Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#136
Mi dispiace ragazzi....non se ne viene fuori :io,come già detto,pur coscente che il non dare nulla può indispettire il mio visitatore,non sò onestamente quale altra soluzione possa esserci.
I fornitori con i loro agenti si disinteressano totalmente della problematica sconti e quant'altro:il loro imperativo é vendere,trovare dei referenti (punti vendita) che pagano,non creino problemi....punto e basta.Questo vale per tutti indistintamente.
I punti vendita sono dei cani sciolti:ognuno a casa propria decide come comportarsi,nessuna volontà di "aderire" ad una sorta di comportamento eticamente corretto.Se lo si é,corretti,diventa una scelta personale che può avere dei risvolti positivi e negativi
I clienti/compratori sono anch'essi in balia di questa situazione.Cercano di districarsi nei meandri di pseudo offerte,di astuzie,di suggestioni......di tutto e di più....la confusione monta ad ogni visita.Si perde di vista quello che dovrebbe essere l'oggetto primario degli incontri,il progetto,per perdersi nella "tematica"sconti e promozioni varie.
Come detto precedentemente da "paul",molte volte basterebbe porsi reciprocamente in termini possibilisti piuttosto che "nascondere" le proprie intenzioni innescando cosi il meccanismo del pellegrinaggio tra i vari punti vendita cercando magari quello che si poteva ottenere,forse,anche nel primo che si é visitato.
Ripeto quanto più volte detto quà dentro,la possibilità, nella rete commerciale tradizionale, di chiedere un compenso per un progetto/preventivo,non è a mio avviso, praticabile.Dare il materiale al visitatore vuol soltanto dire "ecco!Adesso puoi andare a trovare chi ti farà l'offerta al ribasso" vanificando così il lavoro svolto.......Insomma non se ne viene fuori.
cla56
Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
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Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#138
cla56 ha scritto: I clienti/compratori sono anch'essi in balia di questa situazione.Cercano di districarsi nei meandri di pseudo offerte,di astuzie,di suggestioni......di tutto e di più....la confusione monta ad ogni visita.
Quoto, mettendo da parte il discorso su maleducazione, arroganza, pretese assurde di certi clienti, comportamenti di cui non faccio fatica a credere e per i quali solidarizzo con voi per quel che può valere, per la mia esperienza da utente finale la situazione è proprio questa.
Per me e tutti i miei amici che si sono fatti casa recentemente è stato un bello stress più che un piacere, in molti casi hai il costante timore di essere imbrogliato, io e mia moglie con 0 esperienza sulle spalle avevamo sentito racconti allucinanti, alcuni nostre conoscenze sono finiti pure nel casino aiazzone :shock: , ok li se la sono cercata loro :roll: . Però la realtà è questa, i punti vendita meno seri bombardano di pubblicità a colpi di chiusure totali, sconti fino al 70% e robe simili, ingenerando a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo una confusione totale, tanto che molti pensano che questo sia la norma.
Certo, poi come consigliate voi bisogna evitare questi posti come la peste, cercare il negoziante serio e professionale, ma anche li devi capire chi hai di fronte, cercarti di farti tornare a mente le teorie di Lombroso, poi alla fine non ti danno neanche il progetto ma un preventivo con un numero scritto a biro su un foglio ricavato dal sacchetto del pane, i timori non ti passano.
cla56 ha scritto: Come detto precedentemente da "paul",molte volte basterebbe porsi reciprocamente in termini possibilisti piuttosto che "nascondere" le proprie intenzioni innescando cosi il meccanismo del pellegrinaggio tra i vari punti vendita cercando magari quello che si poteva ottenere,forse,anche nel primo che si é visitato.
cla56
Bah, io alla fine sono andato da un bravo mobiliere, gli ho detto più o meno quanto volevo spendere, mi ha consegnato i disegni e ho preso tutto quello che mi serviva da lui: mi sono trovato bene, l'ho anche consigliato a mia cognata. Forse si era istaurato un rapporto di fiducia, non so, però me li ha dati di sua iniziativa, certo non era un progetto particolarmente complesso, forse è anche questo il motivo, non so.
Però nel gruppo dei miei amici sono l'unico, quasi tutti sono andati da certe catene e grosse esposizione a farsi truffare, o comunque prendendo prodotti con un rapporto qualità/prezzo non particolarmente favorevole :( .

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#139
Lietta ha scritto:Io lo ribadisco: secondo me quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri, è il concetto di "mobilificio" dove ci si reca per arredare la casa.

L'arredamento (che è un argomento vastissimo e non si riduce all'ensemble preconfezionato cucina/camera/salotto) si progetta altrove, in separata sede, e con un approccio multidisciplinare ed equamente livellato, in negozio si va a comprare i mobili. Punto.

Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.
mmm.. io già qua non mi trovo più d'accordo. l'industria del mobile e l'artigianato italiano, pur con le loro contraddizioni sono meglio che le corrispondenti estere (generalizzando ovviamente...).
8)
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#140
io voglio dire una cosa.
I clienti, qualsiasi cosa stiamo vendendo, dalle cucine, alle porte, alla fetta di prosciutto, al mangime per i gatti, sono dei rompiballe. Punto.
E più passano gli anni più peggiorano :roll:
CASA MOUSE

Somehow I feel like I’ve known you all my life
And we have been together since the dawn of time and
I’ve been missing vital pieces of the puzzle
You might be the answer stranger- The R.

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#141
Mouse44 ha scritto:io voglio dire una cosa.
I clienti, qualsiasi cosa stiamo vendendo, dalle cucine, alle porte, alla fetta di prosciutto, al mangime per i gatti, sono dei rompiballe. Punto.
E più passano gli anni più peggiorano :roll:

Quindi lo sei anche tu, giusto? Perchè in qualche caso anche tu sei cliente di qualcuno......
Snaidero Arrex S.Giacomo Caccaro

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#142
Lietta ha scritto:Io lo ribadisco: secondo me quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri, è il concetto di "mobilificio" dove ci si reca per arredare la casa.

L'arredamento (che è un argomento vastissimo e non si riduce all'ensemble preconfezionato cucina/camera/salotto) si progetta altrove, in separata sede, e con un approccio multidisciplinare ed equamente livellato, in negozio si va a comprare i mobili. Punto.

Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.

Cari colleghi, lo so che sembra che mi metta contro di voi ma... non è che la signora Lietta abbia tutti i torti. Come per la casa te la fa l'impresa ma vai dall'impresario con il progetto del geometra o dell'architetto. Non sarebbe poi così male se anche nell'arredamento ci fosse questo modus operandi. E pensate che i migliori progettisti per l'interno siete voi professionisti "che vendono mobili", migliori di qualsiasi architetto o desiner o arredatore. Scommetto che piacerebbe anche a voi lavorare così: il cliente viene e conoscendo la tua competenza ti chiede progetto e consulenza, e questa per voi è già una vendita, oltre che un'eliminazione di costi occulti. E poi se fosse così il cliente otterrebbe una consulenza ancora più dettagliata e precisa.
Si lo so, non è attuabile, ma questo non significa che sia una cosa sbagliata.

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#143
Su un prodotto come questo, in cui difficilmente si fidelizza un cliente, è forse assai improbabile riuscire ad educarci (mi ci metto in mezzo anche io che sono brava, educata e composta). Il ragionamento di molti è "Compro oggi e forse tra 20 anni cambierò qualche pezzo di arredamento, quindi rompo le balle al rivenditore perdendoci pure la faccia, a volte, tanto poi non mi vedrà più..."

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#144
jnicola ha scritto:
Lietta ha scritto:Io lo ribadisco: secondo me quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri, è il concetto di "mobilificio" dove ci si reca per arredare la casa.

L'arredamento (che è un argomento vastissimo e non si riduce all'ensemble preconfezionato cucina/camera/salotto) si progetta altrove, in separata sede, e con un approccio multidisciplinare ed equamente livellato, in negozio si va a comprare i mobili. Punto.

Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.

Cari colleghi, lo so che sembra che mi metta contro di voi ma... non è che la signora Lietta abbia tutti i torti. Come per la casa te la fa l'impresa ma vai dall'impresario con il progetto del geometra o dell'architetto. Non sarebbe poi così male se anche nell'arredamento ci fosse questo modus operandi. E pensate che i migliori progettisti per l'interno siete voi professionisti "che vendono mobili", migliori di qualsiasi architetto o desiner o arredatore. Scommetto che piacerebbe anche a voi lavorare così: il cliente viene e conoscendo la tua competenza ti chiede progetto e consulenza, e questa per voi è già una vendita, oltre che un'eliminazione di costi occulti. E poi se fosse così il cliente otterrebbe una consulenza ancora più dettagliata e precisa.
Si lo so, non è attuabile, ma questo non significa che sia una cosa sbagliata.
Egregio collega :) Mi sono già espresso precedendemente sul pensiero di Lietta trovandolo condivisibile, però ti faccio notare come lei stessa,nel suo precedente intervento, faccia dei chiari riferimenti critici al contesto in cui si opera e sul quale mi trovo di nuovo d'accordo.
Il problema é che il contesto é questo,purtroppo, e nè lei,nè io e certamente non tu :lol: abbiamo alcun modo per poterlo cambiare.
cla56
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Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#145
ghido ha scritto:
Mouse44 ha scritto:io voglio dire una cosa.
I clienti, qualsiasi cosa stiamo vendendo, dalle cucine, alle porte, alla fetta di prosciutto, al mangime per i gatti, sono dei rompiballe. Punto.
E più passano gli anni più peggiorano :roll:

Quindi lo sei anche tu, giusto? Perchè in qualche caso anche tu sei cliente di qualcuno......
Certo che sì! con l'attenuante che di solito chi è nel commercio sa cosa vuol dire essere dietro un bancone e quando è cliente cerca di evitare i comportamenti odiosi ;)
CASA MOUSE

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Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#146
Lietta ha scritto:Io lo ribadisco: secondo me quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri, è il concetto di "mobilificio" dove ci si reca per arredare la casa.

L'arredamento (che è un argomento vastissimo e non si riduce all'ensemble preconfezionato cucina/camera/salotto) si progetta altrove, in separata sede, e con un approccio multidisciplinare ed equamente livellato, in negozio si va a comprare i mobili. Punto.

Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.
Quoto con "ola"! :D

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#147
Lietta ha scritto: quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri...
...Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.
All' estero la situazione è completamente diversa perchè è diversa anche la mentalità del compratore... Negli USA spesso all'acquirente non è neanche consentito comprare, lo fa il decorator. In Europa un problema come la cucina è sentito diversamente che in Italia, spesso la cucina la trovi già sistemata in casa (fornitura quasi diretta produttore-impresa costruttrice il che si traduce in ambienti cucina assolutamente uguali e quindi unico progetto-schema di montaggio x n appartamenti) perchè non esiste forte come da noi il concetto di casa di proprietà e quindi bisogno di diversificazione.
la gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto.

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#148
paul ha scritto:
Lietta ha scritto: quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri...
...Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.
All' estero la situazione è completamente diversa perchè è diversa anche la mentalità del compratore... Negli USA spesso all'acquirente non è neanche consentito comprare, lo fa il decorator. In Europa un problema come la cucina è sentito diversamente che in Italia, spesso la cucina la trovi già sistemata in casa (fornitura quasi diretta produttore-impresa costruttrice il che si traduce in ambienti cucina assolutamente uguali e quindi unico progetto-schema di montaggio x n appartamenti) perchè non esiste forte come da noi il concetto di casa di proprietà e quindi bisogno di diversificazione.
condivido in toto!
"Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori"

Re: Scegliere rivenditore e trafila preventivi

#149
paul ha scritto:
Lietta ha scritto: quello che non va, ed è una tradizione solo italiana che andrebbe del tutto debellata con adeguamento agli approcci esteri...
...Negli altri paesi funziona così da una vita. Noi Italiani siamo gli unici ancorati a questo modo viziato di concepire l'arredamento, che alimenta l'opportunismo e la disonestà, da ambo le parti, come dimostrano i fatti.
All' estero la situazione è completamente diversa perchè è diversa anche la mentalità del compratore... Negli USA spesso all'acquirente non è neanche consentito comprare, lo fa il decorator. In Europa un problema come la cucina è sentito diversamente che in Italia, spesso la cucina la trovi già sistemata in casa (fornitura quasi diretta produttore-impresa costruttrice il che si traduce in ambienti cucina assolutamente uguali e quindi unico progetto-schema di montaggio x n appartamenti) perchè non esiste forte come da noi il concetto di casa di proprietà e quindi bisogno di diversificazione.

All' inizio il ragionamento di Lietta non mi dispiaceva. Però quello che scrive Paul è vero.