Beh, questo non lo so poi ... sicura? Sicura che il legno vergine costi di più? A naso direi che ci vuole ben poco per abbattere un albero. Il riciclaggio implica invece la raccolta, il triage, la separazione, e via via tutte le tappe per rendere il prodotto riutilizzabile e sicuro. Il riciclaggio (sia del legno, ma mettiamoci anche il PET, il ferro, il vetro, l'alluminio, ecc.) esiste proprio perché alla base c'è un discorso di salvaguardia delle risorse naturali. E la salvaguardia COSTA. Per cui c'è poco da incazzarsi se la differenza di prezzo tra un mobile "vergine" e un mobile "riciclato" a prima vista non si giustifica. Proprio perché, a livello di costi, probabilmente il divario non è così significativo. Per contro io, personalmente, ho la coscienza un po' più pulita se so di contribuire alla salvaguardia delle foreste, comprando dei prodotti provenienti dal riciclaggio.Solaria ha scritto:Secondo me invece è un discorso serio, che riguarda la qualità dell'acquisto della gente. C'è chi si fa pagare a peso d'oro con la scusa del design una cucina o un mobile fatto in materiale riciiclato al 100 % che costa ben poco , e chi si fa pagare ma ti da truciolare di legno vergine o con pochi scarti di lavorazione( vedi Poliform).
E tra l'altro se tanto ti fa schifo comprare un mobile fatto col "pattume" (come lo definisci tu) allora la prossima volta che ti bevi l'acqua minerale dalla bottiglia in PET (ma anche in vetro) sappi che, molto probabilmente, stai bevendo da altrettanto "pattume" frutto del riciclaggio. Altro che "verginità"!!


Se proprio vuoi il mobile massiccio di una volta, beh, c'è un vasto mercato del mobile usato (antico e meno) nel quale puoi trovare oggetti di ogni foggia, colore e misura. Anche questo è "riciclaggio". Certo i mobili antichi ("di una volta") erano fatti in tempi dove il problema della scarsità di risorse manco si poneva. Oggi è tutto diverso e bisogna tener conto anche di questo - se si ha un minimo di coscienza che vada oltre il puro egoismo. Per cui, quando si fa un'acquisto, non si può sempre bellamente pretendere le cose "di una volta", bensì bisognerebbe rendersi conto anche delle specifiche circostanze/condizioni dell'epoca storica in cui si vive. E questo mi sembra che spesso lo dimentichi, facendone solo una questione di prezzo e di trip mentale, dove i conti non ti tornano soltanto perché viaggi sulla tua personale logica - che può, a suo modo, avere anche un senso ma non è certamente condivisibile.