
Partiamo da Siena alla volta di Badia a Coltibuono. Prima tappa la Certosa di Pontignano .
"Voluta da Bindo di Falcone, signore senese arricchitosi con i commerci fatti con il Papato, la costruzione risale al 1343. Il monastero di Pontignano prevedeva la realizzazione di una chiesa oltre ai chiostri, alle celle e agli edifici di servizio che dovevano servire come dimora per i padri certosini; è inoltre l’unica Certosa che mantiene il suo aspetto originario, di luogo adibito alla preghiera, alla meditazione, alla pace". Oggi la Certosa svolge le funzioni di centro congressi dell’Università degli Studi di Siena (qui qualche cenno storico http://www.unisi.it/servizi/certosa/it/storia.htm - http://www.castelnuovo-berardenga.com/c ... o_ital.htm ). Purtroppo non possiamo visitare la chiesa ma soltanto i due chiostri, il principale e quello “delle celle” cui si riferiscono le foto a seguire.




Dopo le foto di rito, ripartiamo in direzione di Gaiole in Chianti e, lungo la strada, viriamo verso Lecchi per visitare l’omonimo castello (anche detto Monteluco di Lecchi), che domina la valle del Massellone. Lasciata la macchina, ci incamminiamo verso il castello, il tempo è sempre + incerto è sembra voglia piovere da un momento all’altro….curiosando nell’abitato sbirciamo quella che all’apparenza sembra una vetrina e scopriamo una minuscola cappella che ci rivela alcune sorprese.


Proseguiamo per il castello che “si compone di due nuclei distinti; un avamposto, posto + in basso lungo la strada, in forma di poderoso torrione in pietra con numerose aperture; sulla vetta è un grosso complesso che si svolge attorno ad un cortile, al quale si accede per un elegante arco in pietra e mattoni; nel corpo di fabbrica a dx sono i resti di un apparato a sporgere in un angolo, mentre il corpo di fabbrica a sx dà l’impressione di essere stato un mastio. L’insieme di questi edifici era poi difeso da una cinta di mura, della quale si conservano vari tratti.” La sensazione è di trovarsi catapultati in un’altra epoca






e, usciti dal castello, ecco cosa ci aspetta:


Riprendiamo il viaggio (ci è mancato di visitare il castello d’Ama, accidentaccio



"Costruito nel XI° secolo dal nobile senese Guarnellotto dei Mezzolombardi , il Castello di Meleto nasce come possedimento dei monaci vallombrosani della vicina Abbazia di Coltibuono" (Qui qualche cenno storico http://www.castellitoscani.com/italian/meleto.htm ) e solo successivamente passa tra i possedimenti di una delle più importanti famiglie del Chianti: i Ricasoli Firidolfi.
Nonostante sia stato teatro di continui scontri tra Siena e Firenze, non ha subito nel tempo danni irreparabili, e ancora oggi è visibile in buono stato la struttura originaria quale la forma a quadrilatero irregolare e il cassero posto al centro della torre che mostrano un tipico esempio di fortezza-recinto".




Oggi, il Castello di Meleto è sede di una azienda agricola e di un agriturismo. Volete vedere un paio delle casette che affittano come B&B ?


quasi quasi un pensierino potrei anche farcelo







Risaliamo in macchina e proprio alle porte di Gaiole seguiamo le indicazioni per Spaltenna: il piccolo borgo è costituito da un antico castello e dalla splendida Pieve di Santa Maria. “L’origine della chiesa può essere fatta risalire all’inizio del X° secolo e costituisce un tipico esempio di edificio religioso in stile romanico con tre navate, copertura in legno ed unica abside circolare. Le navate sono separate da archeggiature a tutto sesto" ( http://www.abbazie.com/pievi/spaltenna_it.html ). L'intero borgo è oggi sede di un complesso alberghiero.










Decidiamo di fare un salto a Vertine prima di dirigerci a Coltibuono dove ci aspetta un buon pranzetto nel locale ristorante.
Beh, che dire di Vertine …è un vero gioiellino!!! Qui, più che altrove, si ha l’impressione di fare un viaggio indietro nel tempo . Più che un castello è un piccolissimo borgo fortificato (composto da circa venti abitazioni) racchiuso, oggi come ieri, da una cinta che è giunta a noi quasi intatta così come il cassero con forma di un torrione rettangolare. Pregevole anche la Chiesa di San Bartolomeo, il cui interno abbiamo potuto visitare solo da lontano.










Si è fatta ora di pranzo e i morsi della fame si fanno sentire, quindi velocemente torniamo alla macchina e ci indirizziamo verso Badia a Coltibuono … finalmente la meta !







e qualche foto degli interni che, sono certa, saprete apprezzare







e infine il punto forte dell'abbazia




In conclusione, una giornata intensa e piacevolissima, visitando luoghi molto vicini e comunque a noi sconosciuti ... e quanto ancora da vedere !
Ahhhh, a chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui svelo un piccolo segreto


