Ciao, mia cugina ha sofferto di attacchi di panico per 13 anni. All’inizio se n’è andata da Milano perché diceva che la città caotica la faceva stare male, perciò si è trasferita dalla nonna in campagna. Poi ha cominciato a uscire sempre di meno finchè non è più uscita di casa, poi dalla sua stanza…
Ha cambiato vari psicologi, ma quando arrivavano al punto dolente, ovvero alla causa, lei scappava e i suoi l’aiutavano evidentemente perché era troppo difficile affrontare i problemi veri..
In tutto questo tempo lei diventava aggressiva con chi cercava di farla reagire.. e, dall'altro lato, si circondava di persone che la compativano e la "proteggevano" senza di fatto rendersi conto che alimentavano le sue debolezze.
io forse perché le voglio un mondo di bene le sono sempre stata accanto ma non ho mai accettato che dettasse lei le regole.. per capirci: se io volevo uscire uscivo e lei stava in casa.. ma non rinunciavo alle mie cose per lei.. se uscivamo insieme cercavo di darle delle sicurezze, tipo: ok andiamo a fare due passi, ma la macchina è qui vicino, se stai male non c’è problema, me lo dici e torniamo indietro.. e così accadeva: una volta è stata male in un centro commerciale.. quando me lo ha detto, invece di agitarmi e trattarla da bambina malata come facevano tutti, l’ho presa sottobraccio e ho cominciato a rassicurarla dicendo: hey tranquilla, adesso usciamo.. ricordi che la macchina è qui vicino? Non succede nulla, ci sono qua io.. ed è andato tutto bene, al punto che in seguito lei mi diceva che l’atteggiamento calmo e rassicurante la aiutava molto..
Di fatto, con me è riuscita a venire in vacanza e siamo andate anche a ballare in discoteca più di una volta.. ferma restando la complicità che le permetteva di contare su di me quando e se stava male, e allora uscivamo insieme, poi quando la crisi passava le dicevo che sarei rientrata e lei il più delle volte mi seguiva.
All'inizio stava male fisicamente: difficoltà a respirare, tachicardia.. e stava così male che le è venuta paura di stare male di nuovo.. quindi pian piano ha eliminato tutte le situazioni in cui era stata male una volta.. senza capire che avrebbe dovuto cercare la causa, invece di eliminare il sintomo.. un po' come se ti si accende in macchina la spia dell'olio e tu per risolvere il problema nascondi la spia con un cerotto...
Non sono una psicologa, ma so che l’aiuto di uno specialista l’avrebbe aiutata ad uscire prima.. di fatto ne è uscita solo due anni fa a 38 anni, quando ha deciso che doveva vivere una vita degna di questo nome.. e allora lei che non era uscita dalla sua casa per 13 anni ha preso una nave e si è trasferita in america.. ora dirige un reparto in un grande magazzino, si è sposata e non mi risulta abbia più crisi di panico.. peccato che per la paura di affrontare le proprie paure, il proprio lato oscuro, abbia buttato 13 lunghi anni
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