A proposito, Arka, anche se immagino lo sappia già..
Festeggiati i 50 anni (1965-2015) dalla riedizione delle collezioni
LC da parte dei fratelli Cassina, che, in un'operazione commerciale/culturale da mercante d'arte analoga a quella di Gavina (Simon, l'anno scorso anche quella linea è passata a Cassina), alla morte dell'architetto svizzero acquista i diritti dei pezzi ideati da Le Corbusier, Jeanneret e Perriand.
Nascerà così la collezione 'I Maestri', catalogo proposto in stretta collaborazione con la Fondazione Le Corbusier e gli eredi di Perriand e Jeanneret, rieditando e riattualizzando (in tutto sono diventati una ventina), spesso producendo dei pezzi rimasti in soffitta o dei progetti polverosi abbandonati nei cassetti della casa dei designer.
Tra le novità le nuove finiture proposte per questi classici della modernità, come la versione della poltroncina
LC2 in piuma che conferisce ai cuscini, molto morbidi, un aspetto 'esploso', o l'
LC6 col piano in marmo Carrara, oppure la vernice bianca per le sedie
Tulu.
Pregiati i tessuti materici (già indicati un paio di anni fa) inseriti in catalogo per gli imbottiti, come pure il
Maralunga di Magistretti in rosso e nuove cuciture, o quello nuovo di Lissoni (
Scighera), o, il riedito tavolino tondo della Perriand,
Rio (1962, riproposto poi per l'ambasciata giapponese a Parigi), costituito da sei sezioni a spicchi accostati, non allineati e di diverso raggio.
Belle le poltrone
Antropus di Zanuso: alla fine degli anni '40 'La Famiglia Antropus' di Thornton Wilder fu tra le prime commedie allestite nel Piccolo Teatro di Milano, per la quale Zanuso fu incaricato di studiare scene ed arredi. Tra questi le poltroncine in cui utilizzò i nuovi materiali in corso di sperimentazione (poliuretano espanso) alla quale diede appunto il nome
Antropus.
Ultima nota, il tavolo
Sarpi di Carlo Scarpa, un pezzo d'eccezione, col piano in essenza.