Demolizione parziale muro portante

#1
Buongiorno a tutti, innanzitutto vi ringrazio come sempre per lo spazio concesso!

Vi scrivo perchè avrei bisogno di alcune delucidazioni circa la demolizione di un muro portante di un appartamento che ho acquistato da poco e che a breve sarà oggetto di totale ristrutturazione.
In fase di ristrutturazione avrei deciso di abbattere due muri portanti come da immagine sottostante.

Situazione Ante:
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Situazione Post:
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Calcolo ingegnere:
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Tale implementazione è supportata da relativo calcolo statico.

Oltre alle autorizzazioni comunali, quali altre mi servono? Leggendo su internet, alcuni sostengono che di legge si debba avere l'autorizzazione da parte dell'amministratore condominiale e di parte dei condomini, altri dicono che basti la delibera comunale. L'amministratore può eventualmente opporsi? Inoltre, non per sfiducia verso l'Ing., ma solo per sicurezza, i calcoli presenti nell'immagine sono corretti?

Per completezza di info, l'appartamento si trova al 6 piano di 7.

Grazie in anticipo delle vostre risposte!!

Re: Demolizione parziale muro portante

#2
Serve autorizzazione da parte dell'assemblea poichè si incide su parti comuni (la struttura)
i muri portanti costituiscono parti comuni dell'edificio, secondo quanto disposto dall'art. 1117 c.c., e sono pertanto da considerarsi beni condominiali.
L'art. 1102 del c.c., nel sancire il diritto di ogni partecipante alla comunione di servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne uso secondo il loro diritto, gli attribuisce la facoltà di apportarvi le modificazioni necessarie al suo miglioramento, ma non certamente la facoltà di eliminarla. Ne consegue che l'abbattimento di un muro portante di un edificio in condominio, incidendo sulla struttura essenziale della cosa comune e sulla precipua funzione, non può farsi rientrare nell'ambito delle facoltà concesse al singolo partecipante alla comunione dal citato art. 1102 c.c., ma costituisce vera e propria innovazione, soggetta, come tale, alle regole dettate dall'art. 1120 c.c., che richiede un'autorizzazione preventiva deliberata dalla maggioranza qualificata dei condomini, fermo restando il divieto di procedere ad innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano alcune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino.
Sicchè, dalla nota precedente è pacifico che debba essere chiesta l'autorizzazione al condominio e non sia sufficiente una semplice comunicazione.
Andrà - ovviamente- accompagnata da relazione tecnica dell'ing.

Riguardo ai calcoli, non è possibile verificarsi senza ulteriori dati però dal momento che l'ing. è civilmente e penalmente responsabile di quanto fa ( e dirige con DL della parte statica) direi di fidarsi.

Re: Demolizione parziale muro portante

#3
Olabarch ha scritto:Serve autorizzazione da parte dell'assemblea poichè si incide su parti comuni (la struttura)
i muri portanti costituiscono parti comuni dell'edificio, secondo quanto disposto dall'art. 1117 c.c., e sono pertanto da considerarsi beni condominiali.
L'art. 1102 del c.c., nel sancire il diritto di ogni partecipante alla comunione di servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne uso secondo il loro diritto, gli attribuisce la facoltà di apportarvi le modificazioni necessarie al suo miglioramento, ma non certamente la facoltà di eliminarla. Ne consegue che l'abbattimento di un muro portante di un edificio in condominio, incidendo sulla struttura essenziale della cosa comune e sulla precipua funzione, non può farsi rientrare nell'ambito delle facoltà concesse al singolo partecipante alla comunione dal citato art. 1102 c.c., ma costituisce vera e propria innovazione, soggetta, come tale, alle regole dettate dall'art. 1120 c.c., che richiede un'autorizzazione preventiva deliberata dalla maggioranza qualificata dei condomini, fermo restando il divieto di procedere ad innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano alcune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino.
Sicchè, dalla nota precedente è pacifico che debba essere chiesta l'autorizzazione al condominio e non sia sufficiente una semplice comunicazione.
Andrà - ovviamente- accompagnata da relazione tecnica dell'ing.

Riguardo ai calcoli, non è possibile verificarsi senza ulteriori dati però dal momento che l'ing. è civilmente e penalmente responsabile di quanto fa ( e dirige con DL della parte statica) direi di fidarsi.
Grazie mille Olabarch per la tua risposta!
Si, direi che avendo preso un Ing. che fa tutti i calcoli .. dovrei stare piuttosto tranquillo! :o :D
Ne approfitto per chiederti cosa ne pensi della soluzione post lavori? La nostra idea era quella di ampliare la zona giorno il più possibile, zona che solitamente si sfrutta maggiormente.

Re: Demolizione parziale muro portante

#8
Abbiamo parlato poco fa con l'amministratore condominiale ed a detta sua ha confermato che non ci sono problemi. Gli abbiamo fatto visionare insieme all'arch. tutta la documentazione che ci ha fornito l'Ing.... "dovremmo" essere a posto ... credo ..
Ora attendiamo solo il nulla osta da parte del comune.

Re: Demolizione parziale muro portante

#13
Lavori di questo tipo ne ho seguito tanti, anche molto complessi, ma qui mi sembra che si stia sottovalutando qualcosa.
Nella nuova configurazione, tutt'e due le travi gravano con metà del proprio carico sulla porzione di muratura che necessariamente diventa un pilastro. Domanda: il tutto avviene ammettendo un buon margine di sicurezza ai fini della stabilità? Poi, quand'anche si ottenesse la verifica dei carichi (secondo me non prima di rinforzare il pilastro), siamo sicuri di rientrare nei limiti delle deformazioni? Le due travi a quote diverse che effetti hanno sullo scarico delle azioni verticali? Il vincolo delle travi nella loro configurazione statica (soprattutto quella più lunga), è un incastro, una cerniera o un appoggio? E' stato valutato l'eventuale inserimento di un sistema ad arco di forze? E' stato previsto uno scarico delle azioni concentrate col criterio della omogenea distribuzione dei carichi (triangolare)?
Mi auguro che sia tutto ok. Se è stato considerato tutto, il lavoro è molto semplice e quasi banale.
Vorrei solo precisare che quando si lavora su una struttura esistente già stabilizzata dove i carichi e le azioni dei materiali hanno trovato nel tempo un loro equilibrio, realizzare lavori del genere significa rompere questo vecchio equilibrio per trovarne un'altro nuovo (possibilmente più stabile del primo).

Saluti
Il medico della casa
Milano


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