Metto subito il link all'album, così chi vuole può evitare di leggersi il poema sotto:
http://album.alfemminile.com/album/scala
pass: marlin
Che dire. Turks & Caicos continua per me a detenere il record per le spiagge più belle ma le Grenadine visitate col catamarano hanno qualcosa di unico dato dal mix fra la meta e il mezzo. In una settimana si passa dalle casette colorate di Bequia alla pace dorata di Mustique, dal paesaggio maldiviano delle Tobago Cays all’esplosione di fiori e colori di Santa Lucia, sempre con la sola colonna sonora del mare e della foresta.
Non hai nulla a cui pensare se non il fattore di protezione della crema da spalmarti, stai in costume e scalza dal mattino alla sera (vabé, giusto i pantaloncini e le infradito per le seratone mondane nei baracchini sulla spiaggia

Due parole sulla Martinica, dove siamo stati 5 giorni prima di partire per la crociera. L’abbiamo girata pochissimo ma non è niente di entusiasmante. Non la consiglio. Mare bello (ci mancherebbe, siamo pur sempre ai Caraibi) ma paesaggio molto europeo. Per sentito dire credo sia equiparabile a Santo Domingo: mare bellino ma non ha una sua personalità come invece hanno molte altre isole caraibiche.
Per le isole visitate in crociera… vediamo.
Mustique. È la cosidetta isola dei vip: è privata, l’unico resort presente è uno dei più rinomati e la combriccola del vicinato è composta da David Bowie, Mick Jagger, la regina Elisabetta e simili. Alcuni dicono che sia “eccessiva”. Balle. Quello che si annusa a Mustique è la ricchezza elegante e raffinata delle famiglie americane del weekend a Cape Cod, non il lusso cafone della Costa Smeralda; basti pensare che il locale più in dell'isola (soprattutto perché l'unico) è il Basil's Bar, ovvero quattro assi inchiodati sul mare. Ovviamente ci stavo come un pesce nell’acqua

St. Vincent. Dovevamo recuperare la mezza giornata persa in partenza causa condizionatore ko, siamo scesi a terra solo la sera dopo avere gettato l’ancora in rada per andare ad ascoltare una steel band nel “bar” della spiaggia. Bella. A pelle conferma quella sua aura di isola piratesca e maledetta. Navigando sotto costa sfilano sotto gli occhi la baia di Wallilabou (il set de I pirati dei Caraibi, per intenderci), macchie di palmeti che si aprono all’improvviso nella vegetazione e le casette colorate arroccate nel Cumberland. I rumori della foresta arrivavano fino in rada, era un concerto pazzesco: c’era più vita in quell’isola che sulla Quinta Strada

Santa Lucia. Un enorme giardino: vegetazione lussureggiante con tanto di foresta pluviale (le due alture vulcaniche più famose, i Pitoni, sono altini). C'era un'umidità pazzesca ma chissenefrega, mica dovevamo spaccare sassi.
Tobago Cays. Quattro meravigliosi isolotti disabitati protetti dalla barriera. C’erano tartarughe, razze, un po’ di tutto. Un paradiso davvero.
Consiglio di scegliere catamarani grandi, sia per ovviare ai rischi di insofferenza verso la ciurma (noi siamo stati fortunatissimi, trovare 16 sconosciuti che vanno d’accordo credo siano un record), sia per ragioni di stabilità (nell’attraversamento del canale fra Martinica e Santa Lucia sta male la metà delle persone, se balla un catamarano da 24 mt figuriamoci uno di 12).
Visto che Martinica è evitabilissima, la soluzione ottimale è scegliere una crociera magari di 10 giorni (per visitare anche Canouan e Union Island che noi non abbiamo visto) con partenza e sbarco a S.Vincent e fare qualche giorno lì in modo da poter fare un’escursione in giornata a S. Lucia, che a mio parere merita davvero.
Ora spero che Bettatina si fiondi a prenotare le vacanze di natale e che Stiv si sbrighi a fare il secondo pargolo in modo da poter imbarcare tutta la famiglia entro qualche anno
