abitato in una casa singola, con o senza vespaio, per cui non ho alcuna esperienza in merito. A questo punto mi sorge il dubbio, è normale?
Scattai un paio di foto che posto qui sotto:

https://www.dropbox.com/s/5513fckanwj1x ... d.jpg?dl=0
https://www.dropbox.com/s/1e9ro91fsck0y ... d.jpg?dl=0

Ancora molte grazie,
Saluti Vittorio

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#321
Proprio normale no, ma questo accade quando l'aria che fuoriesce dalle bocchette dell'aerazione del vespaio è satura, e la temperatura esterna è più bassa.
Praticamente è l'indice di un malfunzionamento dell'aerazione.
Nel caso allo studio, ritengo non ci sia alcun nesso di causalità fra il fenomeno evidenziato, e le manifestazioni di umidità presenti all'interno dell'abitazione.
L'ispezione sugli impianti è la prima indagine da fare.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#322
Grazie mille, chissà forse l'aria satura in uscita dalle bocche di areazione è un'altra conseguenza della eccessiva umidità la sotto...

Mi è venuto in mente che nel mese di ottobre, e quindi prima che si notasse la prima macchia di umidità, c'è stato un problema con la pompa delle acque scure, necessaria poiché il pavimento della taverna si trova sotto il livello della fogna comunale.
Le acque scure della taverna sono convogliate in un serbatoio che si trova sotto al pavimento, raggiungibile con una botola. Nel serbatoio c'è una pompa con interruttore a livello che quando necessario parte e spinge l'acqua in fogna.
La pompa in questione era andata in blocco e questo aveva causato il totale riempimento del serbatoio che aveva "tracimato".

Il tutto era stato risolto entro due giorni, ma il serbatoio era stato parzialmente svuotato con una pompa ausiliaria fin da subito. Possibile che l'acqua tracimata sia la responsabile del problema oggi? Il bagno della taverna è quasi inutilizzato, eccezion fatta per la lavatrice, per cui immagino che in quelle poche ore al massimo sia fuoriuscita l'acqua di una lavatrice o due. Aprendo la botola avevo trovato il coperchio del serbatoio sollevato e attorno a questo il cemento era bagnato, anche se non c'erano grossi quantitativi d'acqua (o erano già stati assorbiti oppure ne è uscita poca).

Per quanto invece riguarda gli impianti, come fare per individuare una eventuale perdita? Ho paura che si debba spaccare tutto, sempre che il costruttore accetti di procedere... Nel piano della taverna abbiamo il bagno/lavanderia con tutti gli attacchi e impianti, e poi il locale caldaia con i tubi di alta e bassa temperatura. Nel pavimento passano quelli di alta, che scaldano la taverna e poi gli scalda salviette dei piani superiori.

Grazie ancora infinitamente,
Vittorio

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#323
Se l'aerazione del vespaio funziona male, così come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, l'aria al suo interno diventa SEMPRE satura di umidità. E questo non dipende da quanta acqua vi è presente, ma solo dall'assenza di movimento d'aria.
Il problema della pompa che è andata in crisi, può sicuramente aver determinato i danni che riferisci, sia come causa esclusiva che come concausa.
La situazione nella quale ti trovi, non è delle migliori.
Avere un pozzo di acque scure all'interno della casa, e per di più al di sotto della fogna, è sicuramente una condizione molto rischiosa.
L'impianto lo può verificare qualsiasi idraulico, molto velocemente.
Fammi sapere cosa ti dice il costruttore.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#324
Ciao a tutti, ho un problema con alcuni pilastri in cemento armato.
Qualche anno fa, furono ricoperti con rete e intonachino.
Avevo qualche dubbio, ma ovviamente tutti gli addetti ai lavori mi rassicurarono....
Beh, il risultato è li da vedere....
Vi allego una foto, avete qualche consiglio?
Levare la parte bassa e ricoprire con beole o altro???

https://www.dropbox.com/s/kubzr7k985q8c ... 7.jpg?dl=0

Sto scrivendo da cellulare, spero sia visibile il link

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#325
Il problema lamentato è dovuto essenzialmente all'umidità che risale sull'intonaco. La risalita sul cemento armato, è possibile solo se si tratta di materiale di infima qualità. Se un pilastro in cemento armato è così poroso, da consentire all'umidità di risalire fino a quel livello, ciò significa che è talmente scadente, da dover essere demolito. L'unica cosa da fare è quella di interrompere la continuità dell'intonaco alla base del pilastro. Praticamente occorre separare la parte di intonaco che è sottoterra, da quella che sta sul pilastro in elevazione.

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#327
Buonasera a tutti,
mi piacerebbe avere il vostro parere su un problema che ho nella casa di campagna (zona provincia di Asti).
Da qualche anno i muri connessi alla zona interrata (cantina o terreno pieno) hanno iniziato a manifestare i classici sintomi legati all'eccesso di umidita' presente in essi che con il tempo si sono accentuati peggiorando di anno in anno.

La casa e' probabilmente antecedente al 1900 (in origine era forse una stalla..), e' si in cima ad una collina (270 metri slm circa) ma non esattemente nel punto piu' alto.
Infatti la strada principale e' posta a circa 3 metri piu' in alto ed e' capitato in due occasioni di trovarmi la cantina con 20 centimetri di acqua.

Nell'estate del 2014 ho provato a effettuare una serie di fori a circa 10 centimetri di distanza l'uno dall'altro per una profondita' di circa 35 cm (i muri dovrebbero esser spessi circa 45-50 cm) in previsione di inserire delle specie di cannucce che dovrebbero aiutare la fuoriuscita dell'umidita' dal muro ed evitare il distacco dell'intonaco.

Ad oggi non ho ancora inserito tali "cannucce" che peraltro ho gia' acquistato ed i risultati (dei soli fori) non sono stati particolarmente significativi. Da Settembre 2014 quando avevo pulito i muri per l'ultima volta a Maggio 2015 quando son tornato per la prima volta in questa casa ho notato la formazione di nuovi sali in alcune parti del muro.

in questi giorni ho provato anche a misurare temperatura ed umidita' sul terrazzo e in prossimita' (a pochi centimetri di distanza) dal muro piu' deteriorato (che peraltro si trova a 4 metri dal terrazzo...

i risultati alle ore 15:00 del 6/8/2015 sono i seguenti:
T esterna : 35,3 'C
% Umidita' Esterna : 39,9%

T interna vicino al muro : 24,5 %
% Umidita' interna vicino al muro : 76,6%


Di seguito vi posto alcune foto della zona piu' malandata che tralaltro ha una caratteristica che non capisco.
Nella zona da 0 a 110 cm di altezza si nota il muro mediamente umido.
Da 110 a 140 cm vi e' una fascia decisamente piu' asciutta..
da 140 cm sino a circa 180 cm vi e' nuovamente una fascia chiaramente piu' umida..

Quali interventi possono migliorare la situazione..?
Vorrei cercare di dare un aspetto piu' gradevole alla casa ma mi piacerebbe cercare di contenere se non risolvere tale problema..per evitare di trovarmi nuovamente dopo un paio d'anni a tinteggiare...

Vi ringrazio e rimango in attesa di qualche vostro suggerimento.

Di seguito le fotografie piu' significative.
Immagine
Immagine
Grazie ancora.

Paolo.

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#328
Buongiorno,
mi chiamo Francesco. In casa ho un problema di umidità e ovviamente non essendo del mestiere non riesco a capire se si tratta di umidità di risalita. Provo a spiegare il problema. Il mio appartamento è sviluppato su due piani. Il piano zero, fuori terra ed un primo piano. Al piano zero, due camere un bagno ed un camerino è presente una umidità misurata mediamente tra il 60 ed il 70%. Solo con l'utilizzo di un deumidificatore (o con l'apertura delle finestre) l'umidità scende. Sotto il piano zero sono presenti i box del condominio. Attorno al piano zero è presente il giardino condominiale. L'appartamento è "isolato dal giardino con guaina, muro in mattoni rossi, intercapedine di 5 cm e muro interno. Il condominio è del 2008. Non ho segni di infiltrazioni in nessuna parte della casa, solo questa umidità elevata. Il piano 1 non ha questi problemi. Solo della condensa formatasi nell'angolo a nord di un muro dovuto credo solo alla mancanza di corretta aerazione. Al primo piano c'è la cucina, il bagno, la lavasciuga e ci viviamo per gran parte della giornata. La casa è esposta a Nord per il lato lungo (due finestre) ed ad est per il lato corto (una finestra). Sto, ovviamente, cercando una soluzione. Ho letto questo argomento e pensando si potesse trattare di umidità di risalita ho contattato una ditta (la Water Dry) per effettuare un sopralluogo. Ieri sono venuti a casa due tecnici per effettuare qualche misurazione e con mio stupore (anche loro erano stupiti) TUTTE le pareti del mio appartamento sono asciutte. Non c'è traccia di umidità. Loro continuano a sostenere che si tratti comunque di umidità di risalita, ma ho la sensazione che lo facciano per vendere il loro prodotto (del tutto simile a quello della aquapol) per un importo di euro 5.800! A questo punto non so cosa pensare! Prima di leggere questo forum avevo individuato una possibile soluzione con un impianto VMC decentralizzato con un prezzo nettamente inferiore. Ma non so più cosa fare. I tecnici poi mi hanno spiazzato sull'utilizzo del deumidificatore. Sostengono che se lo uso è peggio perchè stimolo l'umidità....sarà possibile!!??? Spero di aver dato abbastanza informazioni.

Grazie per le eventuali risposte

Francesco

Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#329
@master64
I tubicini che intendi installare sono praticamente inutili, si basano su un brevetto del 1908 del belga Knapen, e vangono ancora impiegati diffusamente, nonostante sia stato più volte dimostrato che non funzionano.
Il muro visibile sulla foto, è quello contro terra?
Da quanto descrivi, ritengo probabile la presenza di una falda idrica, che interessa l'immobile in occasione di precipitazioni molto intense e/o molto prolungate.
La soluzione non è semplicissima.
Puoi mandare anche una sezione dove si vede l'immobile ed il terreno circostante?

Saluti
Il medico della casa
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Re: Umidità di risalita capillare - aquapol

#330
@fraolo
Gentile Francesco,
la causa dell'umidità lamentata, è chiaramente condensativa. Il valore ottimale di UR interna è del 50%, se sale oltre il 65% i fenomeni condensativi sono molto più frequenti, mentre se raggiunge l'80% possiamo dire che sono addirittura certi.
Nella tua situazione l'UR è chiaramente eccessiva.
La condensazione avviene o perchè la temperatura è molto bassa, o perchè l'umidità è molto alta. I due fattori sono complementari. Cioè se hai basse temperature superficiali, puoi evitare la condensa abbassando l'umidità relativa dell'aria. Così come se hai un'elevata UR, puoi aumentare la temperatura delle superfici per far sì che la condensa non si formi.
Come hai riferito, i muri sono asciutti, quindi l'umidità non proviene dalla loro base. Quindi non si tratta di risalita.
Posto che in qualsiasi abitazione si generano sempre delle quantità più o meno elevate di umidità, se questa non viene eliminata, tenderà ad accumularsi progressivamente facendo salire il valore di UR dell'aria interna.
La ventilazione diventa perciò necessaria, per evacuare l'umidità generata in casa.
Il sistema VMC è sicuramente la soluzione più indicata ai fini dell'eliminazione dell'umidità condensativa.
Se aspetti qualche mese, sto per produrre un apparato VMC (Made in Italy) decentralizzato con ottime prestazioni, a dei prezzi molto interessanti.
In ogni caso posso darti tutti i suggerimenti che ti occorrono, indipendentemente da dove lo acquisterai.
Sulla questione dello stimolo all'umidità, dovuto all'aria ambiente più secca, ci sono da fare delle precisazioni.
Il ragionamento non è del tutto sbagliato, ma può essere applicato solo in alcuni contesti ben precisi. L'argomento è molto complesso, cercherò di sintetizzarlo brevemente, sperando di renderlo comprensibile.
Nel caso di una muratura affetta da umidità di risalita, sia primaria che secondaria, esiste un flusso di umidità che dalla base si trasferisce agli strati di materiale posti più in alto. La velocità di tale flusso, e conseguentemente la quantità di umidità che risale, è dovuta a diversi fattori. Uno di questi è l'umidità relativa dell'aria che si trova a contatto della superficie muraria. Al ridursi dell'UR dell'aria, il flusso, quindi la quantità di umidità tende ad aumentare. Contemporaneamente si riduce, non proporzionalmente, l'altezza del fronte di risalita, ovvero l'altezza della macchia umida. Paradossalmente, se hai l'aria molto secca, è vero che la quantità di umidità trasferita dal muro all'aria aumenta, anche se in misura piuttosto contenuta, ma è anche vero che l'altezza della macchia umida si riduce, cioè la vedi meno.
Quindi passi da una situazione iniziale (senza deumidificazione) di flusso moderato, con elevata altezza della macchia umida, ed elevata UR interna, a quella di deumidificazione, con flussi aumentati, ma con bassa UR ambiente e con riduzione della macchia umida.
La seconda condizione, come vedi è nettamente preferibile alla prima, nonostante vi sia una maggiore quantità di acqua evaporata.
In ogni caso le considerazioni appena esposte, sono applicabili soltanto ai casi di risalita, e non a quelli di umidità condensativa, come nella situazione allo studio.
Come vedi c'è molta confusione sul tema dell'umidità domestica, anche da parte degli esperti, o presunti tali.

Saluti
Il medico della casa
Milano


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