Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#121
Fin ora sono certo di votare:

1: SI (soltanto perchè non riesco a farmi un quadro serio delle cose) chi promuove un referendum dovrebbe fare in modo che sia chiaro cosa si va ad abrogare... articolo x della legge Y; nell'articolo X si rimanda al comma Z della legge ß e così via all'infinito...

2: No o astenuto

3: Si
4: Si
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Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#122
Andrea ha scritto:Fin ora sono certo di votare:

1: SI (soltanto perchè non riesco a farmi un quadro serio delle cose) chi promuove un referendum dovrebbe fare in modo che sia chiaro cosa si va ad abrogare... articolo x della legge Y; nell'articolo X si rimanda al comma Z della legge ß e così via all'infinito...
Cioè? Critichi la scarsa chiarezza del quesito e *proprio per questo* voti a favore di chi l'ha promosso? :|
2: No o astenuto
Ovvero sei contrario alla partecipazione privata nella distribuzione dell'acqua ma favorevole al fatto che se ne traggano dei profitti? :|

Secondo me o ti sei confuso sulla numerazione dei quesiti, o sulle modalità di risposta :wink:

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#123
klingklang ha scritto:
Andrea ha scritto:Fin ora sono certo di votare:

1: SI (soltanto perchè non riesco a farmi un quadro serio delle cose) chi promuove un referendum dovrebbe fare in modo che sia chiaro cosa si va ad abrogare... articolo x della legge Y; nell'articolo X si rimanda al comma Z della legge ß e così via all'infinito...
Cioè? Critichi la scarsa chiarezza del quesito e *proprio per questo* voti a favore di chi l'ha promosso? :|
2: No o astenuto
Ovvero sei contrario alla partecipazione privata nella distribuzione dell'acqua ma favorevole al fatto che se ne traggano dei profitti? :|

Secondo me o ti sei confuso sulla numerazione dei quesiti, o sulle modalità di risposta :wink:

Ora so a chi pago la bolletta, non li cosidero dei fenomeni, ma tutto sommato si danno da fare ed i prezzi sono buoni!

il secondo questio sull'acqua è questo:

"Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?".

e non ritengo sia da abrogare!
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Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#124
Avendo già espresso qualche pagina indietro la mia view generale sui referendum, vorrei soffermarmi sulla questione acqua, dove mi pare di capire ci sia un po' più di confusione.

Senza entrare nel discorso morale del bene primario, guarderei la cosa dal lato finanziario.

Sempre che non abbia sbagliato a interpretare i referendum ci si sta chiedendo fondamentalmente se siamo d'accordo con l'ingresso dei privati nella gestione delle acque (1) e se sia giusto che questo venga ricompensato in qualche modo (2), mi pare intorno al 7%.

Posizioni del tipo: "non voglio pagare per un bene come l'acqua" oppure "pagherò di più" e via dicendo, sono, allo stato attuale delle cose, un controsenso, perchè molti dimenticano che già si paga per questo bene sia in termini di fornitura (bolletta acqua) che di gestione (tasse generali pagate al comune e poi destinate alla manutenzione/gestione delle acque).

Privatizzare la questione acqua non vuol solo dire "maggiori costi per tutti", dovrebbe anche portare automaticamente benefici ai comuni manlevandoli della spesa di gestione di cui sopra. E questi soldi potrebbero/dovrebbero essere destinati ad altri servizi di primaria utilità (qui sarà da verificare l'efficienza dei singoli comuni).

Non voler poi concedere un ritorno economico a chi gestisce l'attività mi sembra decisamente anacronistico... da che mondo e mondo, per definizione, l'attività di impresa viene svolta per produrre un ritorno, non una perdita. Al massimo possono esistere delle imprese no profits, ma non è questo il caso.
E così comunque dovrebbe funzionare già anche oggi, peccato che molte amministrazioni comunali se ne dimentichino tanto c'è "mamma Stato" che poi provvede a coprire le perdite.

Ovviamente tutto questo discorso sta in piedi se partiamo da una base di efficienza e onestà, altrimenti è chiaro che casca tutto il castello... :wink: (ma anche in questo caso poco cambierebbe se la controparte poco onesta fosse pubblica e non privata, anzi...)

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#125
Andrea ha scritto: "Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?".

e non ritengo sia da abrogare!
perchè (secondo me) la vittoria del SI sarebbe un regalo:

1: a chi non paga le tasse
2: a chi spreca l'acqua
3: a chi ne consuma a dismisura
4: ....a chi inquina

i soldi (fossero anche solo quelli x sistemare le linee ""colabrodo"") da qualche parte devono arrivare.. o dalla bolletta o dalle tasse e di quest'ultime parecchi italiani se ne fregano, sicchè...!
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Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#126
Steve, io ho un dubbio.
A livello di esternalizzazione della gestione io sarei d'accordo.
Conosco bene persone che lavorano con dedizione nel servizio pubblico e che mi hanno detto che, in molti casi, l'esternalizzazione è necessaria (lo Stato non può arrivare ovunque, avere esperti in ogni settore, etc.) e se controllata bene può essere un buon supporto.

Quello che non capisco dal testo, però, è se questa esternalizzazione è un obbligo.
Di fatto vorrei trovare una formula di voto per permettere l'ingresso dei privati, ma che non sia obbligatoria per tutti, soprattutto laddove il servizio funziona.
Pensavo ad esempio di permettere il profitto (questo permetter l'ingresso del privato) e votare invece no all'altro quesito, ma non so se sia corretto.

Troppe volte dall'alto sono state imposte procedure che vanno bene, ad esempio, per alcuni Comuni grandi, ma non per i piccoli, o viceversa.
Pensiamo ad esempio alla gestione delle consulenze o al blocco delle assunzioni, imposti dall'alto.
Insomma, ci vorrebbe in molti casi più libertà nella gestione di bilancio, magari con un controllo di fine anno più rigoroso.

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#127
Steve1973 ha scritto: Sempre che non abbia sbagliato a interpretare i referendum ci si sta chiedendo fondamentalmente se siamo d'accordo con l'ingresso dei privati nella gestione delle acque (1) e se sia giusto che questo venga ricompensato in qualche modo (2), mi pare intorno al 7%.
[...]
Non voler poi concedere un ritorno economico a chi gestisce l'attività mi sembra decisamente anacronistico... da che mondo e mondo, per definizione, l'attività di impresa viene svolta per produrre un ritorno, non una perdita.
Spiegata così non è del tutto corretta... il secondo quesito vuole abrogare la norma che IMPONE un profitto minimo GARANTITO del 7% rispetto al capitale investito dal privato nella costituzione della società e nell'acquisto della gestione del servizio, ANCHE SE L'AZIENDA NON INVESTE UN SOLDO nel miglioramento del servizio stesso. Praticamente un utile garantito e a rischio zero, completamente scollegato dalla qualità e dall'efficienza del servizio erogato.

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#128
fedelyon ha scritto:A livello di esternalizzazione della gestione io sarei d'accordo.
[...]
Quello che non capisco dal testo, però, è se questa esternalizzazione è un obbligo.
Sì, è un obbligo dal 1° gennaio 2012. La quota di pubblico che può restare nella gestione del servizio idrico non potrà più superare il 40% (per le società miste quotate in borsa. Questa quota massima scenderà poi progressivamente al 30% nel 2015)
Pensavo ad esempio di permettere il profitto (questo permetter l'ingresso del privato)
Come detto sopra, qui non si tratta di permettere il profitto (ci mancherebbe altro! Se uno lavora bene è sacrosanto che guadagni!), ma di garantirlo per legge nella misura minima del 7%, senza nessun obbligo di investimento sulla qualità del servizio. Non è un'assurdità?
Ultima modifica di klingklang il 09/06/11 12:01, modificato 1 volta in totale.

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#129
Steve1973 ha scritto:Avendo già espresso qualche pagina indietro la mia view generale sui referendum, vorrei soffermarmi sulla questione acqua, dove mi pare di capire ci sia un po' più di confusione.

Senza entrare nel discorso morale del bene primario, guarderei la cosa dal lato finanziario.

Sempre che non abbia sbagliato a interpretare i referendum ci si sta chiedendo fondamentalmente se siamo d'accordo con l'ingresso dei privati nella gestione delle acque (1) e se sia giusto che questo venga ricompensato in qualche modo (2), mi pare intorno al 7%.

Posizioni del tipo: "non voglio pagare per un bene come l'acqua" oppure "pagherò di più" e via dicendo, sono, allo stato attuale delle cose, un controsenso, perchè molti dimenticano che già si paga per questo bene sia in termini di fornitura (bolletta acqua) che di gestione (tasse generali pagate al comune e poi destinate alla manutenzione/gestione delle acque).

Privatizzare la questione acqua non vuol solo dire "maggiori costi per tutti", dovrebbe anche portare automaticamente benefici ai comuni manlevandoli della spesa di gestione di cui sopra. E questi soldi potrebbero/dovrebbero essere destinati ad altri servizi di primaria utilità (qui sarà da verificare l'efficienza dei singoli comuni).

Non voler poi concedere un ritorno economico a chi gestisce l'attività mi sembra decisamente anacronistico... da che mondo e mondo, per definizione, l'attività di impresa viene svolta per produrre un ritorno, non una perdita. Al massimo possono esistere delle imprese no profits, ma non è questo il caso.
E così comunque dovrebbe funzionare già anche oggi, peccato che molte amministrazioni comunali se ne dimentichino tanto c'è "mamma Stato" che poi provvede a coprire le perdite.

Ovviamente tutto questo discorso sta in piedi se partiamo da una base di efficienza e onestà, altrimenti è chiaro che casca tutto il castello... :wink: (ma anche in questo caso poco cambierebbe se la controparte poco onesta fosse pubblica e non privata, anzi...)
Steve te che sei di Milano, non hai qualche info in piu sul dibattito della scorsa settimana (o forse era lunedi questo)?
Il tema era la privatizzazione dell'acqua, con la partecipazione del sindaco di Parigi, che sta riportando a livello pubblico, dopo 20 anni mi pare, la gestione idrica della capitale francese, visti i continui aumenti (si parlava di un 260% dalla data della privatizzazione)

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#132
Andrea ha scritto:mi dite xfavore dov'è che si parla del 7% garantito?
Veramente io l'avevo interpretato nel senso opposto.
Cioè il 7% è il massimo che si può introdurre come profitto per come è ora la legge.
Il problema di questa norma sarebbe, per i promotori, il fatto che introduce l'accesso del privato.
Del 7% il testo di legge non parla esplicitamente, ma fa riferimento ad altre norme, per cui non so dirti.
Da qui il mio dubbio.

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#133
Maha ha scritto:il sindaco di Parigi, che sta riportando a livello pubblico, dopo 20 anni mi pare, la gestione idrica della capitale francese, visti i continui aumenti (si parlava di un 260% dalla data della privatizzazione)
Stai tranquillo che se diventa privata del 260% la bolletta aumenta in quattro/cinque anni al massimo.
CASA MOUSE

Somehow I feel like I’ve known you all my life
And we have been together since the dawn of time and
I’ve been missing vital pieces of the puzzle
You might be the answer stranger- The R.

Re: REFERENDUM...PARLIAMONE

#134
klingklang ha scritto:
Steve1973 ha scritto: Sempre che non abbia sbagliato a interpretare i referendum ci si sta chiedendo fondamentalmente se siamo d'accordo con l'ingresso dei privati nella gestione delle acque (1) e se sia giusto che questo venga ricompensato in qualche modo (2), mi pare intorno al 7%.
[...]
Non voler poi concedere un ritorno economico a chi gestisce l'attività mi sembra decisamente anacronistico... da che mondo e mondo, per definizione, l'attività di impresa viene svolta per produrre un ritorno, non una perdita.
Spiegata così non è del tutto corretta... il secondo quesito vuole abrogare la norma che IMPONE un profitto minimo GARANTITO del 7% rispetto al capitale investito dal privato nella costituzione della società e nell'acquisto della gestione del servizio, ANCHE SE L'AZIENDA NON INVESTE UN SOLDO nel miglioramento del servizio stesso. Praticamente un utile garantito e a rischio zero, completamente scollegato dalla qualità e dall'efficienza del servizio erogato.

anche io ho letto la stessa cosa.
Qui un articolo del corriere di oggi sul referendum sull'acqua, ma non mi ha convinto moltissimo:
http://www.corriere.it/editoriali/11_gi ... ff41.shtml
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