Ok "tycoon"!Ho capito la tua esperienza:il forum é pieno di queste situazioni,ma non é proprio di questo di cui io volevo parlare.
Ripeto il concetto.
C'è una situazione di crisi:a vostro avviso (mi riferisco ai "consumatori"),le aziende e con loro i punti vendita (escludo la grande distribuzione) stanno interpretando nel modo "corretto" con i loro prodotti e con i loro servizi la "nuova" situazione ?(é evidente che in ciò includo anche la trasparenza!).
I "nuovi prodotti" quelli a cui mi riferivo nel mio post precedente,riescono a soddisfare le vostre aspettative in termine di immagine e qualità?
I rivenditori a cui vi rivolgete vi "trasmettono' lo stesso impegno a prescindere dal vostro budget, oppure davanti ad una domanda diciamo "economicamente più contenuta" tendono a essere più "superficiali"?
Riescono a comunicarvi in modo chiaro e soddisfacente la produzione "nata" per essere più accessibile?
Può esserci ancora in questa situazione, una differenza tra il rivenditore "tradizionale" e la grande distribuzione oppure,come ha accennato Q in un suo post precende,l'imperativo del costo contenuto possa escludere per molti la possibilità di rivolgersi per i propri acquisti e per la cucina in particolare alla rete commerciale tradizionale?
ciao
cla56
Re: La crisi nel settore cucine
#16Per informazioni su Valcucine,Arredo3...vedi http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... =8&t=73040
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