Gasperotti o Vighi?

#1
Salve a tutti,

devo scegliere tra due preventivi molto simili per una porta blindata classe 4:

-Vighi Top 2001
-Gasperotti Cilinder.70

Mi sembra che siano entrambe delle buone porte: esteticamente preferisco la Gasperotti perchè non ha cornici sul pannello interno, sul piano della sicurezza però il rivenditore della Vighi mi ha convinto di più, probabilmente perchè ha puntato sugli aspetti tecnici e mi ha fatto vedere l'interno della porta. Magari però la Gasperotti è altrettanto valida, solo non ho trovato un rivenditore altrettanto convincente, per questo chiedo a voi.

Indico solo alcune elementi che (non so dire quanto rilevanti da un punto di vista della sicurezza) ho riscontrato:
-Controtelaio: Vighi 25/10, Gasperotti 20/10
-Chiavistelli: Gasperotti due antitaglio, Vighi non escono fuori dalla serratura e sono autobloccanti
-Numero rostri: Vighi di più
-Protezione serratura: Vighi per tutta la lunghezza della serratura e con lastra in manganese, Gasperotti?
-Cilindro: Vighi Kaba Expert, Gasperotti Cisa AP3

Ripeto, non me ne intendo, forse le differenze in termini di sicurezza non sono rilevanti e so che i ladri dove vogliono entrano ma visto che sono a spendere cosa preferire?

Re: Gasperotti o Vighi?

#3
Entrambi i prodotti sono di buona qualità.
Personalmente preferisco Gasperotti per la tipologia di serratura e punti di chiusura...
Perchè spendere male i soldi per una cosa che ti deve proteggere e durare una vita?

Re: Gasperotti o Vighi?

#4
Grazie Gigiotto, visto che mi confermi che sono entrambe buone allora tendo per Gasperotti che mi piace un po' di più. Un paio di curiosità, se hai tempo, cosa intendi per la tipologia di serratura? I cilindri Kaba, forse per esterofilia, mi sembrano meglio: sarà che ho visto alcuni video sul lockpicking, mi tranquillizzi anche sui Cisa? Ultima cosa, che spero di riuscire a spiegare: la porta blindata va montata tra due pareti portanti senza alcuno "scalino" di muratura che protegga il controtelaio all'esterno, il venditore della Vighi mi ha fatto vedere un loro sistema per queste situazioni, una sorta di piattina a protezione del controtelaio, quello della Gasperotti ha detto che deve vedere, che una soluzione si trova. Io vorrei chiamarlo per un sopralluogo solo se sicuro di dargli il lavoro: tu sai se esiste una soluzione anche di Gasperotti per queste situazioni?
Ultima modifica di Donde il 10/12/17 15:08, modificato 1 volta in totale.

Re: Gasperotti o Vighi?

#5
Io porrei l’attenzione su alcuni dettagli, da non sottovalutare MAI, perché al giorno d’oggi si dovrebbero montare le porte blindate per proteggersi realmente dai malviventi e non soltanto come complemento concentrando la propria scelta sui pannelli in base alla modanatura, la laccatura, serigrafia, pantografo o altro. Come giustamente già accennato dal primo post, appare evidente che l’interesse è la sicurezza e concentrarsi o interrogarsi sugli elementi tecnici è fondamentale per la scelta di qualcosa che nasce (o perlomeno dovrebbe) con lo scopo di proteggere. Quindi, al momento della scelta della porta, chiediamoci alcune cose (e se non riusciamo a farlo, ribaltiamo la questione al venditore, che deve saper rispondere):
1- diametro delle viti filettate che tengono fermo il cilindro e di quanto entra la vite nel defender (fondamentale! Se la vite entra di poco ed è di sezione 5 mm il defender serve a poco, anche se è conico o come va di moda chiamarlo di recente, con antishock, ossia con una calotta che lo avvolge evitando lo strappo semplice con pinze o tubi)
2- effettiva validità del certificato anti effrazione della porta (alcuni sono ormai scaduti ma il talloncino applicato sulla porta non è aggiornato; li c’è da chiedere al venditore di chiedere al produttore copia del certificato in corso di validità)
3- come viene montato il controtelaio (se presente): è importante che sia murato con malta cementizia a presa normale con zanche di lunghezza minima 20 cm poste in diagonale rispetto alla profondità del muro, onde evitare lo scardinamento e offrire invece una migliore aderenza per via della maggiore superficie di aderenza; meglio se la parete è in mattoni pieni o calcestruzzo, mentre se è in mattoni forati, sarebbe consigliabile la posa di una rete elettro saldata con passo 20x20 all’interno, sotto la malta di finitura, per distribuire al meglio la spinta in caso di impatto ed evitare penetrazioni dai lati della porta (già avvenuto piú volte e da me visto di persona)
4- come è protetta la serratura dalla manipolazione (c’é una sbarra scatoletta nella zona dei catenacci? C’è una lastra antitrapano in prossimità degli ingranaggi?)
5- come reagisce la porta in caso di attacco? Vi è un blocco permanente dei catenacci in caso di estrazione forzata del cilindro o di tentativo di manipolazione con pinze?
Serve a poco concentrarsi sul numero di rostri, tant’è che ogni produttore ne mette in numero variabile ma minimo per superare la prova antieffrazione secondo la EN 1627.
Idem dicasi per i chiavistelli: se il prodotto è certificato, contano poco i chiavistelli e per il fatto che siano anti-taglio, beh è difficile che tra tutte le cose che un malvivente possa tagliare (cilindro e difender, lamiera battente, telaio,…) vada proprio a limare i catenacci, solitamente in acciaio cementato e cromato all’esterno. Anche il fatto che siano ganci piuttosto che perni, cambia poco (anche perché un catenaccio deformato è difficile da ritrarre e i malviventi agiscono sulla serratura con la manipolazione proprio perché è più facile).
Ho conosciuto di persona Renato Gasperotti e Giorgio Vighi (quest’ultimo mancato qualche anno fa purtroppo) alle fiere di settore (l’allora Saie2) e ritengo facciano buoni prodotti, ma credo sia importante sincerarsi degli aspetti sopracitati, in quanto le tecniche si evolvono, i ladri pure e i produttori non sempre (non mi riferisco a questi due, ma in generale) sono attenti a questi aggiornamenti tecnici, quanto piuttosto alle certificazioni ambientali, di produzione, risparmio energetico (per carità, importantissime, ma senza trascurare l’obiettivo primario però).
Nel seguente post scritto da me tempo fa segnalavo alcuni problemi e davo consigli ad un altro interessato:

viewtopic.php?f=15&t=116722&start=15
Without style, Life would be a mistake

Re: Gasperotti o Vighi?

#6
100matteo ha scritto: Quindi, al momento della scelta della porta, chiediamoci alcune cose (e se non riusciamo a farlo, ribaltiamo la questione al venditore, che deve saper rispondere):
1- diametro delle viti filettate che tengono fermo il cilindro e di quanto entra la vite nel defender (fondamentale! Se la vite entra di poco ed è di sezione 5 mm il defender serve a poco, anche se è conico o come va di moda chiamarlo di recente, con antishock, ossia con una calotta che lo avvolge evitando lo strappo semplice con pinze o tubi)
2- effettiva validità del certificato anti effrazione della porta (alcuni sono ormai scaduti ma il talloncino applicato sulla porta non è aggiornato; li c’è da chiedere al venditore di chiedere al produttore copia del certificato in corso di validità)
3- come viene montato il controtelaio (se presente): è importante che sia murato con malta cementizia a presa normale con zanche di lunghezza minima 20 cm poste in diagonale rispetto alla profondità del muro, onde evitare lo scardinamento e offrire invece una migliore aderenza per via della maggiore superficie di aderenza; meglio se la parete è in mattoni pieni o calcestruzzo, mentre se è in mattoni forati, sarebbe consigliabile la posa di una rete elettro saldata con passo 20x20 all’interno, sotto la malta di finitura, per distribuire al meglio la spinta in caso di impatto ed evitare penetrazioni dai lati della porta (già avvenuto piú volte e da me visto di persona)
4- come è protetta la serratura dalla manipolazione (c’é una sbarra scatoletta nella zona dei catenacci? C’è una lastra antitrapano in prossimità degli ingranaggi?)
5- come reagisce la porta in caso di attacco? Vi è un blocco permanente dei catenacci in caso di estrazione forzata del cilindro o di tentativo di manipolazione con pinze?
1) Nel caso di Gasperotti il defender è ovale e fisssato con viti core. Il diametro delle viti penso che lo conoscano in pochi...io stesso non me ne sono mai preso il carico di conoscerlo. Ci sono altri elementi, secondo me, più importanti
2)La qualità di un prodotto non ha scadenza. Stiamo parlando di 2 delle aziende migliori sul mercato
3) Falso telaio Gasperotti ha zanche particolari. La rete elettrosaldata penso di averla vista usare pochissime volte in 25 anni
4) Piastra antitrapano esterna non basta?
5) se il defender fa la sua funzione, il cilindro non può essere estratto

Purtroppo non ho conosciuto il Sig. Vighi,ma conosco il progettista delle strutture Gasperott con cui ho passato diversi momenti di confronto sulle tecniche costruttive. Penso che la mia fiducia in questo marchio sia dovuta al fatto che le spiegazioni ed i particolari che ho visto sono molto più validi di tanti paroloni ( ed ho visto disegni di progetto in virtù della collaborazione che avevo all'epoca).

Detto questo: a protezione di un appartamento una classe 4 ben montata è più che sufficiente. Diversamente in caso di sicurezza maggiore trovo che chiedere informazioni su un forum sia una discriminante...
Perchè spendere male i soldi per una cosa che ti deve proteggere e durare una vita?

Re: Gasperotti o Vighi?

#7
Innazitutto grazie a 100matteo e gigiotto per le risposte.

Vi chiedo scusa se non ho risposto prima ma non mi era arrivata la notifica (probabilmente perchè non l'avevo attivata) delle vostre risposte e le ho viste per caso oggi.

Penso ora di avere le idee un po' più chiare su che cosa dare importanza, non ho bisogno altro che di proteggere la mia casa ma non mi va di spendere di più per un prodotto che non fa adeguatamente la sua funzione, perchè se è vero che alla fine si tratta di un deterrente non penso che la classe 4 sia per se sinonimo di qualità equivalenti tra produttori diversi.

Sul defender mi sembra che entrambe forniscono un ottimo prodotto: Gasperotti ne ha uno personalmente brevettato, Vighi monta tra i migliori di quelli in commercio.

La protezione della serratura penso che sia in entrambi presente, quella dei catenacci su Vighi sì, su Gasperotti non so (ma non mi sembrerebbe, nel caso, una differenza determinante).

I cilindri sono di aziende diverse ma non sono in grado di giudicarli, al più sono facilmente sostituibili.

E poi c'è il montaggio, ma per quello devo affidarmi al venditore che mi ispira più fiducia.

Insomma, grazie, mi sembra che entrambi mi abbiate rincuorato sul fatto che qualunque cosa scelga andrà bene.

Re: Gasperotti o Vighi?

#8
Ti auguro di non aver acquistato vighi. Dopo 4 anni la mia porta esternamente si è completamente opacizzata. E nella parte Superiore la vernice è completamente crepata. La ditta non mi ha fornito nessun tipo di assistenza dicendo che era colpa del sole e della pioggia. Quando l'abbiamo acquistata abbiamo scelto un pannello esterno molto più costoso degli altri che doveva resistere a sole ed intemperie. Mi hanno proposto la sostituzione facendomi pagare quasi l'intero importo. Ridicoli. Non mi sento di consigliare proprio a nessuno la ditta Vighi non sono stati per niente seri e sopratutto, nel mio caso, si è dimostrato un prodotto di pessima qualità.

Re: Gasperotti o Vighi?

#9
100matteo ha scritto:
03/12/17 19:56

Ho conosciuto di persona Renato Gasperotti e Giorgio Vighi (quest’ultimo mancato qualche anno fa purtroppo)
Ho conosciuto anche io Giorgio e approfitto di questo post per ricordarlo (anche se non c'entra nulla con l'argomento), perchè proprio in questi giorni mi è venuto in mente un aneddoto.
Un giorno sono andato da lui in azienda e ci ha portato a pranzo in una trattoria della zona (li, anche se scegli a caso, caschi sempre bene).
Alla parete c'era un bellissimo tondo di Ligabue, dipinto su assi di legno sconnesse.
La giovane cuoca ci ha spiegato di aver trovato in soffitta una tinozza della nonna, di quelle che si usavano per il bucato, sul fondo della quale Antonio Ligabue, allora ancora uno sconosciuto 'matto del villaggio', aveva dipinto una delle sue tigri in cambio di un pasto caldo.
Poi la tinozza era finita in soffitta, senza che nessuno sapesse che sul fondo c'era un dipinto di valore, finchè lei non l'aveva scoperto quando aveva deciso di fare pulizia.