Vedo che ci sono tanti interventi alcuni molto interessanti altri decisamente manichei, mi dispiace al momento non poter rispondere dettagliatamente rispetto ad ognuno di questi.
In sintesi io ho cercato una cucina prima di tutto funzionale, diciamo all'80%, quindi in laminato e con i maniglioni d'acciao, e non è stato semplice trovare queste caratteristiche, di solito nelle esposizioni le vedi in laccato e con le gole, non sò se questo può riscattarmi dall'estremo conformismo che mi attribuisce Coolors.
Dal punto di vista estetico mi piace la cucina se vogliamo 'professionale' e 'minimale' quindi non la voglio nè elegante nè estremamente calda (sempre per sulla falsa riga dei parametri che in modo normativo sembra che Coolors voglia imporre).
Se avessi potuto l'avrei presa in acciaio, con quegli elementi free tipo dell'ilve (magari in verde) o dell'alpes. Ma soldi e gestione non me l'hanno consentito.
Per questo ho conservato, in piccolo l'idea con la scaffalatura in acciao, con ruote e il frigo free. Non sò se anche questo mi assolve un pochetto dalla pecoraggine attribuita.
L'unico colore che mi piace in maniera decisa è il verde, abbastanza carico verde salvia bandiera verdone, prato intenso, mentre odio il verde mela acido e il pastello.
Purtroppo il
colore nella tridimensionalità degli oggetti è correlato alle qualità materiche e purtroppo questi verdi nel laminato opaco non rendono come vorrei danno un idea un pò country/vetusta: per ottenere l'effetto estetico cercato avrei dovuto andare sulla valcucine in vetro o su quella postata da Solaria molto bella, e ancora purtroppo fuori dal mio budget.
E quindi lo metto in bagno dove ho trovato un mosaico che rende come dico io
Invece con il bianco ho potuto ottenere una finitura microline accostata esteticamente al multistrato di betulla, il legno insieme alla pietra e all'acciaio mi piacciono da morire.
Per contro detesto i divani bianchi e le finiture lucide e la plastica alla kartell, il capitonnè e le corbousier etc.. etc..., odio i pensili, ma ho dovuto capitolare...
Come alcuni sanno a me piace molto l'estetica nordica, un pizzico di Prouvè e di antiquariato, con una manciata di industriale, mentre non mi piace assolutamente il minimalismo alla Tadao Ando giusto per chiarire.
Adoro il legno e le cementine.
Non pretendo di passare negli annali del design nè di arredamento.it nè di riversare nella cucina e nella casa in generale la mia personalità a 360 gradi, al momento è più una questione funzionale che narcisistica.
Certo vorrei realizzare quelle atmosfere, ma non sò se avrò la capacità di metterle in atto nel tempo, sicuramente temo l'effetto impersonalità, ma d'altro canto la scelta del colore se non fosse fatta bene d'altro canto potrebbe portare a pacchianaggine.
Sono abbastanza fedele alla nozione tradizionale di design come perfetta sintesi di ergonomia ed estetica....
Per quando riguarda la correlazione tra colori e 'storia' in senso lato vi consiglio questo libro molto carino Pantone. Storia del XX secolo a colori
Ogni decennio è correlato ad una decina di palette prevalenti, ieri l'ho sfogliato velocemente e guarda caso il bianco c'è sempre, tranne che nel decennio degli anni '20 dove c'è una tono di beige chiarissimo, negli anni '80.
Negli anni '70 la tonalità prevalente per le cucine a livello mondiale è 'avogado' mentre curiosamente il bianco di afferma nel '78 verso la fine, in generale, sulla scia di della febbre del sabato sera, con john travolta il bianco diventa virile energico e rivoluzionario divertente è sinonimo di riscatto dal contesto tradizionale italoamericano..
Nei decenni precedenti il bianco è associato, prendo come esempio delle cose che mi piacciono moltissimo, al cinema Noir e ad Hopper.
Per quanto riguarda la storia anni 70-80 personale o del contesto vicino, le cucine erano nei settanta prevalentemente beige marroncine da mercatone o in legno per chi aveva più denari, i miei nella meta degli anni 80 si sono trasferiti nella casa definitiva portandosi tutto l'arredamento (antiquariato e divani in seta di lino) e fanno attualmente la loro porca figura, i muri sono sempre stati bianchi cosi come le porte e gli infissi e armadi, afromosia per terra, il cucinino con un frigo free standing verde, ed elementi bianchi/legno.
Mia madre tra l'altro odia la cucina dove si mangia, a casa sua si mangia in sala da pranzo e attribuisce al cucinino un senso prettamente funzionale.
Non ricordo negli anni '80 cucine colorate tra le persone che conosco, forse è un fenomeno più recente, mi riferisco a fenomeni di massa non alle pubblicità. per esempio mia zia a metà degli anni 90 ha acquistato una cucina granata laccato, che trovo pesantissima, ma super costosa.
Parlando di arredamento con mia madre mi ha raccontato che all'epoca negli anni 60-70 o arredavi con l'antiquariato (budget medio) o arredavi col design (budget alto) o arredavi di mobili in stile o simil mercatone (budget basso).
Non esisteva il design più alla portata come magari c'è adesso.
Bene ragazzi sicuramente non sono un tipo 'anni 80' . Non lo ero neanche negli anni '80! Ma vi immaginate una cucina con le spalline
(mi sono persa un apostrofo per un articolo ind femminile, ma non riesco a correggerlo scusate

)