Maryuser ha scritto:
Stefania hai fatto la tua scelta?
Ancora no. .aspettiamo un preventivo che dovrebbe farci fare un amico. ..e poi dobbiamo aspettare dei chiarimenti da oknoplast...il venditore era fuori sede. E poi dovremmo decidere...finalmente
Moderatore: Steve1973
Maryuser ha scritto:
Stefania hai fatto la tua scelta?
La stessa identica cosa la avresti ottenuta anche con l'alluminio a taglio termico.Maryuser ha scritto:Ho valutato il Pvc perché isolando di più ,con una buona posa potrebbe evitare ponti termici
Quest'ultimi ove fosse stato possibile era meglio toglierli.Maryuser ha scritto:dovuti a falsi telai ancora in ferro zincato
Migliori? termiche si, acustiche no, per avere elevate performance acustiche ci vuole un vetro spesso e pesante! e quando le dimensione delle finestre sono grandi io preferirei/avrei più fiducia dell'alluminio sulla tenuta del peso piuttosto che il PVC.Maryuser ha scritto:.....oltre alle migliori performance termiche e acustiche.....
posando invece alluminio non so .. anche se il serramentista che mi haproposto i serramenti in alluminio xdice che con il taglio termico non accade nulla.....
Errato!Ungiornodifinestate ha scritto:
Migliori? termiche si, acustiche no, per avere elevate performance acustiche ci vuole un vetro spesso e pesante!
E dov'è che io avrei detto questo?SOLARI 1921 ha scritto: Errato!
non si possono definire le prestazioni fonoisolanti di un serramento partendo unicamente dalle prestazioni del vetro.
Sottoscrivo tutto, mi rimane difficile capire il perchè una finestra in PVC debba essere scontata una posa in opera ineccepibile e se in Alluminio invece NO.SOLARI 1921 ha scritto:"E' abbastanza evidente che una finestra composta da una vetrata altamente fonoisolante, montata in un telaio con scarse prestazioni acustiche, ha uno scarso potere fonoisolante complessivo.
Il risultato ottimale in termini di isolamento acustico si ottiene armonizzando i vari elementi presenti nel foro finestra (giunti, telaio, guarnizioni, vetrata).
Ma che razza di osservazione è? o la argomenti oppure è tifo da stadio.SOLARI 1921 ha scritto: Fra un profilo telaio in PVC ed uno in alluminio, quello che offre maggiori prestazioni di isolamento acustico è il PVC.
Io Sto con Solari al 100%, ho letto ciò a cui ti riferisci e non ha scritto nulla di falso e tendenzioso.Ungiornodifinestate ha scritto:SOLARI 1921 ha scritto:
Sottoscrivo tutto, mi rimane difficile capire il perchè una finestra in PVC debba essere scontata una posa in opera ineccepibile e se in Alluminio invece NO.
(Ossia, la capisco benissimo conoscendoti ed avendo letto cosa hai scritto sul tuo sito)
Mi sarei stupito del contrario,cambiarefinestre ha scritto: Io Sto con Solari al 100%, .....
Io non ho fatto nessun paragone ma semplicemente richiamato le leggi della fisica, poi, 15 gg. fa hai chiesto a me sull'alluminio dicendo che tu non ne sapevi praticamente nulla, ora invece sei diventato esperto di HP60?cambiarefinestre ha scritto: E' anche vero che molti montano pvc sempre con viti e la ditata di acetico.
E poi scusami tornando indietro nella discussione, ma davvero vuoi paragonare un Geal HP600, un termoarredo da 52mm assemblata con 4 squadrette ad una finestra di Finstral o Internorm.
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Dai su non scherziamo, ogni tanto una constatazione oggettiva falla anche tu.
Buona giornata anche a te.Ungiornodifinestate ha scritto:Ale, qua ti sbagli, vattelo pure a cercare, perché quell'intervento non era riferito a me, ma ad un altro utente.cambiarefinestre ha scritto:
Mi sarei stupito del contrario,anche tu hai espresso pareri e opinioni piuttosto pesanti su tuoi colleghi, tanto da indurre uno di questi a iscriversi al forum per rispondere
e che ovviamente non hanno fatto seguito tue repliche.
E' vero che sono contro ad un certo modo di lavorare e non faccio nulla per nasconderlo , ma di certo non ho mai menzionato aziende o persone in particolare.
Alessandro, mi sorprendi...Io non ho fatto nessun paragone ma semplicemente richiamato le leggi della fisica, poi, 15 gg. fa hai chiesto a me sull'alluminio dicendo che tu non ne sapevi praticamente nulla, ora invece sei diventato esperto di HP60?
A parte che basta cercare su google e trovi la scheda tecnica di qualsiasi profilo.
Ad oggi Un minimo di conoscenza del settore credo di averla acquisita.
So bene cosa mi circonda e cerco di capirne pregi e difetti, ma il 52mm è un termoarredo con maniglia. Mi spiace.
.Ma caro Marco, ripeto, nulla di personale con te e con Filippo, io rispetto ma non condivido questo vostro modo di sparare addosso alla concorrenza consci di stare sul gradino superiore
Convinto te per me va bene così.
Se la mia colpa è prendere posizioni nette su argomenti, beh sono felice che tu non condivida.
Inoltre le persone che leggono sono libere di dissentire e non prendere in considerazione ciò che scrivo.
Il confronto a mio avviso è più che civile.Se posso e ripeto se posso, consiglierei un minimo rispetto ed un confronto più civile, altrimenti me ne farò una ragione.
Non è necessario che ogni volta il parere sia diverso dal tuo, si debba sempre parlare di rispetto e civiltà.
Ti ho chiesto di essere più obiettivo, perché il paragonare tecnicamente una finestrella da 52mm a Internorm o Finstral proprio non esiste.
Capisco che non ti piaccia sentir parlare di radiatori, ma stiamo parlando di un profilo, non di una categoria di persone, di mamme o altro.
A volte mi sembra che ti erga a paladino di tutti i serramentisti che fanno alluminio, ma non credo gli serva un super eroe.![]()
Ciao Raga
Caro Ungiornodifinestate, ormai scorrazzi in questo spazio scrivendo e straparlando (come nel grassetto sopra), conducendo questa tua battaglia personale degna di un opera di Cervantes.Ungiornodifinestate ha scritto: Ma caro Marco, ripeto, nulla di personale con te e con Filippo, io rispetto ma non condivido questo vostro modo di sparare addosso alla concorrenza consci di stare sul gradino superiore.
Se posso e ripeto se posso, consiglierei un minimo rispetto ed un confronto più civile, altrimenti me ne farò una ragione.
Ciao Raga
Si ma quello che mi chiedo io è: Perchè non ti fai il tuo onesto lavoro senza andare a guardare o criticare gli altri? ma te lo dico non perchè ti voglio male, il contrario forse.cambiarefinestre ha scritto:
..........
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Buona giornata anche a te.
A proposito di opera, qua sopra hai recitato la tua di operetta, sotto il meritato applauso.SOLARI 1921 ha scritto: Caro Ungiornodifinestate, ormai scorrazzi in questo spazio scrivendo e straparlando (come nel grassetto sopra), conducendo questa tua battaglia personale degna di un opera di Cervantes.![]()
Un proverbio napoletano recita: "a lavà 'a capa O' 'ciuccio, se perde 'o tiemp, l'acqua e 'o sapone"
Non cambia di molto il mio consiglio ad un ragazzo giovane di 30 anni "Tu fai il tuo e non ti curar di quel che fanno gli altri"cambiarefinestre ha scritto: Ale, qua ti sbagli, vattelo pure a cercare, perché quell'intervento non era riferito a me, ma ad un altro utente.
Un intervento di questo genere mi fa venire in mente il marchese del grillo.Michy295 ha scritto:Ogni cosa, in qualsiasi settore, ha le sue evoluzioni.
Perchè il mondo cambia, cerca di "avanzare" tecnicamente e prestazionalmente.
Le finestre in alluminio rappresentano l'obsoleto e, benchè a volte siano più gradevoli di tante finestre in pvc, non si può prescidere, al giorno d'oggi, da una qualità che sia soprattutto a livello di risparmio energetico.
Link diretto: http://www.guidafinestra.it/news/econom ... ate-56900/02 febbraio 2015 Sostenibilità: Differenze minime tra i materiali per finestre e facciate Lo afferma uno studio di Drees & Sommer in collaborazione con PE International, realizzato per conto della EAA-European Aluminium Association L’ultima voce sul tema della sostenibilità dei materiali per facciate e finestre viene dalla Germania. La pronuncia lo studio di consulenza nel campo del real estate Drees & Sommer, 1770 dipendenti, 45 anni di attività a livello mondiale nei settori del “development management, infrastructure consulting, project management, real estate consulting and engineering”. In collaborazione con PE International, società operante nel campo della consulenza e dei servizi per la sostenibilità, ha condotto a termine uno studio sulla sostenibilità dei diversi materiali utilizzati nelle facciate e nelle finestre. Lo studio, che è stato realizzato per conto della EAA-European Aluminium Association, ha per obiettivo garantire la trasparenza delle scelte a clienti e investitori.Il rapporto intitolato “Valutazione di sostenibilità di finestre e facciate continue” consta di 87 pagine in lingua inglese (qui il pdf). Nove i capitoli che lo compongono:-Introduzione e obiettivi;-Executive Summary;-Descrizione dei sistemi di facciate e di finestre;-Simulazione termica;-LCC-Analisi dei Costi del Ciclo di Vita;-LCA-Valutazione del Ciclo di Vita;-Valutazione approfondita;-Riferimenti;-Valutazioni dei revisori.Lo studio ha preso in esame i differenti aspetti della sostenibilità dei materiali per finestre (alluminio, legno, legno/alluminio e PVC) e per facciate (alluminio, legno e legno/alluminio). E’ stato preso in esame l’intero ciclo di vita dalla produzione alla fine vita. Per la modellizzazione della fase utilizzo dell’utenza sono stati presi in considerazione due ambienti standardizzati rispettivamente per uso residenziale e uffici in due climi diversi (Berlino e Roma). Come riferimento per l’edificio residenziale si è assunta una finestra tipo a due ante da 3,75 m2 (forse un po’ troppo generosa di dimensioni), mentre per l’edificio a uffici si è scelta una struttura a facciata continua a montanti e traversi da 14 m2.I materiali per finestre e facciate sono stati analizzati sotto gli aspetti ecologici, economici, funzionali e sociali. Il risultato chiave del Rapporto è che nessun materiale offre le migliori prestazioni di sostenibilità secondo tutti i criteri individuati e che, ad una vista d’assieme, i diversi materiali sostanzialmente si equivalgono, sempre dal punto di vista della sostenibilità. L’opinione corrente che il legno sia il materiale più sostenibile per serramenti e facciate è ampiamente diffusa. Per verificare questa affermazione tenendo conto di tutti i fattori di sostenibilità il team di lavoro della Drees & Sommer ha intrapreso uno studio olistico focalizzato sull’Europa. L'obiettivo è stato quello di confrontare la performance di sostenibilità dei materiali comunemente usati nella costruzione di facciate e finestra - alluminio, legno e PVC - in base a riconosciuti criteri pratici. Criteri ecologici, economici, funzionali e sociali sono stati applicati sulla base dei tipici sistemi di certificazione di sostenibilità per gli edifici commerciali e residenziali. Gli esperti del team di lavoro hanno determinato e confrontato i fattori tra cui gli audit ambientali, i costi del ciclo di vita, i calcoli di comfort, e la separabilità dei materiali. Nella valutazione approfondita, fondata su una lista molto articolata di indicatori, i vantaggi e gli svantaggi dei diversi sistemi sono stati stimati con i crediti 0 (negativo), 1 (neutro) e 2 (positivo).Uno dei risultati chiave dello studio è che nessun materiale offre sempre le migliori performance di sostenibilità in tutti i criteri. Le prestazioni generali variano solo di una decina di punti percentuali rispetto alla media, con tutti i materiali che si rivelano sostanzialmente ben performanti. Lo studio ha anche mostrato, affermano gli autori, che i requisiti delle risorse e dei costi del ciclo di vita durante la fase di esercizio sono di notevole importanza.Riportiamo nella gallery, e solo a titolo di curiosità e di stimolo alla lettura dello studio, qui sopra allegato in pdf, i due grafici che riassumono le conclusioni del Rapporto.Il primo (fig. 1) riguarda le facciate continue per uffici. Sulla base della metodologia quantitativa scelta per questo progetto, le facciate in alluminio raggiungono la prestazione massima di sostenibilità con un punteggio di 92% dei crediti totali a fronte dell’80% delle facciate in legno/alluminio e del 76% di quelle in legno.Per quanto riguarda le finestre (fig. 2), la stessa metodologia ha portato le finestre standard in alluminio a raggiungere il 93% dei crediti, quelle in legno/alluminio l’83%, quelle in legno l’82% e quelle in PVC l’84%. Più alti i punteggi per le finestre risultanti da best practices dove gli scores variano dal 97% (alluminio) all’87% (PVC). Con una puntualizzazione degna di essere messa in rilievo da parte degli autori dello studio: “considerando la quota parte di soggettività associata alla definizione dei criteri di valutazione, la variazione nei risultati finali non può essere considerata molto significativa”. Ad una prima lettura emergono alcune considerazioni.La prima è che mancava da un po’ di tempo uno studio sulla sostenibilità dei diversi materiali per facciate e serramenti. Lo studio di Drees & Sommer riempie questo vuoto. Esso permette un passo in avanti sulla strada della conoscenza apportando un prezioso e serio contributo di aggiornamento sulle metodologie di valutazione della sostenibilità. Sarebbe sicuramente sbagliato ritenere a priori che le conclusioni dello studio possano dipendere dall’identità del committente, ovvero la European Aluminium Association. Certamente lo studio riequilibra le conclusioni di qualche altro studio e certe opinioni correnti mai suffragate da dati di fatto. E, in ogni caso, ha l’onestà intellettuale di riconoscere la forza della soggettività di alcuni criteri di valutazione.La seconda considerazione riguarda il metodo adottato nella stesura del documento finale che contiene
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