marilu' ha scritto:io mi sto informando e le vaccinazioni per la TAnzania consigliate, ripeto CONSIGLIATE sono:
-epatite A
-epatite B
-Febbre gialla
-Malaria
-antitetanica
...posso dire la mia??
premetto che ho una visione un po' tutta mia della vacanza.....spero di non scatenare un putiferio....
io non sopporto andare in vacanza ne' con i tour ne' nei villaggi ne' negli albergoni....ne' mi piace affidarmi a qualsivoglia agenzia per organizzare il mio viaggio......
insomma mi piace andare in posti "veri"....almeno il piu' "veri" che siano possibili ad un viaggiatore straniero...
Esiste una profonda differenza tra viaggiatore e turista. Il viaggiatore non viaggia per tornare divertito, anzi fosse per lui non tornerebbe affatto, mentre il turista ha come unico scopo della vacanza quella di non dover preoccuparsi di nulla per un determinato periodo di tempo.
Il viaggiatore non viaggia per poi tornare alla vita di sempre. Non viaggia per vedere o fare cose belle che rimarranno dentro a una foto.
Io, almeno, non ho mai viaggiato con l'idea o lo scopo di andare a vedere dei bei posti in tutta calma.
Il viaggio è uno stato dell'anima e all'interno dell'anima il viaggiatore deve trovare le forze necessarie per mandare avanti il proprio viaggio. Non esiste e non è mai esistito un viaggio che lasci immutato il viaggiatore (mentre il turista parte e torna sempre la stessa persona).
Lo scopo principale del viaggiatore è conoscere, non fare.
Conoscere altri posti.
conoscere altre persone.
conoscere altre vite.
Conoscere se stesso.
La componente introspettiva è un fulcro assolutamente essenziale nel viaggio. Il viaggio esteriore deve seguire un viaggio interiore che ti trascina ad affrontare gli ostacoli che hai dentro, prima di quelli che potresti incontrare per la strada... Il viaggiatore raramente conosce la strada, raramente parte in compagnie allargate, raramente prenota... non esiste sensazione più bella di farsi indicare la strada da gente mai vista, vestita in modo diverso da noi, con la pelle di un colore diverso dal nostro, in una lingua che non comprendiamo.
Affidando se stessi ad uno sconosciuto ci si rende conto che l'umanità, nonostante quello che possano dire i politici e i media, condivide uno stesso valore, condivide un sentimento unico di appartenenza alla terra che è rimasto invariato da millenni, che non si ferma di fronte alle marche dei vestiti o degli occhiali da sole o a qualcosa di ancora più stupido, come il colore della pelle.
Guardare negli occhi una persona diversa da se, cercare nella natura il tutto che ti possa consolare ed il nulla che sappia riempire la tua malinconia.
Questo, secondo me, è lo spirito del viaggio, quello che ho sempre cercato di portare avanti.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe