Come al solito faccio la voce fuori dal coro:
Non è il TUO computer, non è laTUA posta, non è la TUA scrvania e non è la TUA postazione.
è il computer DEL LAVORO, è la posta DEL LAVORO, è la scrivania DEL LAVORO e la postazione DEL LAVORO.
Non esiste il mio e il tuo. Esiste l'ufficio e il lavoro che viene svolto nell'ufficio. Ma a meno che tu il computer non te lo sei portato da casa, chiunque in ufficio ha il diritto di accedervi come e quando vuole per motivi di lavoro.
Se hai paura che scarichi la tua posta privata è un TUO problema perchè comunque non dovresti usare la posta dell'ufficio per la tua corrispondenza privata.
Se hai paura che veda dei file compromettenti è un TUO problema perchè sul computer del lavoro ci devono andare le cose di lavoro.
Se lei, invece, si stava facendo i cavoli suoi al PC, allora hai tutto il diritto di parlarle, ma non perchè usava il TUO computer, bensì perchè in orario di lavoro non stava lavorando.
Francamente mi trovo a dover affrontare quotidianamente situazioni come questa e devo dire che mi sembranop proprio capricci e ripicche che in un ufficio, tra gente seria non dovrebbero nemmeno esistere....
Poi non so ne quale sia il tuo ruolo nè il suo ne il rapporto che vige tra di voi e nè quali libertà vi lasciano... quindi non prendere le mie parole come un'accusa personale, ma un commento in genrale su queste situazioni

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