ragazzi, ieri sera cìè stata l'assemblea di cooperativa di tutti i soci. Non vogli odilungarmi tanto ma è stato esposto questo: c'è stato un aumento dei costi ed un lavoro "straordinario" fatto in più dagli operai, che consiste nell'aver utilizzato più materiale (cemento, ferro, etc.) più ore di lavoro quindi più giornate lavorative a seguito del riempimento del terreno di tre dei 13 appartamenti costruiti. La zona dedicata agli scavi per questi tre appartamenti presentava tutta terra (e non roccia come gli altri) sotto il suolo. E' stato quindi necessario provvedere alla risoluzione del problema, "riempendo" con cemento, pilastri rinforzati che andavano 10 metri al di sotto del previsto e tutto ciò che comporta la realizzazione di ciò.
L'ingegnere del cantiere che ha presenziato l'assemblea ha spiegato ai soci che per questo lavoro non previsto prima ammonta ad una spesa pari a 1.300000 euro, da ripartire naturalmente tra i 104 soci assegnatari degli appartamenti. Lui spingerà col costruttore a trattare per un prezzo più basso, ed intanto noi siamo in preoccupata attesa di quanto realmente dobbiamo rendere in più al costruttore.

Diceva sempre l'ingegnere che potrebbe esserci un accordo per un prezzo più basso, visto che i lavori affrontati in più non furono precedentemente esposti a noi soci. Alcuni di noi in assemblea diceva anche che bisogna documentare l'effettivo ammontare della spesa, ma purtropo non si potrebbe più fare visto che ormai le palazzine le hanno sorrette e nessun perito può constatare dell'effettivo utilizzo della quantità di materiali citatati dall'Ingegnere. In sostanza, come è lecito pensare, non ci si fida di lui. Le soluzioni sono due..., o aspettare la comunicazione di quanto dobbiamo "sganciare" noi poveri soci per questi lavori non previsti, oppure ricorrere per vie legali, con la conseguenza del blocco dei lavori e del successivo ritardo della consegna degli immobili

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