Re: Lube specchietto per le allodole?
#16Per piscin e altri... mi ha patto piacere leggere i vostri commenti. Vuol dire che devo continuare in modo serio a proporre e propormi ai clienti e non Scendere nel ridicolo come certi miei "colleghi".
Moderatore: Steve1973
beh. Questo è un punto di vista un po' parziale. In realtà c'è un listino che indica un prezzo di riferimento. Questo prezzo viene indicato come "al pubblico" ma il termine in realtà è fuorviante e spesso travisato: è un prezzo "pubblico" o "esposto" o semplicemente "stampato". In altre parole è un NUMERO di riferimento che è il "numero" dal quale si parte a fare i conti sia della vendita sia delle tasse sia in acquisto. In realtà poi ci sono ditte con più sconto, meno sconto, listini comprensivi d'iva, listini iva compresa: in poche parole ogni listino ha un suo ricarico/sconto da farsi e da una ditta ad un altra possono esserci anche differenze madornali.ceskuz ha scritto: Quindi è tutto un bluff, è tutto studiato perchè psicologicamente allo sconto che ti viene mostrato il cliente tende a ragionare sul risparmio che ti viene mostrato, non sulla veridicità del prezzo.
Trovo che tutto questo, comunque, non sia bello perchè così facendo per il cliente si va a perdere la cognizione di causa sul vero valore che possono avere le cose.qsecofr ha scritto:ceskuz ha scritto:
Comunque sia il cliente finale dovrebbe essere interessato solo al prezzo finale. Il metodo di calcolo che porta al prezzo finale è solo una distrazione.... distrazione che evidentemente funziona e funziona anche alla grande tant'è che anche note catene usano questa via dello sconto generoso e della continua promozione e vista questa immane diffusione del "metodo" si fa anche fatica a considerare il rivenditore "disonesto": evidentemente certi privati si sentono tranquillizzati dal comprare con lo scontone del 50% e pertanto il rivenditore semplicemente accontenta la psiche del cliente.
Il prezzo può essere lo stesso, ma nel primo caso mi sa che è molto forte la sensazione di aver fatto un'affare, di aver preso qualcosa di maggior valore a un prezzo d'occasione. Sono d'accordo con qsecofr quando dice checla56 ha scritto:Domanda:
Cosa colpisce o attrae di più un potenziale cliente un mobile che listino viene 20.000EU e che scontato del 50% viene 10.000EU
o lo stesso mobile che listino viene 11.125EU e che scontato del 10% viene 10.000EU ?.....![]()
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cla56
Se la tecnica si continua a usare così intensivamente vuol dire che funziona. Però c'è una zona grigia tra "venditore irreprensibile" e "venditore disonesto" in cui si collocano quelli che ti scontano il 50%, quelli che firma subito perché la promozione scade tra 30 secondi. Per me un venditore del genere è un no secco, per qualcun altro sarà indifferente. Bisogna vedere sul lungo periodo quanto paga. Per fare un esempio extra-mobili, nell'ultimo anno ho incrociato sempre più spesso gente con pettorina di Unicef, Save the children, nomi di una certa fama e importanza quindi, che ti bloccano e chiedono soldi con un fare ricattatorio: se anche gli dai qualcosa la sensazione non è "che bello ho fatto beneficienza", ma "infami, mi hanno spillato soldi". Sinceramente il "nome" di associazioni che credevo meritorie mi è decisamente calato con sto sistema. Se continueranno a farlo però vorrà dire che funziona, idem dicasi cogli sconti del 50%.qsecofr ha scritto:distrazione che evidentemente funziona e funziona anche alla grande tant'è che anche note catene usano questa via dello sconto generoso e della continua promozione e vista questa immane diffusione del "metodo" si fa anche fatica a considerare il rivenditore "disonesto": evidentemente certi privati si sentono tranquillizzati dal comprare con lo scontone del 50% e pertanto il rivenditore semplicemente accontenta la psiche del cliente.
bayeen ha scritto:quello che dice Bukowski lo si riscontra anche in questo forum: c'è chi si informa in modo il più possibile approfondito cercando di capire cosa sta acquistando, chi vuole sapere se il prezzo è giusto, chi se è meglio A o B senza rendersi conto che sta confrontando mele e banane e se glielo fai notare non capisce/non gli interessa capire ma vuole solo sapere "cosa è meglio" come se ci fosse una risposta univoca, chi vuole sapere se lo sconto che gli hanno applicato è corretto, chi se gli fai un'osservazione non coglie e magari anzi si arrabbia, chi chiede aiuto e quando gli si propongono opzioni differenti le cassa tutte, etc. etc.
mnoga ha scritto:con me teatrino ancora peggiore, dopo la prima offerta se n'è uscito di nuovo dicendo che il direttore aveva autorizzato un ulteriore sconto.. al mio nuovo rifiuto è arrivato ancora il direttore per fare un'altra offerta.. ridicoli.
Oltretutto pure per me valeva ovviiamente solo quel giorno o "massimo massimo" domani.
Dopo 15 giorni telefonata per sapere se ero interessato ancora
In Abruzzo, ha acquistato diverse pagine del giornale "Il Centro" per un'inserzione pubblicitaria. Nella pubblicità indicava i prezzi di alcune composizioni e, se ben ricordo, anche la percentuale del finto sconto.frozenlady ha scritto:qua Lube negli ultimi anni è diventato il marchio di riferimento di vari mercatoni locali e catene che prima non esponevano brand...
non ho mai approfondito le loro tecniche di vendita, ma già questa diffusione massiva in centri low-cost locali mi pare poco convincente