Re: TAVOLO MODERNO, SEDIE CLASSICHE: VI PIACE?

#31
arkadin ha scritto: ...e con il tavolo non fanno a pugni
Opinione tua personale come la mia, ma per me fanno a pugni con il resto del mondo. E personalmente, non credo neanche che la loro simiglianza alle vecchie sedie di formica sia un plus, considerato che quelle sedie erano già brutte nel passato e comunque la realizzazione abbastanza mediocre (vedi viti a vista, tappi neri sui tubolari e immagino il resto che non si vede ...). Poi oh...se facciamo passare queste, possiamo tranquillamente chiudere i negozi :mrgreen:
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Re: TAVOLO MODERNO, SEDIE CLASSICHE: VI PIACE?

#41
Peppezi ha scritto:
arkadin ha scritto: ...e con il tavolo non fanno a pugni
Opinione tua personale come la mia, ma per me fanno a pugni con il resto del mondo. E personalmente, non credo neanche che la loro simiglianza alle vecchie sedie di formica sia un plus, considerato che quelle sedie erano già brutte nel passato e comunque la realizzazione abbastanza mediocre (vedi viti a vista, tappi neri sui tubolari e immagino il resto che non si vede ...). Poi oh...se facciamo passare queste, possiamo tranquillamente chiudere i negozi :mrgreen:
Eppure ce n'è di cucine vintage/industrial nei cataloghi odierni di cucine popolate da queste sedie.

Sulle sedie di fòrmica progenitrici di quelle successive in laminato, vintage ed anni '50, è fiorito e fiorisce da anni un revival.
E, consideravo la scelta di queste sedie, molto diffuse mezzo secolo fa - essendo panorama consueto nelle cucine dei nostri nonni - molto meno banale di tante altre viste qui.
Ricordo un paio di modelli deliziosi d'autore, della RIMA, e mi sembra progetto di Roberto Menghi, in tubolare/fòrmica: come le ritrovo le posto. Sulla produzione in fòrmica ancora misconosciuta (cucine, sedie e suppellettili di fine '40 fino ai pieni '60) trovo che la storia del design sia ancora da scriversi.

Sulle viti a vista e comunque sulla tecnica costruttiva in evidenza, la storia del design e del gusto ci ha insegnato che non sempre significa antiestetico.
Poi, chiaro, non tutti i modelli sono uguali.
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Poi oh...se facciamo passare queste, possiamo tranquillamente chiudere i negozi :mrgreen:
Infatti questo è un forum di utenti ed appassionati, per larga parte, non di negozianti e se le attività chiudono, non è certo colpa delle sedie anni '50.
Mi preoccuperei semmai che quelle sedie non fossero costate troppo. La scelta di pezzi vintage e d'occasione, chiaramente per certe cose, di questi tempi, è quasi d'obbligo.
Ultima modifica di lot il 15/03/16 8:16, modificato 4 volte in totale.

Re: TAVOLO MODERNO, SEDIE CLASSICHE: VI PIACE?

#44
lot ha scritto: Mi preoccuperei semmai che quelle sedie non fossero costate troppo. La scelta di pezzi vintage e d'occasione, chiaramente per certe cose, di questi tempi, è quasi d'obbligo.
diana cacciatrice ha scritto:
Peppezi ha scritto:Senza offesa, avrei lasciato le sedie in paglia che c'erano già piuttosto che mettere quelle sedie.
Anch'io le odio, ma erano in regalo col tavolo e, come detto, appena abbiamo disponibilità cestineremo il tutto :)

un pensiero in meno :lol:
"Dietro un miraggio c'e' sempre un miraggio da desiderare"

Re: TAVOLO MODERNO, SEDIE CLASSICHE: VI PIACE?

#45
Peppezi ha scritto:
arkadin ha scritto: ...e con il tavolo non fanno a pugni
Opinione tua personale come la mia, ma per me fanno a pugni con il resto del mondo. E personalmente, non credo neanche che la loro simiglianza alle vecchie sedie di formica sia un plus, considerato che quelle sedie erano già brutte nel passato e comunque la realizzazione abbastanza mediocre (vedi viti a vista, tappi neri sui tubolari e immagino il resto che non si vede ...). Poi oh...se facciamo passare queste, possiamo tranquillamente chiudere i negozi :mrgreen:
certo sono opinioni, non valutavo tanto i valori costruttivi (non le ho mai provate) ma formali, le sedie in paglia forse di struttura più corpulenta e a mio avviso meno consimili al tipo di tavolo.
sulle viti o in generale gli aspetti costruttivi a vista (e realizzazione) ci sono esempi come prouvé già postato da lot poco sopra:

fauteuil direction (vitra ma anche moma the collection)
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o Poul Kjaerholm pk8 e pk9 (fritz hansen):
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La tre pezzi di franco albini (cassina):
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o enzo mari con la sua SEDIA1 - chair in cui la forma corrisponde al significato dell'oggetto stesso, alla ragione per cui esso viene costruito e nell'autoprogettazione se ne ricerca la sua essenza:
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o più contemporanea la rover chair di ron arad (vitra ora fuori produzione) battuta in asta da christies a cifre da capogiro e ispirata agli object trouvé duchampiani ma anche a breuer e prouvé:
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non mi sento di esprimermi per valori assoluti neanche sulle sedie in paglia, trovo molto bella la carimate di magistretti (cassina):
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e le stesse sedie anni '50 citate sempre da lot in casa di una collezionista di arte contemporanea e senior specialist per christies su living di marzo, fòrmica e viti anche qui:
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(qui l'articolo completo: http://living.corriere.it/case/new-clas ... gn-genova/)
Sciocco è quell'uomo che paga due volte per la stessa cosa.