qualcuno di voi sa se l'acquisto di un parquet
si può ivare al 10%
se la casa in questione risulta come
ristrutturazione prima casa?
Grazie della disponibilità

Moderatore: Steve1973
i pavimenti in genere (E QUINDI IL PARQUET) è stato definito come materia prima o semilavorato e quindi non beneficia dell'iva ridotta, indipendentemente dalla destinazione e dall'acquirente.ele1979 ha scritto:Ciao a tutti,
qualcuno di voi sa se l'acquisto di un parquet
si può ivare al 10%
se la casa in questione risulta come
ristrutturazione prima casa?
Grazie della disponibilità
diciamo che in questi casi il rivenditore potrebbe prendere "in carico" la posa e fatturarvi il tutto. Ovviamente nulla a che vedere con la detrazione irpef 36% che è sempre fattibile indipendentemente dall'applicabilità iva ridottapincopallo ha scritto:Allora il mio caso è come dici tu, loro sono rivenditori ma non hanno posatori dipendenti e quindi la posa è "a se" pertanto il pavimento ha iva 20 mentre la posa (+ materiali usati dal posatore, colle ecc) potrà avere iva agevolata. Ora è chiaro!![]()
Quindi meglio trovare un posto dove vendono+posano?
ciao, forse mi sono espresso male, intendevo che il venditore (che non può applicare l'iva ridotta) si prende in carico anche il lavoro, emettendo un'unica fattura al cliente comprensiva del materiale e lavoro e con iva ridotta al 10%igronca ha scritto:Sempre preciso e prezioso parquet pro anche in merito alla soluzione di far fatturare il posatore. Il fatto è che questo non è quasi mai disponibile per una serie di ragioni. Intanto a meno che non sia Lui ad anticipare il costo della fornitura occorre, per usufruire del 36% bonificargli in anticipo la somma che gli necessita per effettuare la fornitura
(operazione con un certo grado di rischio se non è persona di fiducia) per la quale egli emetterà fattura di acconto. Dovrà poi anticipare una parte dell’IVA (che gli verrà poi compensata in sede di liquidazione periodica IVA) in quanto egli effettuerà l’acquisto al 20% ma al cliente dovrà fatturare al 10%
. Poi dovrà fatturare una fornitura al costo e cioè senza alcun ricarico e questo gli determinerà maggiori ricavi da studi di settore (che potrebbero essere ininfluenti se dichiara ricavi maggiori di quelli derivanti dallo studio, cosa molto, molto rara)
. Insomma l’operazione è fattibile ma a mio parere, occorre che vi sia un certo grado di reciproca fiducia tra posatore e acquirente.
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