#13
da M4tte0
Io invece continuo a ribadire che bisogna fare molta attenzione a ciò che si dice.
La realizzazione di un elemento d'arredo: armadi, cucine, madie o quel che sia, è un insieme di progettazione, realizzazione e corretta scelta dei materiali utilizzati. E' come un concerto di musica classica, per realizzare una buona sinfonia tutto deve suonare insieme correttamente, un elemento è imprescindibile dall'altro (sempre budget permettendo).
Descrivere una falegnameria del 2023 come un artigiano che armato di bostik e lima realizza le bordature è quanto di più distante dalla realtà media di chi opera nel settore. Tutti quelli che sono mediamente attrezzati ed organizzati ormai dispongono di bordatrici, sezionatrici e centri di lavoro imprescindibili per raggiungere un'ottima qualità realizzativa. Chi non ne dispone, nella peggiore delle ipotesi compra semilavorati, se non altro per il tempo necessario alla lavorazione manuale che la rende oltre che peggiore anche antieconomica.
Veniamo ora al capitolo materiali. Occorre precisare che qui ci addentriamo nel mondo della scienza/tecnica e non si può affatto parlare di pareri personali. Non è come dire che la cucina a me piace più gialla che bianca, ma ci sono dati oggettivi ed incontrovertibili.
Il truciolare per sua conformazione è un materiale estremamente poroso e poco resistente (meno negli anni precedenti dove anche l'industria si riforniva in larga parte di truciolare di puro pioppo, ai giorni nostri dove vige ormai l'utilizzo quasi totale di truciolare riciclato - almeno parlando di industria- la situazione è nettamente peggiorata).
La bordatura può anche essere fatta al laser, ma nessuno mai vi certificherà la totale impermeabilità da acqua e vapori. NB: Osserviamo bene cosa succede alle casse di lavandini e cappe aspiranti. Se abbiamo il dubbio che siano integre, usiamo un calibro per valutarne lo spessore.
Inoltre, provate a inserire una vite all'interno del pannello di truciolare con un semplice avvitatore. Poi toglietela. Cosa succede? La lamina attorno alla vite si sfalda e risulta praticamente impossibile rimetterla nello stesso foro con una garanzia di tenuta.
Inoltre, le ante ancorate a casse di truciolare tendono sempre a "dar giu" col tempo. Il momento di forza creato dal peso dell'anta (non indifferente, il truciolare è sensibilmente più pesante del multistrato) si sfoga sulle viti di ancoraggio delle cerniere e col tempo SI ALLENTANO. Dato di fatto.
Addirittura sentivo parlare prima di casse in MDF. L'MDF va bene per le ante laccate, MAI PER CASSE di cucine e armadiature. Col peso, si piegherà sicuramente.
Detto questo, mi rendo conto che probabilmente chi come me si occupa di legno-arredo ormai da molti anni ha profondamente fallito (non come impresa per fortuna, ma come difesa della propria immagine). Se, per un utente medio il cui "cuggino gli ha detto che..." una base in multistrato e una in truciolare a parità di qualità di lavorazione (non vedo perchè sto benedetto multistrato debba essere bordato male, visto che il macchinario è esattamente lo stesso!) sono equivalenti (o comunque l'uso del multistrato se ce lo possiamo permettere è inutile) abbiamo veramente perso qualche pezzo da qualche parte. Così come sentir parlare di cucine in truciolare che se bordate bene sono eterne è una semplice FALSITA'.
Ora, discorso diverso per chi magari non si può permettere di spendere ed ha budget ridotti la cui scelta qualitativa è praticamente inesistente, ma a parità di costo NON SONO LA STESSA COSA e potendo spendere non ci penserei due volte. E ribadisco, non è la mia opinione, ma un dato tecnico incontrovertibile.
Se avete piacere, vi realizzo anche un video esplicativo con entrambi i materiali perchè ritengo che sia interessante e necessario comprendere esattamente di cosa stiamo parlando.
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