

quoto ela. forse non hanno miglioni di pezzi in magazzino, ma comunque i numeri di vendita (anche su ordinazione) sono altissimi.
inoltre aggiungo che sia da unieuro che da mediaworld che da trony, quando non ho trovato esposto ciò che cercavo, i dipendenti mi hanno aperto i cataloghi e mi hanno fatto scegliere da lì, con tanto di prezzo di listino a vista.
Avevano cataloghi di molte più marche.
Forse lia si riferisce ai negozi di elettrodomestici che non fanno parte di grandi catene? ...ma loro sono soggetti alle stesse problematiche di qualsiasi altro piccolo e medio negoziante, salvaata magari il vantaggio di essere un negozio specializzato.
Altro elemento: la GDO per lo generale, non fa i grandi benefici con le vendite in sè. ecco perché riescono a fare dei prezzi bassissimi. loro hanno altri due grandissimi canali di guadagno:
1º fanno pagare alle aziende la localizzazione all'interno del negozio. coca-cola o barilla non possono permettersi di non trovarsi in bella vista sul ripiano ad altezza media dello scaffale. i produttori di caramelle, non possono permettersi di trovare i propri prodotti su ripiani alti, fuori dalla portata/vista dei bambini (come non possono permetterlo per i cornflakes di kellogg's)... il posto più costoso per piazzare i propri prodotti e davanti alla cassa, dove si fa la coda. certo, alcune aziende (tipo, appunto, kellogg's, coca-cola o barilla) hanno più capacità di trattativa (auchan e carrefour non possono permettersi di non proporre ai clienti quei prodotti, non ci andrebbero più), ma in linea generale, girano parecchi soldi (e sconti sui prezzi di vendita) in torno a queste questioni. Stesso discorso per eldo, trony, euronics, giotto, unieuro, mediaworld, saturn...
2º, e molto più importante, nei supermercati e grandi negozi gira moltissima liquidità. la grande distribuzione vive sui benefici prodotti da questa liquidità (investimenti finanziari di brevissimo termine, generalmente), e non tanto delle vendite. quindi, pur di portare a casa un po' più di soldi, può anche permettersi di portarli a casa in perdite. tanto, in borsa, salda di gran lunga la differenza.
3º non credo tanga il discorso di "a quale paese va il guadagno" possa tenere, visto che si parla comunque dell'acquisto di prodotti che per la maggior parte non sono prodotti di aziende italiane. si difende il made in italy (così, detto in non-italiano) solo per un aspetto della transazione?
4º ma, viste le difficoltà obiettive e strutturali che hanno i mobilieri per essere competitivi sul mercato degli elettrodomestici, viene subito da chiedersi.. ma perché insistono? perché non lasciano stare? così, davanti alla perdita di questo canale di vendita dei propri prodotti, forse i produttori di eldom ci ripensano un attimo. Potrebbero semplicemente limitarsi a "vendere" il servizio di montaggio...
5º io sono proprio quella che ha comprato gli eldom della cucina dal mobiliere. quando in fase di montaggio si è riscontrato un problema con la cappa, che aveva una mollettina diffettuosa, mi è stato detto di rivolgermi al servizio assistenza, proprio come ha fatto trony quando ho trovato problemi con l'asciugatrice. posso anche aggiungere che il mobiliere, pur avendo scelto la cappa senza consultarmi (diversa da quella ordinata, per motivi che non sto a spiegare) non è stato in grado di farmi sapere il nome del modello che mi aveva fatto montare. Il mobiliere non ha saputo consigliarmi su nessun elettrodomestico, che di solito non aveva neanche visto dal vivo.
Inversamente, mi è capitato a trony e a mediaworld (mai a unieuro, eldo, giotto, saturn, synergy, euronics) di torvare quasi sempre adetti alla vendita con grande conoscenze sui prodotti che vendevano e in grado di offrire consigli preziosi.
Per cui, mi sento di dire che la conoscenza e la disponibilità la si trova ovunque, e che i problemi degli acquisti presso i mobilieri sono piuttosto quelli strutturali citati da te (e da me più sopra) e non quelli del "costo del servizio" che fa parte di ciò che fa normalmente chi prende sul serio il proprio mestiere.
