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da pigmos
Facciamo un po chiarezza. Prima di tutto cosa è domotica. Domotica non è semplicemente comandare le luci, domotica è far si che le varie componenti reagiscano in funzione di eventi e/o sensori per rendere più agevole la vita dell'utente sia su input dell'utente, che in automatico.
Detto questo, esso può controllare le luci, le prese, le tapparelle o il riscaldamento, ma si possono anche realizzare scenari complessi, automazioni mediante sensoristica, etc.
Per fare questo è palese che i vari componenti di un impianto elettrico civile non possono essere "stupidi" come quelli tradizionali, ma devono essere attivi, ossia in grado ci comunicare e reagire. Questo si ottiene con la comunicazione tra i vari componenti attraverso un "canale", esso può essere fisico e viene chiamato bus (un cavo dedicato) come negli impianti MyHome di bTicino o KNX (che in Italia è implementata da Gewiss), oppure senza fili, come nei sistemi ZIgbee (per esempio AVE, Vimar e ABB), Z-Wave o che utilizzano la WiFi.
Ovviamente il collegamento non è tra tutti i componenti, ma tra i componenti ed un cuore centrale, che viene chiamato Server. Per gli impianti senza fili esiste un altro (o più) componente che si chiama gateway, che porta su cavo quello che viaggia senza fili per collegarsi con gli elementi cablati.
In realtà, sebbene la maggior parte della logica è nel server, i componenti periferici sono anche essi intelligenti, in grado di reagire, in alcuni casi, in autonomo.
Pertanto l'unico elemento che c'è negli impianti domotici e non c'è in quelli tradizionali è il server, perché i pulsanti, le prese, i relay, etc. sono prodotti che hanno in più la logica, ma rimpiazzano quelli tradizionali.
Per capirci in altre parole, il frutto che hai nella cassetta non è lo stesso tra impianto tradizionale e domotico, per la domotica ci vuole un frutto dotato di comunicazione che è diverso da quello tradizionale (sebbene possa avere la stessa estetica ed avere la medesima funzione).
Non puoi, quindi, aggiungere l'elettronica ad un impianto tradizionale, è tutto l'impianto che deve usare componentistica ad-hoc. Che però, oggi, alla luce anche della concorrenza che si è creata, dei vari protocolli di comunicazione e standard, costa bene o male lo stesso. L'unico costo effettivo in più è il server e la sensoristica. Tuttavia io ritengo che un aumento del 10% rispetto ad un pianto tradizionale sia più consono. Ovviamanete il problema è che l'appetito vien mangiando e quando si notano le potenzialità, si aggiungono funzioni che fanno lievitare il prezzo, ma nella maggior parte dei casi, senza pensare a soluzioni estreme, concordo con un aumento di prezzo medio del 30%.
E' chiaro che il paragone è tra la realizzazione da zero di un impianto civile tradizionale ed uno domotico, non nell'adeguamento di un impianto esistente.