Re: Cosa rende bella una casa?

#121
Per tornare alla domanda originaria senza tediarvi troppo con discorsi poco interessanti, so dire con esattezza cosa per me non renda bella una casa:
-il cattivo odore (soprattutto quello di fumo, che mi fa stare quasi male).
-I soggiorni con angolo cottura :mrgreen:. Sì, lo so, sono una mosca bianca (ed antica) in questa cosa ma è più forte di me, l'idea di starmene seduta sul divano di un'amica con esattamente davanti/di fianco/dietro i piatti sporchi che non ha fatto in tempo a lavare (perché succede eh) o il secchio dell'immondizia a vista..beh...mi fa rabbrividire, ecco.
Quindi, come ho sempre detto: cucina di 1 metroX1 ma a parte.
-Il disordine non da vita quotidiana come magliette sul divano o scarpe messe fuori posto, ma quello creato da scope/stracci/prodotti per la pulizia a vista (sui termosifoni in bagno, tra un sanitario e l'altro per terra, sulle mensole in corridoio,...).
-Il dover patire il freddo quando si viene invitati.
-Il coperchio del water lasciato sollevato. :mrgreen:
-Le stanze che palesemente non vengono quasi mai usate/abitate. Pensando ad un motivo razionale per il mio odio verso gli angolo cottura, sono arrivata a questa riflessione: l'idea che qualcuno usi tutti i giorni un tavolo in cucina per mangiare, tenendo quello "buono" per quando ha ospiti, mi fa ricordare una cosa che fin da bambina mi ha sempre lasciata un po' "interdetta".
Venendo da una zona rurale dove le case generalmente sono grandi e piene di stanze e dove c'è la mentalità del "roba da tutti i giorniVSroba delle grandi occasioni" (il corredo di lenzuola belle per il matrimonio, i pigiami alla fine tarmati del "Questi li tengo se mi capita di andare in ospedale", piatti belli e pure costosi magari che alla fine della tua vita avrai usato sì e no 10 volte,...), sono cresciuta vedendo abitualmente questa situazione: tavolo usato quotidianamente dalle famiglie e poi LA SALA BUONA PER GLI OSPITI. Ed ecco quindi i ricordi di queste stanze che mi parevano e paiono fredde, morte, tristi, con il tavolo perfetto sempre lucidato con il Pronto, i centrini bianchissimi sopra, le bomboniere nella credenza a vetri abbinata al tavolo. E l'immancabile divano di velluto dorato-marrone.
O le camere degli ospiti con questi letti mai usati, lasciate lì, senza un perché.
Ecco, a me queste zone/cose poco vissute nelle case mi fanno strano. :roll:

Mi sa che non sono tanto normale eh? :mrgreen:[/quote]

L'ultima te la quoto tutta, ma la trovo un tantino in contraddizione con quanto dici circa la cucina, che c'entra l'angolo cottura con il tavolo per gli ospiti?
Io ho fatto la cucina open proprio per non avere la sala da pranzo e i due tavoli!
Insomma da un lato vuoi delle stanze vissute ma dall'altro non vuoi vederne i segni (piatti, cif in bagno e cose coì). Mi sa che qualcosa di come sei cresciuta ti è rimasto bello appiccicato :D


Per me una casa è bella quando ha

- soffitti alti
- bella luce
- le finiture sono importanti per far sì che sia figherrima, altrimenti non sono fondamentali
- funzione razionale degli ambienti. io sono disordinata e so che il disordine è brutto, ambienti con spazi ben pensati mi aiutano a essere più ordinata. Il minimalismo mi piace solo in ambienti nati minimali e con proprietari minimali, la casa tradizionale senza nulla in vista mi sa solo triste.

Re: Cosa rende bella una casa?

#122
oli_va ha scritto:
L'ultima te la quoto tutta, ma la trovo un tantino in contraddizione con quanto dici circa la cucina, che c'entra l'angolo cottura con il tavolo per gli ospiti?
Sono arrivata a questa riflessione "storica" pensando al perché posso odiare così tanto gli angolo cottura, è stato tutto un percorso mentale mio. Tipo sasso nello stagno, ecco. :-)
oli_va ha scritto: Insomma da un lato vuoi delle stanze vissute ma dall'altro non vuoi vederne i segni (piatti, cif in bagno e cose coì).
A me il cif e le spugne in giro fanno "sciatto", non vissuto. :mrgreen:
oli_va ha scritto: Mi sa che qualcosa di come sei cresciuta ti è rimasto bello appiccicato :D
Pure troppo, lo so! :D

E sulle contraddizioni non mi preoccupo più di tanto, io ho elaborato una teoria al riguardo che ho chiamato "La teoria degli After Eight" (intesi come i cioccolatini): il cioccolato fondente a me non piace per niente, la menta non mi fa impazzire, quindi gli After Eight in teoria mi dovrebbero fare schifo.
Beh, non li compro mai altrimenti ne mangio tipo 47 in 12 minuti. :shock:
Ovvero: c'è la teoria, ci sono le convinzioni, c'è la razionalità. E poi per fortuna c'è dell'altro. :D
La chiave della felicità
è la disobbedienza in sé
a quello che non c'è

Re: Cosa rende bella una casa?

#123
Le tue riflessioni Estra sono molto interessanti, e non tediano affatto. Io sono cresciuta in una casa molto "moderna", che aveva un enorme open space quando l'open space era visto con riluttanza, e mi piace molto, anche se in realtà si dovrebbe distinguere tra "open space" e "soggiorno con angolo cottura" (anche se le agenzie immobiliare spesso fanno passare le cose come uguali :roll: ): nella mia futura casa avrò un open space di 45 metri quadri, quindi ci saranno due ambienti ben distinti tra sala e cucina, pur essendo la cucina a vista. E' una soluzione che mi piace molto, perchè mi ricorda la casa della mia infanzia e mi mette allegria pensare che tutti i componenti della famiglia possano fare quello che vogliono (mangiare uno spuntino, leggere, guardare la tv, studiare, tenere i conti della casa...) pur rimanendo nello stesso ambiente. Nella casa dove sono ora in affitto sala e cucina sono separate, e pur trovandomi bene (e più comodo anche, perchè i "segni" del mio passaggio in cucina non si notano appena entrati :) ) preferisco la soluzione open space.
Sulle stanze inutilizzate ti quoto al 100%: quanto sono tristi le "camere degli ospiti"? mi ricordano le vecchie sale delle nostre nonne, che rimanevano vuote e asettiche aspettando importanti e misteriosi ospiti, che non vennero (quasi) mai.

Oli_va hai tutta la mia comprensione, da disordinata cronica anch'io cerco di mettere un minimo di razionalità nelle mie cose (dall'ordine dello spazio deriva l'ordine della mente mi diceva una mia vecchia professoressa di psicologia :) ), eppure una "contaminazione" degli spazi non mi disturba: lo studio che entra nell'ingresso, l'angolo giochi che entra di diritto nel soggiorno, la libreria in cucina...

Re: Cosa rende bella una casa?

#124
estra ha scritto:
oli_va ha scritto:
L'ultima te la quoto tutta, ma la trovo un tantino in contraddizione con quanto dici circa la cucina, che c'entra l'angolo cottura con il tavolo per gli ospiti?
Sono arrivata a questa riflessione "storica" pensando al perché posso odiare così tanto gli angolo cottura, è stato tutto un percorso mentale mio. Tipo sasso nello stagno, ecco. :-)
oli_va ha scritto: Insomma da un lato vuoi delle stanze vissute ma dall'altro non vuoi vederne i segni (piatti, cif in bagno e cose coì).
A me il cif e le spugne in giro fanno "sciatto", non vissuto. :mrgreen:
oli_va ha scritto: Mi sa che qualcosa di come sei cresciuta ti è rimasto bello appiccicato :D
Pure troppo, lo so! :D

E sulle contraddizioni non mi preoccupo più di tanto, io ho elaborato una teoria al riguardo che ho chiamato "La teoria degli After Eight" (intesi come i cioccolatini): il cioccolato fondente a me non piace per niente, la menta non mi fa impazzire, quindi gli After Eight in teoria mi dovrebbero fare schifo.
Beh, non li compro mai altrimenti ne mangio tipo 47 in 12 minuti. :shock:
Ovvero: c'è la teoria, ci sono le convinzioni, c'è la razionalità. E poi per fortuna c'è dell'altro. :D
Bella la teoria degli after eight e non c'è niente di male se qualcosa ti è rimasto appiccicato :D
JoannePotter ha scritto:Le tue riflessioni Estra sono molto interessanti, e non tediano affatto. Io sono cresciuta in una casa molto "moderna", che aveva un enorme open space quando l'open space era visto con riluttanza, e mi piace molto, anche se in realtà si dovrebbe distinguere tra "open space" e "soggiorno con angolo cottura" (anche se le agenzie immobiliare spesso fanno passare le cose come uguali :roll: ): nella mia futura casa avrò un open space di 45 metri quadri, quindi ci saranno due ambienti ben distinti tra sala e cucina, pur essendo la cucina a vista. E' una soluzione che mi piace molto, perchè mi ricorda la casa della mia infanzia e mi mette allegria pensare che tutti i componenti della famiglia possano fare quello che vogliono (mangiare uno spuntino, leggere, guardare la tv, studiare, tenere i conti della casa...) pur rimanendo nello stesso ambiente. Nella casa dove sono ora in affitto sala e cucina sono separate, e pur trovandomi bene (e più comodo anche, perchè i "segni" del mio passaggio in cucina non si notano appena entrati :) ) preferisco la soluzione open space.
Sulle stanze inutilizzate ti quoto al 100%: quanto sono tristi le "camere degli ospiti"? mi ricordano le vecchie sale delle nostre nonne, che rimanevano vuote e asettiche aspettando importanti e misteriosi ospiti, che non vennero (quasi) mai.

Oli_va hai tutta la mia comprensione, da disordinata cronica anch'io cerco di mettere un minimo di razionalità nelle mie cose (dall'ordine dello spazio deriva l'ordine della mente mi diceva una mia vecchia professoressa di psicologia :) ), eppure una "contaminazione" degli spazi non mi disturba: lo studio che entra nell'ingresso, l'angolo giochi che entra di diritto nel soggiorno, la libreria in cucina...
Sono felice di essere in buona compagnia :D
ma mi rendo conto di essermi espressa male. Quando dico che mi piacciono gli spazi funzionali non intendo dire separati o non contaminati. Prendo ad esempio casa mia. Prima della ristrutturazione aveva un ampio ingresso, una bella cucina e una bella sala da pranzo, ho unito tutto :mrgreen:
Cosa sono quindi le cose che rendono un ambiente funzionale? Gli arredi!
Prendo ad esempio sempre casa mia e in particolare il guardaroba che racchiude in sè il problema scarpe, borse e cappotti, fonte massima del mio disordine insieme a gioielli e accessori perchè per sceglierli li devo vedere. E se per vederli li devo tirare fuori tutti o quasi è molto probabile per non dire certo che poi li lascerò fuori e in disordine.
Ecco per esempio che avrei trovato l'armadio che farebbe al caso mio per sfruttare bene il guardaroba in questione, ma ha un grosso MA che non me l'ha ancora fatto acquistare. L'organizzazione delle scarpe. Sarebbe ovvero un normale armadio a profondità 60 con i ripiani e ha voglia la mobiliera a dirmi che ci posso mettere le scatole trasparenti dell'ikea, ma se per prendere un paio di scarpe devo spostare e aprire tre scatole stai tranquilla che le lascio a terra. Devo vedere, scegliere e riporre tutto in un gesto semplice semplice o la mia tendenza al disordine avrà la meglio.

Tornando alla casa bella aggiungerei che ci devono essere dei bei quadri

Re: Cosa rende bella una casa?

#125
Io invece sono un po' in disaccordo. Il salotto " buono" della nonna, con i divanetti piccoli e le poltroncine, sedute da conversazione non da "sbraco", il centrino, le vetrinette da cui per le occasioni speciali, uscivano fuori i dolcetti alla pasta di mandorle...tutto questo non mi fa orrore, anzi mi fa una nostalgia incredibile.Ovviamente nella maggior parte delle case di oggi non è possibile riprodurlo, seppur in chiave moderna.

Re: Cosa rende bella una casa?

#126
oli_va ha scritto:Ecco per esempio che avrei trovato l'armadio che farebbe al caso mio per sfruttare bene il guardaroba in questione, ma ha un grosso MA che non me l'ha ancora fatto acquistare. L'organizzazione delle scarpe. Sarebbe ovvero un normale armadio a profondità 60 con i ripiani e ha voglia la mobiliera a dirmi che ci posso mettere le scatole trasparenti dell'ikea, ma se per prendere un paio di scarpe devo spostare e aprire tre scatole stai tranquilla che le lascio a terra. Devo vedere, scegliere e riporre tutto in un gesto semplice semplice o la mia tendenza al disordine avrà la meglio.

Tornando alla casa bella aggiungerei che ci devono essere dei bei quadri
Per le scarpe c'è una soluzione che a me piace moltissimo, spazio permettendo, questa:
Immagine
Immagine
Usare una credenza con vetrina per riporre le scarpe in bella vista invece dei soliti servizi "belli"
Immagine
Concordo che per rendere bella una casa non bastino le pareti colorati, ma invece dei quadri io amo molto di più le composizioni di foto:
http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 9&t=111625

Re: Cosa rende bella una casa?

#127
puppyclip ha scritto:Io invece sono un po' in disaccordo. Il salotto " buono" della nonna, con i divanetti piccoli e le poltroncine, sedute da conversazione non da "sbraco", il centrino, le vetrinette da cui per le occasioni speciali, uscivano fuori i dolcetti alla pasta di mandorle...tutto questo non mi fa orrore, anzi mi fa una nostalgia incredibile.Ovviamente nella maggior parte delle case di oggi non è possibile riprodurlo, seppur in chiave moderna.
I salotti "buoni" che conosco io puppyclip, quelle delle persone anziane della mia infanzia, non avevano quella bella atmosfera che descrivi tu: erano stanze desolanti, con i divanetti, le poltroncine e i centrini sì, pefettamente in ordine e pulite, ma prive di anima. (quasi) Nessuno si sedeva lì a fare conversazione o a mangiare la paste di mandorle. I pasti si consumavano in cucina, il caffè con i vicini e gli amici si prendeva in cucina, anche la tv (piccola e catodica :) ) era in cucina. In cucina c'erano i rumori, gli odori, i colori. Nei salotti buoni nulla. Uno spazio "privato", dove passare davvero del tempo per parlare, leggere, prendere una tazza di tè, lo rivaluterei volentieri, quelle stanze no, erano come i servizi belli del matrimonio: belli a vedersi, anche utili alle volte, ma immobili nelle vetrine perchè troppo preziosi per usarli.

Re: Cosa rende bella una casa?

#128
puppyclip ha scritto:Io invece sono un po' in disaccordo. Il salotto " buono" della nonna, con i divanetti piccoli e le poltroncine, sedute da conversazione non da "sbraco", il centrino, le vetrinette da cui per le occasioni speciali, uscivano fuori i dolcetti alla pasta di mandorle...tutto questo non mi fa orrore, anzi mi fa una nostalgia incredibile.Ovviamente nella maggior parte delle case di oggi non è possibile riprodurlo, seppur in chiave moderna.
E' giusto che sia così infatti, ognuno è figlio dei propri ricordi e del proprio vissuto. :)
Io ho avuto una nonna da me amatissima che non aveva una sala da pranzo degli ospiti per cui sentire nostalgia adesso, e un'altra nonna con una sala così ma per niente affettuosa.

Trovo comunque davvero bello ed affascinante come pensandoci un po' ciascuno di noi scavi nel passato e ci trovi i motivi di tante cose che vive/sente/pensa adesso. :)
La chiave della felicità
è la disobbedienza in sé
a quello che non c'è

Re: Cosa rende bella una casa?

#129
JoannePotter ha scritto:
puppyclip ha scritto:Io invece sono un po' in disaccordo. Il salotto " buono" della nonna, con i divanetti piccoli e le poltroncine, sedute da conversazione non da "sbraco", il centrino, le vetrinette da cui per le occasioni speciali, uscivano fuori i dolcetti alla pasta di mandorle...tutto questo non mi fa orrore, anzi mi fa una nostalgia incredibile.Ovviamente nella maggior parte delle case di oggi non è possibile riprodurlo, seppur in chiave moderna.
I salotti "buoni" che conosco io puppyclip, quelle delle persone anziane della mia infanzia, non avevano quella bella atmosfera che descrivi tu: erano stanze desolanti, con i divanetti, le poltroncine e i centrini sì, pefettamente in ordine e pulite, ma prive di anima. (quasi) Nessuno si sedeva lì a fare conversazione o a mangiare la paste di mandorle. I pasti si consumavano in cucina, il caffè con i vicini e gli amici si prendeva in cucina, anche la tv (piccola e catodica :) ) era in cucina. In cucina c'erano i rumori, gli odori, i colori. Nei salotti buoni nulla. Uno spazio "privato", dove passare davvero del tempo per parlare, leggere, prendere una tazza di tè, lo rivaluterei volentieri, quelle stanze no, erano come i servizi belli del matrimonio: belli a vedersi, anche utili alle volte, ma immobili nelle vetrine perchè troppo preziosi per usarli.
Hai centrato il punto. Il salotto buono, quello per ricevere, diventa triste se è "polveroso", se non ci sono ospiti da ospitare, se ogni tanto non ti ci vai a rifugiare. Cosi come una camera per gli ospiti che non viene mai usata. In sostanza, le stanze che descriviamo sono le stesse, è quello che ci abbiamo costruito dentro che è diverso

Re: Cosa rende bella una casa?

#130
Anche l'idea del servizio per le occasioni speciali, io la rivaluto. Recentemente ho festeggiato 15 anni di matrimonio e pranzare col servizio buono ha reso più speciale l'evento. Ora, non dico di aspettare altri 15 anni per utilizzarlo, però neanche un giorno si e uno no perché è bello avete quella sensazione che distingue un giorno particolare dagli altri. Mi sorge il dubbio di avere l'età di vostra madre o di aver ingoiato un pensionato :lol:

Re: Cosa rende bella una casa?

#131
Io però se avessi una stanza in più la farei eccome una stanza solo per gli ospiti, anche se poi la userei non tanto spesso. Non credo che sarebbe triste solo perché spesso non piena. Anzi, mi piacerebbe renderla calda e accogliente per far sentire a loro agio eventuali ospiti, poi ovviamente non potrebbe mai essere una stanza "vissuta" come le altre della casa.

Invece tutti noi, o quasi, dobbiamo creare una zona ospiti, cioè un letto in più, in una stanza solitamente usata per altri scopi.
Siamo tutti costretti a fare così, ma a me non entusiasma, anche se magari poi l'ospite formirà in una stanza vissuta come uno studio, un salotto ecc.

Per il resto, anche a me non piacciono le case-museo, quelle con stanze arredate da DIVI ma poi non utilizzate per non sciuparle.

Qui da me per fortuna non è mai esistito, né a casa dei miei né di parenti e amici, tutti hanno case più o meno modeste o ricercate, ma che badano alla praticità e che vengono sfruttate.
Ma in Sicilia, dove ho dei parenti, ho visto in passato cose che voi umani..... :mrgreen:
Tipo una cucina enorme da sogno (oddio, dipende dai gusti, spesso erano arredate in stile baroc-hollywoodiano-pacchiano) mai utilizzata ma solo da far vedere con orgoglio agli ospiti e poi un cucinino dignitoso ma in confronto all'altro un tugurio, in uno stanzino tipo garage utilizzato però normalmente dalla famiglia.
E lo stesso l'ho visto con una camera da letto. Oppure un bagno con sanitari a forma di conchiglia e rubinetti dorati, anche quello utilizzato poco o niente, ma ovviamente era quello che mostravano agli ospiti in visita.

Re: Cosa rende bella una casa?

#132
puppyclip ha scritto:Anche l'idea del servizio per le occasioni speciali, io la rivaluto. Recentemente ho festeggiato 15 anni di matrimonio e pranzare col servizio buono ha reso più speciale l'evento. Ora, non dico di aspettare altri 15 anni per utilizzarlo, però neanche un giorno si e uno no perché è bello avete quella sensazione che distingue un giorno particolare dagli altri. Mi sorge il dubbio di avere l'età di vostra madre o di aver ingoiato un pensionato :lol:
Mi hai fatto vedere un aspetto del servizio speciale a cui non avevo mai pensato. Dubito fortemente che tu possa avere l'età di mia madre, essendo madre io stessa :) .

Re: Cosa rende bella una casa?

#133
A casa dei miei non abbiamo avuto un servito così speciale da usarlo ogni 15 anni :mrgreen: , ma un servito per le occasioni più speciali, per riconoscere il giorno particolare, dove tutto viene fatto con più cura, sì.

Natale, Pasqua, i compleanni ecc., tutte occasioni in cui ci si riuniva con i parenti (specialmente Natale e Pasqua da me erano una grande festa con grandi tavolate, avendo parenti in altre città era spesso l'occasione per riunirsi tutti, rivedere zii e cugini ecc.) e si curava di più l'apparecchiatura mettendo tovaglie più belle, il servito migliore e preparando pranzi dall'antipasto al dolce e con cibi un po' più ricercati o comunque ben presentati.

Vedo che lo stesso stanno facendo mio fratello e mia cognata. E hanno la mia età!
Io per ora ho solo un servito colorato "da tutti i giorni" e uno bianco che per ora non ho mai usato, ma che userò non appena inviterò qualcuno (appena potrò, cioè appena avrò le sedie, al momento ne ho solo una....)

Re: Cosa rende bella una casa?

#134
Lucy-Van-Pelt ha scritto:Io però se avessi una stanza in più la farei eccome una stanza solo per gli ospiti, anche se poi la userei non tanto spesso. Non credo che sarebbe triste solo perché spesso non piena. Anzi, mi piacerebbe renderla calda e accogliente per far sentire a loro agio eventuali ospiti, poi ovviamente non potrebbe mai essere una stanza "vissuta" come le altre della casa.

Invece tutti noi, o quasi, dobbiamo creare una zona ospiti, cioè un letto in più, in una stanza solitamente usata per altri scopi.
Siamo tutti costretti a fare così, ma a me non entusiasma, anche se magari poi l'ospite formirà in una stanza vissuta come uno studio, un salotto ecc.

Per il resto, anche a me non piacciono le case-museo, quelle con stanze arredate da DIVI ma poi non utilizzate per non sciuparle.

Qui da me per fortuna non è mai esistito, né a casa dei miei né di parenti e amici, tutti hanno case più o meno modeste o ricercate, ma che badano alla praticità e che vengono sfruttate.
Ma in Sicilia, dove ho dei parenti, ho visto in passato cose che voi umani..... :mrgreen:
Tipo una cucina enorme da sogno (oddio, dipende dai gusti, spesso erano arredate in stile baroc-hollywoodiano-pacchiano) mai utilizzata ma solo da far vedere con orgoglio agli ospiti e poi un cucinino dignitoso ma in confronto all'altro un tugurio, in uno stanzino tipo garage utilizzato però normalmente dalla famiglia.
E lo stesso l'ho visto con una camera da letto. Oppure un bagno con sanitari a forma di conchiglia e rubinetti dorati, anche quello utilizzato poco o niente, ma ovviamente era quello che mostravano agli ospiti in visita.
Forse è perchè non riesco nemmeno ad entrare nell'ottica di avere così tanto spazio da dedicare una camera ad una funzione che sfrutterò...una volta all'anno? forse anche meno. Se avessi una stanza in più creerei una biblioteca, una sala giochi, una sala da pranzo per la domenica con i parenti, una sala cinema...tutto, ma non una camera degli ospiti, che per forza di cose, per quanto ben curata e ricca di dettagli, rimarrà per la maggior parte del tempo vuota e inutilizzata. L'atmosfera della stanza degli ospiti mi ricorda, per alcuni versi, quella della "stanza in attesa": la camera in più delle coppie appena sposate, usata come studio o grande ripostiglio, che sembra in attesa di qualcos'altro (e infatti di solito diventa qualcos'altro :) ). Poi certo, capitasse che vinca alla lotteria e mi compri il casale sul lago con 6 camere da letto la stanza degli ospiti la metterò :D .

Lucy capisco benissimo la situazione che hai descritto (e anche l'arredamento di queste "stanze museo": poco hollywoodiane, un po' barocche e molto pacchiane :) )

Re: Cosa rende bella una casa?

#135
[quote="Lucy-Van-Pelt"]A casa dei miei non abbiamo avuto un servito così speciale da usarlo ogni 15 anni :mrgreen: , ma un servito per le occasioni più speciali, per riconoscere il giorno particolare, dove tutto viene fatto con più cura, sì.

Natale, Pasqua, i compleanni ecc., tutte occasioni in cui ci si riuniva con i parenti (specialmente Natale e Pasqua da me erano una grande festa con grandi tavolate, avendo parenti in altre città era spesso l'occasione per riunirsi tutti, rivedere zii e cugini ecc.) e si curava di più l'apparecchiatura mettendo tovaglie più belle, il servito migliore e preparando pranzi dall'antipasto al dolce e con cibi un po' più ricercati o comunque ben presentati.

Vedo che lo stesso stanno facendo mio fratello e mia cognata. E hanno la mia età!
Io per ora ho solo un servito colorato "da tutti i giorni" e uno bianco che per ora non ho mai usato, ma che userò non appena inviterò qualcuno (appena potrò, cioè appena avrò le sedie, al momento ne ho solo

Neanche io ho servizio di piatti d'oro che uso ogni 15 :mrgreen: Era soli un esempio