Buonasera a tutti.
Sono ad aggiornarvi sulla situazione in casa.
Premetto che sarà un LUNGHISSIMO COMMENTO dato che è passato del tempo e che sono accadute diverse cose.
Dall'ultima volta in cui ho scritto sono intervenute diversi "tecnici", alcuni a titolo assolutamente gratuito (e non mancherò di citarli per ringraziarli), a tentare di risolvere la nostra situazione.
La signora presso la quale abbiamo acquistato la cucina (in provincia di Varese, dato che il mio compagno lavora là) nel tentativo di aiutarci e di accelerare i tempi della consegna della cucina (che ha in negozio da mesi) ci ha messo in contatto col suo posatore di fiducia, posatore certificato Bona. Un signore gentilissimo che in tempi record (con le tempistiche dovute alla distanza) ha realizzato un campione con una la vernice all'acqua Bona Traffica Natural, 3 mani.
Purtroppo anche sul campione dopo qualche giorno sono emerse le stesse problematiche presenti sul nostro pavimento. Il signore in questione si è quindi offerto di ripetere la verniciatura sostituendo all'ultima mano di Traffic Natural una mano di Traffic HD opaca. Devo dire che la bellezza della vernice Bona colpisce, tuttavia anche in questo caso in alcune zone del campione si presentavano ancora le "bollicine", sebbene il fatto che fossero in zone limitate ci faceva ben sperare.
Dopo vari ripensamenti, il nostro parquettista si è convinto a rifare il lavoro con vernice Bona, confrontandosi telefonicamente anche col tecnico Bona, altra persona squisita. Dopo ulteriori ritardi finalmente lunedì e martedì abbiamo eseguito la terza levigatura e la quarta verniciatura con Bona. I difetti si sono ripresentati fin dalla prima mano e si sono accentuati con la seconda, tanto che il tecnico Bona ci ha dissuaso dal procedere con la terza per non sprecare inutilmente materiale.
Sono sconsolata.
Tuttavia, memore delle parole dell'espertissimo posatore certificato Bona che aveva confermato i dubbi del mio posatore e dei tecnici Renner sul fatto che il mio legno non fosse Cabreuva Pardo ma altro legno (lui ha "diagnosticato" guatambù evaporato, cosa che temevo) e che io fossi stata frodata, ho inviato un campione del mio legno all'IVALSA CNR di Sesto Fiorentino, di preciso al Laboratorio di riconoscimento anatomico delle specie legnose, chiedendo che venisse effettuata una perizia. La perizia mi costerà circa 200 euro, ancora il materiale non è giunto a destinazione, ma ho potuto parlare con due gentilissime persone, in particolare un ricercatore che si occupa specificamente di problematiche legate alla posa in opera di parquet, che hanno voluto visionare fotografie, schede tecniche dei prodotti utilizzati (che comunque conoscono), etichetta e documentazioni rilasciatemi.
Fatto presente questa decisione all'agente Tavar che nei precedenti 3 mesi ci aveva trattato in maniera piuttosto superficiale imputando i nostri problemi alla vernice Renner e all' "imperizia" del posatore (16 anni di esperienza... poi, per carità, tutti possono sbagliare..) nella verniciatura, sono stata immediatamente ricontattata. L'agente Tavar ha candidamente ammesso che il mio legno non è Cabreuva ("lasci perdere la perizia, glielo dico io che non è Cabreuva") dopo che in più occasioni, di fronte ai dubbi di tecnici e posatori, aveva sempre confermato che lo fosse. Mi ha proposto un sopralluogo con un suo posatore di fiducia che ha posato - a suo dire - lo stesso mio legno qualche mese in una villa a qualche km dalla mia città, 200 m quadri su due piani, di cui 100 mq proprio a spina.
Stamattina è avvenuto il sopralluogo nel nostro appartamento: dopo avermi confermato, come sospettavamo, che si tratta di Guatambù evaporato (= Cabreuva dorada e non Cabreuva Pardo, anche se lui continua ad insistere sul fatto che sono la stessa cosa, si tratta solo di nomi commerciali differenti a seconda del tipo di "evaporazione" che subisce il legno) mi dice che si trattava di una rimanenza di magazzino che lui mi ha venduto ad un prezzo speciale dato che Tavar non tratta più quella tipologia di legno (15 euro più iva per un listoncino massello di guatambù evaporato mi pare tutto tranne che un prezzo speciale, dato che a qualche euro in meno avevo trovato una splendida partita di rovere scelta nodino della Berti a pochi km da casa.. ho scelto il Cabreuva per il colore e perché credevo si trattasse di un altro legno con caratteristiche adeguate al nostro ambiente e alla verniciatura all'acqua che avevo esplicitamente richiesto, non certo per il prezzo). Mi propone poi di far rifare il lavoro al
suo posatore, con le
sue vernici all'acqua (è anche agente Vermeister, ma noi abbiamo ancora una confezione di Bona Traffic..),
a nostre spese.
Secondo lui, infatti, il difetto è dovuto al fatto che il nostro posatore è stato "scarso" con la prima mano (anche se il povero - per la scomodissima posizione di chi deve giudicare il lavoro di un collega - posatore che lo ha accompagnato nel sopralluogo ha detto che c'erano alcuni difetti ma la levigatura era perfetta e anche la seconda mano era stesa benissimo). Se lo fa fare al suo va tutto a posto. Per "venirci incontro" (in fondo siamo solo alla QUARTA LEVIGATURA DI UN PAVIMENTO POSATO DA POCHI MESI) ci sconta 200 euro.
Nel pomeriggio ho sentito il dottor B. del CNR IVALSA, esperto di parquet (il tecnico che stilerà la perizia e la relazione sul campione che ho inviato), che ritiene che il difetto (dai dati che ha a disposizione lui, naturalmente) sia pressoché totalmente (o quasi) imputabile alla tipologia di legno a contatto con le vernici all'acqua. Mi dice che i legni evaporati hanno assorbimenti estremamente eterogenei e sempre difficoltosi, che l'unico modo per risolvere il problema sarebbe fare un tossicissimo fondo poliuretanico o acrilico, comunque a solvente, per isolare il legno dai materiali sovrastanti (le vernici poliuretaniche oltre a darmi problemi di asma e a non piacermi esteticamente, dovrebbero essere messo al bando a breve: perché devo mettermi in casa qualche cosa che, per anni, mi renderebbe impossibile soggiornarvi? Quando sono andata a scegliere il legno sono stata molto chiara sulle mie necessità di salute, tanto che anche sulle pareti ho fatto tinteggiare con una vernice ai silicati). In alternativa si potrebbe utilizzare un olio, che tuttavia non garantisce il risultato omogeneo dato che anche l'assorbimento di olio sui legni evaporati resta sempre un'incognita. Bisognerebbe fare delle prove su alcuni metri quadri di pavimento.
Se la soluzione fosse l'olio mi andrebbe anche bene, anche se quando ho pensato al parquet non avrei pensato alla manutenzione di un oliato, soprattutto in un ambiente come la cucina. Il problema è che nessuno, a questo punto, mi garantisce neppure la riuscita con l'olio.
Ci sono poi altri aspetti di cui vi parlerò appena avrò qualche certezza in più, pare che manchino marcature obbligatorie per legge e la denominazione della specie botanica (che guarda caso non coincide con quanto dichiarato in etichetta come denominazione commerciale), anche questa credo obbligatoria per legge.
Chiedo a voi come dovrei comportarmi ora, sperando che quanto accaduto a me possa essere utile ad evitare tanti disagi ad altri.
Grazie.