Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#106
Federinik ha scritto: Il fatto che siano monitorati non implica che le emissioni radioattive siano contenute con successo, come dimostrano gli studi riportati da Loremir e i fatti riportati da Mouse.
Per quanto riguarda le terapie, mi auguro che il contenimento delle emissioni epr gli addettis ia migliore. Purtroppo non ho mai letto uno studio sull'incidenza dei tumori nella professione dell'infermiere addetto alle radioterapie.
Significa però che se le emissioni non sono contenute si attuano tutte le misure di sicurezza del caso!
Che sono rigide e molto controllate.
Gli studi di loremir e mouse me li sono persi ma gli studi che conosco io, lavorando nel campo, non permettono di dire hai ricevuto una dose tot oggi => tra vent'anni avrai un tumore.
Le stime dei morti di Cernobyl sono appunto stime, anche perché discriminare l'effetto delle radiazioni da tutto ciò con cui entri in contatto nel corso di una vita è difficilissimo.
Gli unici effetti che puoi predire con una certa sicurezza sono quelli a breve termine per esposizioni molto elevate, basandosi principalmente sui dati di Hiroshima ed, eventualmente, fare una stima della probabilità di insorgenza di tumori.
Per questo i limiti di esposizione ammessa per la popolazione sono bassissimi.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#107
fedelyon ha scritto: Gli studi di loremir e mouse me li sono persi ma gli studi che conosco io, lavorando nel campo, non permettono di dire hai ricevuto una dose tot oggi => tra vent'anni avrai un tumore.
Hai sottomano studi che confrontino l'incidenza percentuale di certi tipi di tumore sulla popolazione, in funzione della distanza da centrali nucleari e luoghi di stoccaggio scorie (ordinari e funzionanti, lasciamo perdere le catastrofi)?
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#108
E' vero che la copertura offerta dalle energie alternative e' scarsa, ma quanto si investe in questa direzione? E quanto del nostro fabbisogno e' in realta' spreco?

quoto fede, quotissimo.
un atteggiamento responsabile nell'impiego dell'energia è una cosa da pretendere. al pari del risparmio dell'acqua...
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incrocini grandi e piccini per sogni importanti e sogni mini

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Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#109
Federinik ha scritto:
fedelyon ha scritto: Gli studi di loremir e mouse me li sono persi ma gli studi che conosco io, lavorando nel campo, non permettono di dire hai ricevuto una dose tot oggi => tra vent'anni avrai un tumore.
Hai sottomano studi che confrontino l'incidenza percentuale di certi tipi di tumore sulla popolazione, in funzione della distanza da centrali nucleari e luoghi di stoccaggio scorie (ordinari e funzionanti, lasciamo perdere le catastrofi)?
Sottomano in questo momento no, oggi non sono in uff e non ho versioni digitali.
Ci sono i report dell'ICRP utilizzati in radioprotezione che indicano i limiti di esposizione consentiti sulla base dei vari studi fatti in questi anni, non so se sono disponibili free online.
http://www.icrp.org/

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#110
Anzi, se vai sul sito dell'ICRP vedo che si può scaricare il file con le raccomandazioni per le misure di sicurezza da adottare nel caso di popolazioni che vivono in zone contaminate a lungo termine.
Non l'ho letto perché molto specifico e non fa parte della routine lavorativa ma magari trovi qualche riferimento utile.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#111
Mouse44 ha scritto:Sinceramente, si sta facendo un casino per la contaminazione dal Giappone.
Si sta facendo un casino per il referendum perché se non voti contro il nucleare sei un disgraziato.
Ma in Italia, in Lombardia, in provincia di Varese, a Ispra, 60 km da Milano, un reattore nucleare c'è e nessuno sa niente e nessuno dice niente.
E' chiuso dal 87, è stato in funzione per esperimenti dal 1959.
Sono trent'anni che le scorie radioattive sono stoccate proprio lì.
C'è il Lago Maggiore di fianco, il Ticino esce dal lago e finisce nel Po che va nell'Adriatico.
Il reattore è in fase di smantellamento e la procedura è talmente lunga che hanno iniziato del 1999 e finiranno nel 2029.
I tumori e le leucemie in questa zona hanno subito un'impennata stratosferica.
Prima di andare nel panico per una centrale dall'altra parte del mondo, prima di fare gli scandalizzati perché vogliono costruire le centrali per dare energia perché la gente non si informa di cos'ha dietro casa?
Ecco, a me fanno sempre questa obiezione.
La domenica si fa la biciclettata lungo il Ticino e magari il sabato sera si va proprio su quella sponda del lago "perchè è più tranquilla". Eppure voterò contro il nucleare perchè l'idea di una nuova centrale, accanto a casa come in Sicilia, mi terrorizza.
Obiezione: ma tanto in Francia è pieno. Chissenefrega, non posso far sparire le centrali francesi ma almeno posso evitare di farne costruire altre.
Non ci arriveranno le radiazioni di Fukushima? Chissenefrega, mi riguarda comunque. Il fatto stesso che io debba precludermi l'idea di una vacanza in giappone, per principio, fa sì che lo senta un problema mio. Il fatto che io non vada al matrimonio del "bimbo" bielorusso per non fare scorpacciate di funghi atomici trifolati, fa sì che lo senta un problema mio.
- Aspettando Godot -

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#112
Sicuramente ti deve interessare quanto sta succedendo a Fukushima e sinceramente non capisco il nesso con il fatto che dovresti precluderti una vacanza in Giappone o in Bielorussia. :roll:
L'impatto delle centrali nucleari sul nostro ambiente non è migliore o peggiore di altre cose, solo che è molto particolare e difficile da spiegare a chi non è del campo.
L'energia nucleare è a mio avviso una delle possibili e, come tutte le altre, non può da sola soddisfare il nostro fabbisogno, tutto qui, ma è altrettanto importante.
Sul fatto che sia più o meno pericolosa di altre non si può trarre una conclusione semplice, soprattutto perché non c'è la stessa quantità di studi in altri campi e gli incidenti gravi sono pochi, complessi e allarmano subito.
Ma sono allo stesso tempo più controllati.
E' un po' come confrontare gli incidenti aerei rispetto a quelli stradali.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#113
Ah, volevo aggiungere che è facile fare la battutina ad effetto sui funghi atomici trifolati in Bielorussia.
Ma esporre dei dati seri è ben più difficile!
Un esempio semplice è dato dal fatto che siamo in contatto tutti i giorni con radiazione ionizzante, sia naturale che artificiale, ma ci preoccupiamo solo dei residui di radioattovità, più o meno quantificati, da Cernobyl. :roll:
Gli italiani hanno un'esposizione annuale media a radiazioni che è superiore a quella attuale a Tokio.
E non si ritiene che questa esposizione (con cui conviviamo almeno da quando è misurabile) preveda misure particolari, però andiamo a incastrarci in discussioni su fantomatici dati sentiti chissà dove.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#114
fedelyon ha scritto:Ah, volevo aggiungere che è facile fare la battutina ad effetto sui funghi atomici trifolati in Bielorussia.
Ma esporre dei dati seri è ben più difficile!
Un esempio semplice è dato dal fatto che siamo in contatto tutti i giorni con radiazione ionizzante, sia naturale che artificiale, ma ci preoccupiamo solo dei residui di radioattovità, più o meno quantificati, da Cernobyl. :roll:
Gli italiani hanno un'esposizione annuale media a radiazioni che è superiore a quella attuale a Tokio.
E non si ritiene che questa esposizione (con cui conviviamo almeno da quando è misurabile) preveda misure particolari, però andiamo a incastrarci in discussioni su fantomatici dati sentiti chissà dove.

Consentimi: chi ti da queste certezze? a quali radiazioni siamo sottoposti qui in Italia?
A me a scuola hanno insegnato che le radiazioni persistono per centinaia di migliaia di anni, non si dissolvono come la neve al sole :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#116
fedelyon ha scritto:Sicuramente ti deve interessare quanto sta succedendo a Fukushima e sinceramente non capisco il nesso con il fatto che dovresti precluderti una vacanza in Giappone o in Bielorussia. :roll:
Fede forse il mio è un discorso da italiano medio non del campo, ma è questo che sono.
Se ho un'esposizione annuale media a radiazioni che è superiore a quella attuale a Tokio, non posso cambiare la situazione espatriando ma almeno posso evitare di metterci del mio.

Il nesso è che quest'anno non prenderei in considerazione il Giappone come meta delle mie vacanze perchè avrei paura di subire un'esposizione alle radiazioni.
Anche quella sui funghi non era un riferimento ad alcun dato ma nemmeno una battuta: il ragazzo bielorusso che abbiamo ospitato per tanti anni ci ha sempre raccontato con entusiasmo delle sue gite nei boschi di Gomel a raccogliere funghi, dopo l'evacuazione. Andare a trovarlo e passare una settimana a mangiare rape e patate coltivate da sua nonna mi genera ansia, anche se quelle coltivate da mia suocera probabilmente sono ricche dei residui di cromatura delle rubinetterie.
Non dico che sia razionale ma è il modo in cui la vivo.
- Aspettando Godot -

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#117
bubu ha scritto:
fedelyon ha scritto:Ah, volevo aggiungere che è facile fare la battutina ad effetto sui funghi atomici trifolati in Bielorussia.
Ma esporre dei dati seri è ben più difficile!
Un esempio semplice è dato dal fatto che siamo in contatto tutti i giorni con radiazione ionizzante, sia naturale che artificiale, ma ci preoccupiamo solo dei residui di radioattovità, più o meno quantificati, da Cernobyl. :roll:
Gli italiani hanno un'esposizione annuale media a radiazioni che è superiore a quella attuale a Tokio.
E non si ritiene che questa esposizione (con cui conviviamo almeno da quando è misurabile) preveda misure particolari, però andiamo a incastrarci in discussioni su fantomatici dati sentiti chissà dove.

Consentimi: chi ti da queste certezze? a quali radiazioni siamo sottoposti qui in Italia?
A me a scuola hanno insegnato che le radiazioni persistono per centinaia di migliaia di anni, non si dissolvono come la neve al sole :roll:
Ma perché ci lavoro.
Forse sono stata un po' severa negli interventi. Capisco perfettamente il punto di vista di chi ha paura e i tuoi interventi e quelli di Cla.
La situazione di Fukushima è grave e va tenuta sotto controllo.
Però fa molta rabbia sentir liquidare il discorso sul futuro delle centrali nucleari con poche battute allarmistiche.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#118
Cla' ha scritto: Non dico che sia razionale ma è il modo in cui la vivo.
Ecco, questo è il punto, a me dispiace che sia così forse perché ci lavoro e vedo anche l'impegno e il rigore di chi ci sta dentro.
Con questo non voglio dire che l'Italia sia pronta ad accogliere delle centrali, ma preferirei un dibattito (istituzionale almeno) un po' più serio.
Purtroppo un effetto del referendum contro il nucleare è stato quello di eliminare molte competenze nel nucleare che prima si avevano e oggi non ci sono più, o sono all'estero, e questo contribuisce ad abbassare il livello delle informazioni prodotte.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#119
bubu ha scritto: Consentimi: chi ti da queste certezze? a quali radiazioni siamo sottoposti qui in Italia?
A me a scuola hanno insegnato che le radiazioni persistono per centinaia di migliaia di anni, non si dissolvono come la neve al sole :roll:
Le radiazioni persistono per centinaia di migliaia di anni solo se il tempo di dimezzamento dell'elemento che le emette è di centinaia di migliaia di anni.
Per questo è molto diverso parlare di Iodio 131 o Cesio 137 o Plutonio 239.

Re: NE VOGLIAMO PARLARE?

#120
fedelyon ha scritto:
bubu ha scritto: Consentimi: chi ti da queste certezze? a quali radiazioni siamo sottoposti qui in Italia?
A me a scuola hanno insegnato che le radiazioni persistono per centinaia di migliaia di anni, non si dissolvono come la neve al sole :roll:
Le radiazioni persistono per centinaia di migliaia di anni solo se il tempo di dimezzamento dell'elemento che le emette è di centinaia di migliaia di anni.
Per questo è molto diverso parlare di Iodio 131 o Cesio 137 o Plutonio 239.
In termini più spiccioli? :|
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)